Juve mai partita così male in Champions: ora rischia di doverle vincere tutte

Nel caso peggiore la quota per il passaggio del turno potrebbe salire a 12 punti. Ma in ogni caso i bonus sono finiti e servirà fare risultato al ritorno col Psg e in casa col Benfica con cui si è appena perso

Aver perso le prime due partite stagionali di Champions League, un evento unico nella storia del club secondo le rilevazioni Opta, mette oggi la Juventus nella complessa situazione di trovarsi a -6 dal passaggio del turno. Ovvero sei punti di distanza da entrambe le rivali dirette, Psg e Benfica, con in più lo scontro diretto al momento a sfavore e da ribaltare. Se Allegri aveva detto sin dal sorteggio che sarebbe stato col Benfica che si sarebbe giocato il passaggio del turno, adesso averci perso, e oltretutto averlo fatto in casa, cambia le carte in gioco, complicando evidentemente la situazione.

Quando si è espresso sull’argomento, Allegri ha fissato la quota qualificazione per il passaggio agli ottavi a 10 punti. Il problema è che per come si sono messe le cose adesso la Signora rischia di aver bisogno di vincere tutte e quattro le partite per rimettersi in corsa. Non impossibile (l’anno scorso ne vinse cinque su sei, per poi uscire agli ottavi…) ma al momento un atto di fede per una squadra che è partita perdendone due su due. In sintesi: lo scenario peggiore è che Psg e Benfica, oltre a battere il Maccabi Haifa, si prendano una vittoria ciascuno nella doppia sfida tra loro. Andrebbero così entrambe a 12 punti, la quota che la Juventus può raggiungere solo vincendo tutte e quattro le rimanenti partite.

Il corollario è che, se anche questo caso peggiore non si materializzasse, e dunque mantenendo l’obiettivo della quota 10 nel caso in cui Psg o Benfica perdessero punti per strada, la Juventus è comunque in una situazione in cui apparentemente non può più permettersi di perdere una sola partita.  L’ultima volta fuori dagli ottavi di Champions fu nel 2013-14, l’ultimo anno con Antonio Conte.