L’Albania fa festa nel recupero: il 2-2 arriva al 95′. Croazia spalle al muro, deve battere l’Italia

La nazionale di Sylvinho avanti col gol all’11’ di Laci. Ribaltone slavo nella ripresa in due minuti: prima Kramaric, poi un goffo tocco in area del neo entrato Gyasula ma nel recupero arriva il pari dello stesso giocatore

Comunque vada contro la Spagna, domani sera l’Italia sarà ancora nelle prime due posizioni del gruppo B di Euro2024. Nel secondo turno della fase a gironi, il match tra Croazia e Albania è finito infatti 2-2. La nazionale di Sylvinho parte ancora forte e si porta in vantaggio con Laçi. Modric e compagni si ritrovano nel secondo tempo e ribaltano il risultato segnando due gol in due minuti: prima con Kramaric, poi con un autogol di Gjasula. Proprio il 34enne albanese, che mai aveva segnato con la maglia della sua nazionale, si trasforma però nell’eroe inaspettato: al 95’ timbra il gol del definitivo 2-2, provocando le lacrime di Kovacic al fischio finale. 

Rispetto alla partita contro l’Italia, Sylvinho cambia due giocatori: fuori Seferi e Broja, dentro Laçi e Manaj. Il primo fa da raccordo tra centrocampo e attacco, mentre l’ex interista agisce da unica punta, si procura qualche fallo e aiuta la squadra ad alzare il baricentro. L’impressione, fin dai primi minuti, è che i top player della Croazia non si trovino più a memoria: Modric è irriconoscibile, Brozovic vaga senza meta, Kovacic e Perisic (oggi titolare, ma da terzino sinistro) non riescono a incidere. La diga made in Serie A, con Ramadani e Asllani davanti alla difesa, nel primo tempo vanifica tutte le imbucate dei croati. Lo schema è sempre lo stesso: palla recuperata, testa alta e via all’imbucata sulle fasce. Come contro gli Azzurri, l’Albania si porta subito in vantaggio: al 10’ Asani crossa dalla destra, Brozovic si lascia sfuggire Laçi, che fa 1-0 con un colpo di testa. Il dominio degli albanesi dura più di mezzora: Bajrami sfiora il raddoppio, Hysaj spara alto, Modric perde un pallone sulla trequarti e favorisce l’inserimento di Asllani, murato da Livakovic. La Croazia domina nel possesso palla, però non è mai pericolosa.