Juve e Vlahovic separati in casa: Dusan rifiuta tutte le offerte, a questo punto può restare

Il serbo vuole incassare i 12 milioni dell’ultimo anno di contratto. Un ingaggio che spaventa anche i possibili acquirenti. Se non si muove, bisogna fare cassa con altri elementi

Stavolta niente foto, niente storie o post con il numero 9 come didascalia, niente di niente. Dusan Vlahovic ha giocato meno di mezzora nell’amichevole contro il Borussia Dortmund e sui social non ha lasciato traccia.

In campo invece sì, provocando la rabbia dei tifosi un po’ per qualche pallone perso ma soprattutto per quel tiraccio a tempo quasi scaduto, finito a distanza siderale dalla porta difesa da Kobel. Titoli di coda di una storia praticamente già finita, tenuta in piedi solo da un contratto che scade tra un anno e a cui il serbo intende aggrapparsi. “Resto fino alla scadenza”, avrebbe detto chiaro e tondo al club, ribadendo di non essere intenzionato a cambiare aria quest’estate.

Anche se per Igor Tudor è diventato una seconda scelta e rischia di essere addirittura la terza quando il club riuscirà a concretizzare l’acquisto a titolo definitivo di Randal Kolo Muani. “Non fai più parte del progetto”, è invece il messaggio che la società gli ha recapitato anche tramite il suo procuratore, mettendolo ai margini e provando a spingerlo verso la porta anche con l’arrivo di Jonathan David, nove non di numero (perché quello è ancora sulle spalle di Dusan) ma di fatto.

Vlahovic però non molla, anche a costo di farsi una stagione più in panchina che in campo, di mettersi contro definitivamente una tifoseria che 3 anni e mezzo fa lo aveva accolto come un idolo — e con cui ha avuto qualche screzio nell’ultimo periodo — e di perdere la nazionale nell’anno del Mondiale. Un braccio di ferro che non fa bene a nessuno e che blocca il mercato della Signora, costretta a vendere prima di poter investire. Tanto che la società si sta piano piano rassegnando all’idea di tenerlo, facendo cassa con altri giocatori.