Keeperhelten spådde den dramatiske strafferedningen: – Jeg sa det til alle sammen

England-keeper James Trafford reddet både straffe og retur på overtid, og sørget for spanske tårer, en historisk bragd og en etterlengtet U21-triumf.

– Jeg sa det til alle sammen i dag morges at jeg kom til å redde en straffe. Da det ble straffe, visste jeg at jeg kom til å ta den. Jeg sa det til alle vennene mine hjemme også. Det var ganske enkelt, sier keeperhelten James Trafford til Channel 4 etter kampen.

20-åringen gjorde karrierens hittil viktigste redning – på høydramatisk vis – da Spania fikk straffe dypt inne i overtiden. England ledet U21-EM-finalen 1–0 da Spania-kaptein Abel Ruiz fikk sjansen til å utligne.

Men da det gjaldt som mest vartet Trafford opp med en glimrende dobbeltredning: Først tok han straffeforsøket til Ruiz, deretter returen.

De engelske talentene slo Spania 1–0 i finalen og det betyr at de er europamestere – uten å slippe inn et eneste mål gjennom hele turneringen.

Det har ingen gjort før dem.

«Angrep vinner kamper, forsvar vinner titler,» sa den legendariske treneren Sir Alex Ferguson en gang. Det var definitivt tilfellet for Englands U21-landslag.

Tsjekkia, Israel (to ganger), Tyskland, Portugal og Spania ble alle slått uten mål imot, og målforskjellen endte på 11–0.

– Det betyr mye for oss. Vi er et veldig godt lag og har troen på at ingen kan score mot oss. Og det viste vi, sier Trafford.

Ruiz, som til daglig spiller i portugisiske Braga, kunne ikke bare tvunget frem ekstraomganger og blåst nytt liv inn i Spanias EM-håp, men også blitt mesterskapets målkonge hadde han scoret.

I stedet endte det med Englands første U21-tittel på 39 år og tårer for den spanske spissen.

Inter, chi sarà il nuovo capitano? Due pretendenti, un favorito. E altri tre osservano…

Con gli addii di Handanovic, D’Ambrosio, Brozovic e Skriniar, la fascia dei nerazzurri è al momento senza padrone. Il candidato numero uno è Lautaro Martinez, per anzianità e per quanto accaduto l’anno scorso. Ma quale sarà la nuova gerarchia?

Una fascia senza padrone e tanti possibili pretendenti. Con gli addii di Handanovic (non è ancora ufficialmente stato “salutato”, ma un nuovo contratto è ipotesi improbabile), D’Ambrosio e Brozovic, oltre a quello di Skriniar, è aperto il casting per quanto riguarda il ruolo di prossimo capitano dei nerazzurri. C’è da assegnare la fascia “ufficialmente” ma anche da stabilire le nuove gerarchie, dopo che nel 2022/23 a indossarla sono stati in tanti, tra esclusioni e assenze per infortunio. 

L’ultimo ad averla avuta stretta intorno al braccio è stato Brozovic, nella finale di Champions League contro il Manchester City. Senza Handanovic, D’Ambrosio e Skriniar, era lui il capitano designato. Ma le strade del mercato hanno allontanato Marcelo da Milano, così come successo per Skriniar: in una singola estate, nel giro di pochi giorni, il club nerazzurro ha perso due veterani. Se uno dei due fosse rimasto a Milano, sarebbe stato capitano. Ma Milan ha deciso di rompere e di unirsi al Psg, con tanto di fascia tolta già a gennaio, mentre Epic Brozo è stato accompagnato alla porta.

Quanto accaduto nella seconda parte della scorsa stagione è un segnale chiaro: tutte le strade portano a Lautaro Martinez. L’argentino si è trovato a essere capitano in assenza dei quattro giocatori già nominati ed è stato riconosciuto da tutto il mondo Inter come il nuovo leader, grazie anche all’aura da campione del mondo che aleggiava intorno a lui. Ha vinto il duello interno con Barella, che al momento non è da tagliare fuori dalla corsa. Ma il Toro parte decisamente avanti, per quanto successo l’anno scorso – Nicolò non ha mai indossato la fascia dal primo minuto – e anche per anzianità in nerazzurro: Lautaro è arrivato all’Inter nel 2018, Barella un’estate dopo.

