Dallo scudetto buttato nel 2022 alla partitaccia di ieri: Inter, Correa tradisce ancora

Tre anni fa l’attaccante di scorta di Inzaghi fu tra i protagonisti in negativo nella sfida che costò il Tricolore. E anche ieri sera è stato tra i peggiori

Il suo tempo in nerazzurro sembrava finito, invece rieccolo lì al centro dell’attacco insieme a Lautaro Martinez a formare una TuLa inedita, il Tu-cu Correa.

A causa di un calendario fittissimo, dell’infortunio di Thuram e della condizione non al top di Arnautovic. Fattori che hanno scombinato i piani di Inzaghi in un momento di emergenza tattica e fisica (dopo le partite dispendiosissime contro il Bayern), proprio al momento della “partita più importante dell’anno” – così l’aveva definita Marotta qualche giorno fa -. Il tecnico nerazzurro di fatto ha dovuto scegliere Correa per forza, nonostante fosse chiaro da tempo che il suo, di tempo con l’Inter, fosse concluso. Sempre in calando, nonostante picchi non ce ne siano mai stati. Invece, a Bologna – se qualcuno avesse ancora avuto dubbi – è arrivata l’ennesima conferma del flop Correa. Dopo quella del 2022.

Stesso stadio, stesso esito, stessa prestazione: nullo. L’unico highlight del Tucu è un’ammonizione evitabile presa dalla panchina per proteste appena dopo il cambio. Correa era uno dei reduci dello scudetto perso al Dall’Ara praticamente 3 anni esatti fa (era il 27 aprile). Ma non fu solo l’errore di Radu a permettere la rimonta in quel caso al Milan come passa oggi, perché pure davanti l’Inter non graffiò: dopo il gol di Perisic al 3’, poca roba. Lautaro, Dimarco, Dumfries: ci provarono tutti con scarsi risultati, ma la palla gol più grossa capitò sulla testa di Correa che girò solo sui pugni di Skorupski prima di essere sostituito da Dzeko. Almeno, quella volta un’occasione gli capitò. Oggi zero. Una prestazione che ben riassume l’avventura a Milano del Tucu, arrivato su richiesta di Inzaghi nell’estate del 2021 per la bellezza di 33 milioni. Infortuni continui, prestazioni opache, occasioni sprecate: Correa non è mai riuscito ad incidere davvero. E l’occasione per riscattarsi oggi era grossa.