Il fantasista danese può diventare l’erede di Chiesa: sfida al Newcastle, che insiste anche per l’ala azzurra
Qualche settimana fa, alla Bobo Tv, alla domanda su quale giocatore di oggi ricordi di più Kakà, Roberto De Zerbi diede una risposta inattesa: «Jesper Lindstrom».
Danese, classe 2000, trequartista o esterno d’attacco dell’Eintracht Francoforte. De Zerbi non è, però, l’unico a stimarlo molto. Lindstrom, infatti, è anche un pallino di Cristiano Giuntoli, di Giovanni Manna e del capo scout Matteo Tognozzi. Tanto da finire nella lista dei possibili colpi bianconeri per l’estate. Lindstrom è uno dei profili individuati per dare talento e fantasia all’attacco in caso di (probabile) partenza di Federico Chiesa. Obiettivo ambizioso visto che sul fantasista è segnalato anche il Newcastle, che in alternativa pensa anche all’azzurro ex Fiorentina. L’altro candidato bianconero resta Domenico Berardi del Sassuolo, giocatore diverso dal danese (il primo è mancino e ha sempre giocato da esterno destro d’attacco, l’altro è di piede destro e svaria su tutta la trequarti), ma che nell’idea dei dirigenti bianconeri potrebbe essere utilizzato in modo simile da Massimiliano Allegri: da esterno d’attacco in un 3-4-3 o mezzapunta in un 3-5-1-1, come fatto da Angel Di Maria nella scorsa stagione.
Cresciuto nelle giovanili del Brondby, nel 2021 Lindstrom ha fatto il grande salto passando all’Eintracht, in Bundesliga, per 7 milioni di euro e firmando un contratto quinquennale. In Germania si è imposto praticamente subito da trequartista o da appoggio a una prima punta fisica come Kolo Muani. In questo, parafrasando De Zerbi, ricorda un po’ la traiettoria tattica di Kakà, che Ancelotti impiegava inizialmente da “10” e poi pure da seconda punta. Non segna moltissimo (5 gol al primo campionato tedesco, 7 al secondo), ma a Francoforte è l’elemento che dà brio e accelerazioni alla manovra, con giocate di classe e percussioni palla al piede. Esattamente quello che vanno cercando alla Juve.