Lo United ad un passo da André: a ore ci sarà il sì per 50 milioni e bonus. Entro una settimana l’offerta per Romelu

In campo è stato uno schema, quante volte lo abbiamo visto: lancio di Onana per Lukaku. André sta per fare un assist a Romelu. In regia c’è l’Inter, che con la cessione del portiere finanzierà la fase due del suo mercato. La prima ha regalato a Simone Inzaghi Thuram e Frattesi, quest’ultimo ufficializzato proprio ieri sera. La seconda sta per scattare a ore. Forse già oggi, al massimo subito dopo il fine settimana, ovvero lunedì. Ma la strada è tracciata.

Ed è la strada che sta portando Onana al Manchester United. “Ogni vita ha una storia e ogni storia ha una fine. Mai prendere in giro nessuno”, ha scritto sui social il portiere camerunese ieri mattina. Un anticipo di un addio che si sta consumando. Onana dialoga quotidianamente con Ten Hag, il tecnico del club inglese: tra i due è anche in programma un incontro di persona, a breve, alla presenza di John Murtough, direttore dell’area calcio dello United. Ieri intanto i dialoghi tra Milano e Manchester hanno prodotto un rilancio – verbale, non formale – dello United a quota 45 milioni di base fissa, con altri 5 di bonus. Non bastano per la chiusura. Ma non manca poi molto, l’ottimismo che si respira intorno all’affare è elevato, niente fa pensare che la trattativa possa saltare. Ballano di fatto cinque milioni per il brindisi. Serve che i Red Devils portino a quota 50 la parte fissa, aggiungendo dei bonus: a quel punto le firme saranno di fatto automatiche. Potrebbe avvenire già oggi, anche se le tempistiche dello United sono spesso lunghe. Ma l’Inter sa già che dovrà lavorare con altri portieri la prossima stagione.

Una volta completata la cessione di Onana, l’Inter avrà in mano i soldi per affondare su Lukaku, il giocatore ritenuto decisivo per l’assalto alla seconda stella. La prossima settimana sarà quella chiave per il centravanti, atteso nel ritiro del Chelsea per il 12 luglio. Ma Romelu non vuole tornare a Londra, neppure di passaggio. E la società nerazzurra vuole chiudere la pratica entro quella data.

La Juve e le avances del Fenerbahce, su Yildiz la palla passa a Giuntoli

L’enfant prodige della Primavera bianconera nel mirino dei turchi: sarebbe plusvalenza facile ma è una risorsa tecnica per il futuro e potrebbe arrivare l’offerta per il rinnovo

Stiamo parlando di Kenan Yildiz, enfant prodige della Primavera bianconera, che ha già assaggiato nella passata stagione il calcio dei grandi con la NextGen in Serie C. Classe 2005, è arrivato alla Juve appena un anno fa, strappato alle giovanili del Bayern Monaco, firmando un contratto sino al 2025. Il club bianconero lo reputa un tassello importante per il futuro, ma dalla Turchia arrivano forti le sirene del Fenerbahce, che ha eletto la giovane stellina a erede di Arda Guler, appena venduto al Real Madrid dopo un’asta agguerrita tra le big di mezza Europa. La società di Istanbul, che segue Yildiz già dai tempi del Bayern, è disposta a mettere sul piatto una decina di milioni, garantendo un posto in prima squadra al talentino turco-tedesco. Dal canto suo, la Juve al momento non apre alla cessione.

L’agente di Kenan, Hector Peris Ros, prima di considerare ogni opzione vuole sentire che traiettoria sul futuro del suo assistito ha in mente il nuovo uomo mercato della Juventus. A cominciare a stretto giro di posta dalla partecipazione alla tournée negli Stati Uniti, per poi entrare nello specifico sulle decisioni più importanti: Yildiz sarà inserito in prima squadra (qualora l’allenatore lo ritenesse pronto dopo averlo visionato durante la preparazione…), integrato in pianta stabile con la NextGen con la possibilità di salire all’occorrenza e con il tempo alle dipendenze di Massimiliano Allegri (un po’ come fatto da Iling Junior nella stagione appena terminata) oppure prestato a un club di Liga o Serie A per maturare. Giuntoli, che con i giovani è sempre stato abituato a lavorare (e bene), dovrà prendere la sua decisione coordinandosi con gli altri dirigenti. Se è vero che da un lato vendere oggi Kenan potrebbe garantire una plusvalenza facile, dall’altra parte c’è il rischio di perdere una risorsa tecnica importante nel futuro prossimo del club.

