L’ex giallorosso si è confermato un prezioso punto fermo anche all’esordio in campionato contro il Monza. Così pesa meno la rinuncia a Samardzic e i nerazzurri possono puntare a completare il pacchetto arretrato
Non tutti i mali vengono per nuocere. Al contrario, con il Mkhitaryan ammirato nell’esordio in campionato contro il Monza, in casa nerazzurra scemano definitivamente i rimpianti per il mancato arrivo di Lazar Samardzic e si aprono nuovi scenari in sede di mercato. Sì, perché adesso tecnico e dirigenti possono serenamente decidere di dirottare il tesoretto inizialmente destinato al serbo-tedesco per completare il reparto difensivo che manca ancora di un braccetto destro dopo le partenze di Skriniar e D’Ambrosio. Quei circa 20 milioni che sarebbero stati stanziati per il centrocampista dell’Udinese, ora possono essere utilizzati per esaudire il desiderio di Inzaghi, che ha ribadito la necessità di arricchire il pacchetto arretrato con un sesto elemento.
L’armeno è ripartito per la sua seconda stagione in nerazzurro così come aveva terminato quella precedente, vale a dire da protagonista. A dispetto dei 34 anni sul groppone, Mkhi ha dimostrato di non temere la concorrenza di Frattesi, il principale colpo estivo dell’accoppiata Marotta-Ausilio, e nemmeno quella di Sensi, la cui permanenza pare sempre più probabile in virtù di un pre-campionato più che convincente. Nella sfida vinta contro i brianzoli, l’armeno non è solo rimasto in campo dall’inizio alla fine, ma si è anche meritato un 6,5 in pagella inferiore solo ai voti raccolti da Lautaro (7,5) e da Dumfries (7), garantendo qualità e sostanza. Dopo aver collezionato la scorsa stagione un numero di presenze (49) inferiore solo a quello di Lautaro, Barella, Dumfries e Dimarco, l’ex giallorosso ha dimostrato con i fatti perché merita ancora un ruolo di primo piano nella mediana nerazzurra, macinando chilometri e facendosi sempre trovare pronto tanto in fase di copertura quanto di costruzione, senza disdegnare quegli inserimenti sotto porta che offrono a Inzaghi un’importante arma in più. Non solo, l’efficacia garantita anche dopo l’uscita della Thu-La e il suo conseguente avanzamento a supporto di Arnautovic ha consegnato nuove certezze al tecnico piacentino, consapevole di poter contare su un’ulteriore e preziosa variante tattica.