La “formula Frattesi” porterebbe vantaggi anche al Genoa, cui piace pure il 2005 Pio Esposito.
Pronta l’offerta per Albert Gudmundsson. Dopo avere incontrato l’agente e strappato al giocatore una sorta di prelazione, l’Inter si prepara a sedersi attorno a un tavolo col Genoa per trovare la quadra senza dissanguarsi. L’assalto vero e proprio avverrà a fine campionato e dopo l’ufficialità del prestito del fondo Pimco da 430 milioni che sbloccherà anche i rinnovi di Inzaghi, Barella e Lautaro, ma il piano è già stato approntato.
Questa soluzione permetterebbe al club di viale Liberazione di non fare cassa con alcun big attualmente in rosa, di salvare il bilancio attuale e di caricare il grosso dell’investimento sul prossimo esercizio. Ma anche il Genoa potrebbe trarne dei vantaggi perché il Grifone non chiude i propri conti a giugno seguendo l’andamento dell’anno sportivo, bensì al 31 dicembre, a fine anno solare. Il club l’anno scorso ha varato un piano di ristrutturazione del debito in 10 anni e quindi deve generare utili su base annua per tenere fede agli accordi. I conti del 2024 sono già stati ampiamente sistemati grazie alla cessione di Radu Dragusin al Tottenham per 30 milioni (24 più 6 di bonus, oltre a Spence in contropartita) e quindi i soldi guadagnati con Gudmundsson andrebbero a sistemare il bilancio del 2025 con un’altra importante plusvalenza. Come per Frattesi, infatti, l’obbligo di riscatto dell’Inter scatterebbe al primo punto conquistato dalla squadra dopo la chiusura del prossimo mercato invernale. Con l’azzurro era successo il 2 febbraio scorso, con Gud sarebbe la stessa cosa.
Per ridurre l’esborso economico inoltre ci sono diversi profili che potrebbero ingolosire i rossoblù. Uno è sicuramente Mattia Zanotti, laterale destro dell’Under 21 ora in prestito al San Gallo di cui è diventato un titolare inamovibile con 31 presenze nella Super League svizzera. Il ragazzo ha una valutazione sui 3-4 milioni.