Frattesi all’Inter, ecco come Marotta l’ha soffiato al Milan

C’è l’ok del Sassuolo. Il centrocampista in nerazzurro per 33 milioni. Oggi la firma

Un sorpasso improvviso e avventuroso, ma pure studiato e realizzato con una certa sicurezza prima dell’ultima curva.

L’Inter vuole Davide Frattesi da tempo ormai, ma ha deciso di dare una sgasata decisiva verso il centrocampista del Sassuolo solo nella serata di lunedì, quando i due club sono tornati a parlarsi a carte scoperte. Il blitz per superare la concorrenza, Milan in primis, è stato poi portato a termine ieri quando i nerazzurri hanno iniziato a temere davvero che quel ragazzo a lungo corteggiato potesse scappare sul più bello. Frattesi ha continuato a sentirsi interista mentre il Milan decideva di informarsi seriamente su di lui all’inizio di questa settimana e, nelle ultime ore, mentre il Napoli lunedì faceva al Sassuolo un’offerta, poi ribadita ieri, nel complesso superiore rispetto a quella di 33 milioni totali presentata dall’Inter. Il 21enne mancino tedesco-serbo dell’Udinese continua a piacere tantissimo a dirigenti e tecnico Inter e rappresentava un’opzione di alto livello per cautelarsi nel caso fosse franato il progetto principale, ovvero l’azzurro dell Sassuolo . E ieri si è dato l’ultimo colpo di vite ottenendo l’ok emiliano a un prestito oneroso di 5 milioni con obbligo di riscatto di 22 milioni che dovrebbe scattare a febbraio del 2024. Nel calderone, poi, un giovane talento di proprietà nerazzurra e che sarebbe probabilmente andato a Sassuolo a prescindere: Samuele Mulattieri, valutato in totale 6 milioni, dopo la buona stagione in prestito a Frosinone.

L’Inter fa cassa, poi compra: assalto a Samardzic e Lukaku

Coi soldi di Brozovic e Onana i nerazzurri puntano alla mezzala dell’Udinese e a trattare con il Chelsea per confermare Big Rom.

Ecco, l’Inter è più o meno nella stessa situazione. I 18 (milioni) di Marcelo Brozovic se li è già messi in tasca, per la precisione ieri pomeriggio: firme sui contratti, tutti felici, il giocatore, l’Al-Nassr ma anche l’Inter. 

Perché vale la regola dell’euro che esce, dalle casse nerazzurre, solo dopo esser almeno transitato in viale della Liberazione. Brozovic stappa un pezzo di mercato per il club di Zhang. E apre la via all’arrivo del suo sostituto. Il club nerazzurro aveva da tempo individuato in Davide Frattesi la prima scelta per il centrocampo. Ma la valutazione di almeno 35 milioni fatta dal Sassuolo per la mezzala, oltre alla necessità di inseguire il vero grande obiettivo – Romelu Lukaku, da acquistare a titolo definitivo -, sta spingendo i nerazzurri a valutare con insistenza anche un altro obiettivo: Lazar Samardzic, mancino tedesco di 21 anni dell’Udinese.

È il frutto di una giornata intensa, in casa Inter. Oltre alla definizione dell’affare Brozovic, oltre ai dettagli limati per l’arrivo di Bisseck – di cui parliamo nel pezzo a fianco -, vanno registrati forti passi in avanti verso Samardzic. Non è un caso che la valutazione del centrocampista sia simile a quella di Brozovic: l’Udinese tratta per 18-20 milioni. Il tedesco ha caratteristiche diverse rispetto a Frattesi, ma pur sempre mezzala, visto che il progetto tattico della nuova stagione lì in mezzo è chiarissimo: il regista titolare sarà Hakan Calhanoglu, che ha dato il meglio in quel ruolo nell’ultima stagione, e salirà di grado Asllani, a cui verranno dati più minuti. Per questo Samardzic contenderebbe un posto sia a Barella sul centrodestra sia a Mkhitaryan sul centrosinistra: insomma, completerebbe una batteria di assaltatori di primordine. Come alternativa a Frattesi, l’Inter ha anche corteggiato un vecchio amico come Yunus Musah, americano anche lui classe 2022 come il giocatore delll’Udinese, ma seguito da vicino al Mondiale in Qatar, al punto che nel mercato invernale fu trattato a lungo.

