Il dirigente nerazzurro in un’intervista a Dazn: “Max era libero ed era un profilo adeguato, poi chiamammo Inzaghi che era a cena con Lotito”
Simone Inzaghi, certo. Ora più che mai. Ma prima l’Inter ha fatto un pensiero anche a Max Allegri. A rivelarlo è Beppe Marotta, a.d. nerazzurro, in un’intervista a Dazn. “Un contatto sì, devo dire la verità, è stato fatto. Anche perché non immaginavamo che ci fosse la disponibilità di Simone Inzaghi. Quindi Allegri l’abbiamo contattato perché in quel momento era libero e rappresentava sicuramente un profilo interessante”. Poi l’intuizione Inzaghi. Con tanto di involontario siparietto. “L’abbiamo chiamato non sapendo che era a cena (con Lotito per il rinnovo, ndr), però l’abbiamo chiamato in quel momento. Simone chiaramente era un po’ imbarazzato – rivela Marotta -. Gli abbiamo dato il tempo di concludere la cena e devo dire in questo caso la tempestività e l’intuizione da parte di Piero Ausilio e mia è stata quella che ci ha portato poi a prendere una decisione e a fargli sottoscrivere un accordo velocissimamente nel rispetto comunque di un dirigente, di un presidente come Lotito che sicuramente non l’ha inteso come sgarbo. Direi invece che quando un allenatore, un giocatore sta troppi anni in una squadra come nel caso di Simone Inzaghi, che è stato vent’anni come giocatore e allenatore, è giusto che poi provi un’esperienza diversa, un’esperienza di crescita”.
RONALDO E POGBA—Impossibile, col dirigente nerazzurro, non virare sull’argomento Juve e pure sui suoi tanti colpi di mercato. Marotta affronta anche la questione Ronaldo: “È chiaro che quando tu acquisti un giocatore devi fare una valutazione a 360° sia dal punto di vista economico e finanziario che sportivo. Io ho fatto delle mie considerazioni. È veramente leggenda quando si dice che ci sono stati dei contrasti su questa operazione, assolutamente no. È giusto che in un contesto dirigenziale ci sia una contrapposizione di opinioni. Il mio miglior colpo di mercato? Senza alcun dubbio Pogba, arrivato a zero e venduto a 110 milioni”. Sul proprio futuro l’ad nerazzurro spiega: “Mi piacerebbe fare un’esperienza nell’ambito della politica sportiva”.