Disastro Taremi, ennesimo flop per Asllani: a fine stagione sarà addio

L’iraniano 33enne, solo tre gol in questa stagione, delude ancora. Per l’albanese l’aggettivo futuribile, alla fine della terza stagione in nerazzurro, non si può più usare. Per entrambi, a fine stagione, è arrivato il momento dei saluti.

Se una chance l’avevano ancora, di cambiare il finale della storia, Taremi e Asllani l’hanno definitivamente bruciata ieri sera. È un’Inter che ha sbagliato tanto, quasi tutto, lungo i 90 minuti più brutti della sua stagione. Ma la faccia della disfatta è soprattutto quella di chi è dietro ai titolari praticamente mai è riuscito a incidere in questa stagione. C’era un sogno di inseguire, il Triplete, svanito un anno e un giorno esatto dopo la notte del trionfo, quello della seconda stella. Per inseguirlo, non si poteva che scegliere la via delle rotazioni scientifiche. Se però chi è dietro ai titolari fallisce costantemente, diventa quasi impossibile anche solo sognare. 

La delusione è soprattutto legata a Taremi. Che era arrivato in estate con aspettative grandi. L’Inter credeva di aver meso vicino alla ThuLa – sì, vicino, non dietro – un giocatore di grande esperienza e capace per caratteristiche di integrarsi bene sia con Lautaro sia con Taremi. E sì, certamente l’iraniano ha l’alibi di problemi fisici che mai lo hanno abbandonato. La pubalgia gli ha rovinato questo 2025. Ma non può spiegare tutto. Solo tre gol e siamo ormai a fine aprile di cui due su rigore. Di fatto, un apporto nullo o quasi alla causa di Inzaghi, se è vero che nelle gerarchie è finito dietro Arnautovic e a lungo anche dietro Correa. Inzaghi può solo augurarsi che da qui alla fine, per un inspiegabile motivo, Taremi cambi volto. Ma in realtà il suo destino è segnato: in estate sarà addio, a patto di trovare estimatori in giro per l’Europa (e non solo) che prendano in carico un ingaggio d 3 milioni netti a stagione (a fino al 2027). Taremi è l’ultimo esempio di un certo tipo di operazione che l’Inter non farà più sul mercato: 33 anni a luglio, calciatore che non c’è nel presente ma su cui non si può fare neppure affidamento in ottica futura.