Dai vecchi dialoghi di Giuntoli al dialogo attuale, i bianconeri non hanno mai mollato la presa sull’attaccante inglese
Più che un ritorno di fiamma, tra Sancho e la Juve non si è mai interrotto quel filo diretto che li unisce da oltre un anno. L’estate scorsa, alla Continassa hanno tentato fino all’ultimo di portare il calciatore a Torino, avendo dalla propria anche la volontà del diretto interessato: poi, però, il Chelsea è stato più lesto ed efficace a definire il prestito. Un anno dopo ci risiamo, anche se le condizioni sono cambiate un po’ sulla sponda juventina: Giuntoli, che si era mosso per l’inglese già nel gennaio 2024, non è più il riferimento della dirigenza bianconera; il Manchester United, che non vuole trattenere il giocatore, è più aperto al dialogo per trovare un’intesa in tempi ristretti. La Juve, guidata dal neo direttore generale Comolli, ha buone contropartite da mettere sul tavolo e una buona proposta per il calciatore: ingaggio inferiore a quello attuale ma posto di rilievo nella rosa.
Gli agenti di Sancho non hanno mai interrotto i contatti con la Juve: il cambio in dirigenza non rovina i rapporti, anzi con Comolli al posto di Giuntoli sembrerebbero in questo caso più agevoli. La volontà del calciatore è la stessa della scorsa estate: ritiene la maglia della Juve prestigiosa, al punto da volerla indossare nel caso in cui si trovassero le condizioni. Non c’è ancora una vera e propria linea esclusiva in favore del club bianconero, tant’è che sul conto di Sancho si stanno muovendo anche altri club e in Italia c’è pure il Napoli: Manna, che ora è l’uomo mercato di De Laurentiis, nel gennaio 2024 aveva lavorato accanto a Giuntoli per portare il giocatore a Torino. Le condizioni rispetto a un anno e mezzo fa sono però cambiate tanto, anche al tavolo: il venticinquenne adesso è a un solo anno dalla scadenza, contratto fino al 2026.