“Abbiamo preso un portiere bravo coi piedi”: Psg, che bordata a Donnarumma. E anche Chevalier.

La presentazione del nuovo portiere e le sue parole (“Luis Enrique vede in me quello che cerca”) suonano come frecciate al portierone azzurro

Il calcio vive anche di dettagli. Soprattutto ai massimi livelli. Vale in campo, e fuori. E che la situazione creatasi tra i pali del Psg non fosse agevole, lo si evince anche dall’uso delle parole delle circostanze. Un utilizzo sempre calibrato nei grandi club e da parte dei giocatori, i diretti protagonisti. Insomma, la guerra tra Lucas Chevalier e Gianluigi Donnarumma è già scoppiata. Non tanto al centro di allenamento, dove ormai convivono, ma a distanza. Con il russo Safonov a fare da terzo incomodo.

Il comunicato del Psg, di presentazione di Chevalier, non è una carezza a Donnarumma. L’italiano è sempre stato vittima di critiche spesso gratuite da parte dei media locali che puntano il dito contro le presunte carenze di precisione nel gioco di piedi, quando non sono le uscite su corner e punizioni. Così, nel testo che ha accompagnato l’annuncio ufficiale del quinquennale con l’ex del Lilla, il club dell’emiro lo descrive così: “A suo agio sulla linea di porta, nei duelli, nelle uscite. Ed è pure dotato di un ottimo gioco con i piedi”. Saranno fischiate le orecchie a Gigio che da eroe del triplete, con particolare accento garantito sulla conquista della prima Champions, è diventato una sorta di esubero di lusso, costretto a trovarsi un’altra sistemazione per non finire a fare il secondo.

Anche perché Chevalier dà per scontato di essere ormai il titolare. E non solo perché è stato pagato 55 milioni di euro, bonus inclusi, partendo da una base di 40 milioni. Lo si evince dalla sua prima uscita mediatica, ufficiale, sul sito del Psg, evocando il rapporto con Luis Enrique, quello che lo scorso autunno non spendeva mai parole in difesa di Donnarumma, messo invece da parte per provare a imporgli Safonov, pagato la scorsa estate 20 milioni. Dice ormai Chevalier: “Ho avuto modo di parlare con Luis Enrique, forse il miglior allenatore al mondo oggi, e ho sentito un vero interesse da parte sua per farmi venire al Psg”.