Mattia De Sciglio si racconta. In una lunga intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio, il difensore bianconero ha raccontato dell’addio al Milan, del suo approdo alla Juventus e si è soffermato molto su Massimiliano Allegri, in particolare sul loro rapporto.
In un’intervista concessa a Cronache di Spogliatoio, il terzino bianconero ha ripercorso le fasi più importanti della sua carriera e ha parlato del rapporto con il suo attuale tecnico
21 giugno 2022Il terzino bianconero ha raccontato anche dei momenti difficili vissuti nell’ultimo periodo al Milan sotto la guida di Montella: “Alzo la testa e vedo che sulla lavagnetta luminosa c’è il numero 2. Il mio numero. Non ho molto tempo per realizzare, perché in quel preciso istante 70mila persone iniziano a fischiare.
Un periodo complicato, condizionato dai tanti problemi fisici e nel quale De Sciglio rischia anche di cadere in depressione.Ho sfiorato la depressione, uno stato in cui nessuno si accorge di entrare. Ho imparato a lavorare con la testa attraverso un lungo percorso che mi ha permesso di capire chi sono veramente, e che se sono arrivato a certi livelli è perché me lo merito”. Dopo l’Europeo, De Sciglio si sente meglio: “Mattia era tornato, ancor prima di De Sciglio. Dopo qualche mese, comunico alla società che non avrei rinnovato il contratto in scadenza. Una scelta sofferta, ma erano successe troppe cose e necessitavo di cambiare ambiente”. Poi però le cose precipitano nuovamente: “A gennaio leggo: «De Sciglio non rinnova perché ha già firmato con la Juventus».
Mattia De Sciglio si racconta. In una lunga intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio, il difensore bianconero ha raccontato dell’addio al Milan, del suo approdo alla Juventus e si è soffermato molto su Massimiliano Allegri, in particolare sul loro rapporto. “Prima di parlarvi di Allegri, voglio dirvi una cosa: non sono il suo figlioccio. Il nostro è uno dei rapporti allenatore-giocatore più iconici degli ultimi anni, ma lui non mi ha mai favorito”.