I nerazzurri si giocano la possibilità di restare in corsa su tre fronti, per i rossoneri c’è in ballo la supremazia cittadina ma anche l’Europa League
Stasera l’Inter gioca per il Triplete e per addolcire l’amarezza della sconfitta di Bologna a Pasqua in campionato. Questo derby è una rottura di scatole, incastrato tra le ansie del campionato – il primato da condividere con il Napoli – e l’andata delle semifinali di Champions contro il Barcellona.
L’Inter è sotto pressione come mai forse lo è stata nel quadriennio con Simone Inzaghi allenatore. Due anni fa, nel 2023, il Napoli stava per vincere lo scudetto a braccia alzate, in solitaria, e l’Inter poteva focalizzarsi sulla Champions, regalarsi una gran finale contro il Manchester City, e vincere la Coppa Italia a parziale compensazione.
Quest’anno l’Inter vuole tutto – così ha detto Inzaghi – e stasera il tutto potrebbe svanire. La coppa nazionale è indispensabile per il Triplete, anche se ne rappresenta l’anello debole. Oggi l’Inter ha tanto da perdere. Se passerà, avrà fatto il suo dovere. Se verrà eliminata, subirà un contraccolpo, il sogno tripletista svanirà e la botta farà scopa con la caduta di Bologna. Due scivoloni in pochi giorni accrescerebbero dubbi e nervosismi, e lo slogan “tutto o niente” – che Inzaghi non gradisce – non avrebbe più ragione di essere. A quel punto, l’Inter dovrebbe puntare sull’opzione “qualcosa” – scudetto, Champions, Mondiale club – contro l’incubo dello “zero tituli”.
Comunque vada, sarà un insuccesso. La Coppa Italia, nel caso, sanerà poco, regalerà un biglietto di consolazione per l’Europa League, la sorella minore della Champions. La stagione del Milan è stata e resterà semi-fallimentare, l’attuale nono posto in campionato è umiliante. Passi per lo scudetto, per il fatto che la squadra non abbia mai corso per vincerlo, ma è imperdonabile che un club come il Milan resti fuori dalla Champions.