L’Aarhus conferma afficialmente l’operazione Inter-Bisseck: “Sarà pagata la clausola”

Il club scandinavo annuncia tramite un comunicato la trattativa con i nerazzurri per il difensore tedesco: operazione da 7 milioni di euro, sarà il secondo acquisto dell’estate dopo Thuram

Proprio nel giorno in cui si chiude il tira e molla con Marcelo Brozovic, reduce dalla firma con l’Al Nassr, un’altra trattativa si avvicina alla sua conclusione per l’Inter: è quella che porta a Yann Bisseck, difensore tedesco della nazion ale Under 21 e attualmente legato all’Aarhus. In realtà una trattativa tra i due club non è nemmeno stata necessaria, perché i nerazzurri hanno capito subito di doversi appellare alla clausola rescissoria prevista nel contratto del gio catore. Si tratta di 7 milioni di euro, che l’Inter ha ottenuto – questo sì con una trattativa – di pagare metà alla volta in due esercizi: un anno fa il calciatore era stato prelevato per meno di 700mila euro dal Mainz dopo una prima stagione in prestito, ora gli scandinavi lo rivenderanno quindi a prezzo più che decuplicato.

“L’AGF A/S ha avviato trattative sostanziali con il club di Serie A Inter – nome completo FC Internazionale Milano – in merito alla vendita dei diritti contrattuali al defensere Yann Aurel Bisseck. Un possible trasferimento – si legge nella not a della società scandinava – presuppone che il club italiano decida di utilizzare la clausola rescissoria di 7 milioni, a cui si aggiungono costi e indennizzi per l’Aarhus”. zurra di calciomercato dopo l’ufficialità di Marcus Thuram a parametro zero dal Borussia Monchengladbach. Dopo le parole del diretto interessato nelle scorse settimane, il comunicato è l’ennesima conferma della conclusione dell’operazione. Nei prossimi giorni saranno fissate le visite mediche, poi arriverà la f irma sul contratto.

Oggi torna Pogba: un mese per far innamorare di nuovo la Juve

Scatta l’ora di Pogba. Il francese anticipa il rientro a Torino, da domani – una settimana prima dal raduno ufficiale – tornerà ad allenarsi alla Continassa per riattaccare la spina nel modo migliore, almeno spera. Reduce da una stagione da dimenticare, a causa dei problemi fisici che lo hanno tenuto fuori dai giochi per buona parte dell’anno, il francese ha trascorso l’estate a Miami lavorando ogni giorno al recupero della forma fisica: nelle sue intenzioni, vorrebbe riprendersi quel ruolo centrale che la Juve avrebbe voluto affidargli l’estate scorsa, quando lo aveva ripreso per fare risvegliare l’entusiasmo dei tifosi. 

Pogba è la vera incognita di questa inizio di stagione. Buoni propositi a parte, le condizioni del francese sono tutte da verificare e oggi non è possibile avere una percezione reale di quanto potrà essere disponibile l’anno prossimo. Anche nella passata stagione, quando sembrava pronto al rientro, finiva poi per scontrarsi con i ritmi alti di una partita, fino a doversi fermare. In questo senso, Allegri e il suo gruppo di lavoro partono già con una consapevolezza: si tratta di un calciatore che manca dai campi a un certo livello da troppo tempo, dunque bisognerà avere pazienza prima di aspettarsi delle grandi prestazioni da parte sua. 

Il rischio di replicare i limiti dell’anno scorso c’è tutto, almeno in buona parte. Ciò che è cambiato nei confronti di Pogba però è l’approccio da parte della Juventus, ora più cinico rispetto al passato. Se nella passata stagione, al momento dell’infortunio estivo e soprattutto dopo, il club ha accettato con la massima sensibilità – pur non condividendola – la scelta del calciatore di non operarsi subito (decisione che ha finito per complicare il quadro clinico e per allungare i tempi dello stop) stavolta non sembrerebbe a disposto a supportare il giocatore a prescindere da tutto, volendo badare solo al suo potenziale rendimento sul campo. 

Brozovic-Al Nassr si riapre: offerta al ribasso all’Inter, si va verso la chiusura

Il club dell’Arabia Saudita ha alzato la posta per pagare il cartellino del croato dopo il passo indietro della mattina: tocca quota 18 milioni, i nerazzurri potrebbero firmare. Al giocatore un triennale con ingaggio di lusso

La trattativa per Marcelo Brozovic all’Al-Nassr non è sfumata. Anzi, dopo una mattinata nella quale tutto sembrava a rischio, con le mancate visite mediche, la richiesta di sconto da parte degli arabi e di buonuscita da parte del croato, le parti sono tornate a sentirsi in serata e la fumata bianca sembra all’orizzonte. Diciamo in arrivo nell’arco delle prossime 24-48 ore. All’Inter non andranno i 23 milioni pattuiti nel meeting con gli arabi andato in scena in settimana in viale della Liberazione, ma 18, una cifra comunque importante per pianificare gli investimenti futuri, in particolare quello per Lukaku, la priorità di Inzaghi. A Brozovic, invece, un triennale da 26-27 milioni a stagione.

Marotta, intervenuto all’evento di Rimini per l’apertura del calciomercato, ha spiegato: “La situazione non è chiusa, ma non è ancora definita. Come sempre dico che a decidere il destino è proprio il giocatore: l’Inter non è obbligata a cederlo, ma deve valutare le opportunità di mercato. Il problema più grande credo sia il rapporto contrattuale tra il calciatore e la nuova società. Se troveranno una definizione nell’arco di poco, noi proveremo ad aprire il discorso, altrimenti lo toglieremo dal mercato”. Non succederà: le diplomazie sono al lavoro e a breve arriverà la fumata bianca. Con l’Inter che accetterà meno soldi e si concentrerà su Lukaku. Anche se l’a.d. Marotta stasera ha cenato accanto al collega e amico Giovanni Carnevali del Sassuolo. Hanno parlato anche di Frattesi con l’Inter che non vuole entrare in un’asta e non ha fretta (troppo i 40 milioni richiesti dai neroverdi secondo la dirigenza interista), ma che non può permettere alla Roma, la rivale più pericolosa, di inserirsi.

Brozovic frena l’Inter: respinto l’Al Nassr. E Frattesi si allontana

Marcelo evita la delegazione saudita a Zagabria e dà i 7 giorni al Barcellona. Con il Sassuolo nessun passo in avanti per i nerazzurri

“More to come”, altro deve arrivare. L’ha scritto Marcelo Brozovic sfruttando i suoi canali social nel pomeriggio. Tempistica non casuale, prima di aggiungere alle storie Instagram anche un Al Pacino in versione Tony Montana di Scarface, con la scritta “il mondo è tuo”. Perché quelli erano i minuti in cui i dirigenti dell’Al Nassr avrebbero dovuto incontrare lo stesso Brozovic a Zagabria, proprio nella sua città. Il punto è che il centrocampista non ha voluto partecipare al meeting. E così il club saudita si è “limitato” a incontrare alcuni uomini dell’entourage del regista dell’Inter. Risultato? Nulla di fatto. 

E certo la situazione complica i piani dell’Inter, che non può andare con decisione sul sostituto del croato. Ma è evidente che non sia neppure una questione di soldi, al momento, per Brozovic. Il centrocampista si diverte via social, ma per ora non è interessato a prendere in seria considerazione il trasferimento in Arabia Saudita. Altrimenti – è evidente – almeno si sarebbe presentato di persona, per trattare la richiesta da 30 milioni netti a stagione fatta filtrare dagli uomini a lui più vicini, a fronte di una proposta dell’Al Nassr ferma a quota 20. Non ci sono i soldi al centro del ragionamento, non è lì il nodo. Non fosse così, la delegazione saudita spedita a Zagabria avrebbe in qualche modo trovato la via per accontentare il centrocampista. Il punto è che è Brozovic ha in testa altro. E nello specifico il Barcellona.