Juve-Sporting, linea calda: oltre ad Alberto Costa, sul piatto c’è anche Hjulmand

I bianconeri a caccia di un centrocampista: l’ex Lecce viene valutato 50 milioni, ma i portoghesi vogliono l’esterno di Tudor.

L’idea che sta prendendo forma alla Continassa è che alla Juve serva un uomo più strutturato in mezzo al campo. Un centrocampista diverso da tutti quelli che sono già in rosa, abile a cambiare ritmo in caso necessità e a garantire uno schermo efficace alla linea difensiva. L’idea Hjulmand non è nuova in tal senso, ma nelle ultime settimane – e negli ultimi giorni particolare – il giocatore danese è finito dentro ai discorsi avviati in un tavolo di trattativa perché il club bianconero sta già parlando con lo Sporting di Alberto Costa.

L’esterno ha guadagnato quota nella considerazione del club di Lisbona, pronto a mettere sul tavolo 14-15 milioni più 3 di bonus: la Juve considerava il giocatore dentro al progetto fino a poco tempo fa, tanto da avergli dato rassicurazioni sull’impiego futuro al termine del Mondiale per Club, ma poi di fronte alla concreta possibilità di realizzare subito la plusvalenza – in assenza di altre opportunità e con la necessità di rompere lo stallo del mercato – ha ceduto all’idea di salutarlo. Di Alberto Costa se ne sta parlando, i dialoghi sono avanzati e la svolta potrebbe arrivare già nella prossima settimana (la distanza nelle ultime ore si è ridotta abbastanza), mentre sul nome di Hjulmand – dopo i primi sondaggi – la discussione è entrata maggiormente nel vivo nelle ultime 48 ore.

Juve, chiamata d’emergenza: da Costa a Kelly, Tudor si aggrappa ai rinforzi di gennaio

Il tecnico Juve è costretto ad arrangiarsi in difesa e a Venezia affiderà la missione Champions a Veiga e agli innesti invernali.

Un po’ è emergenza e un po’ è un segno del destino, fatto sta che la Juventus domenica proverà a staccare la qualificazione Champions con il trio dei difensori arrivati a gennaio. Al posto di Gleison Bremer (infortunato da ottobre), Federico Gatti (non al meglio dopo la frattura al perone) e Pierre Kalulu (squalificato), toccherà ancora ad Alberto Costa, Renato Veiga e Llyod Kelly. Terzetto inedito, costruito pezzo dopo pezzo da Igor Tudor.

Basti pensare a come ha lavorato con i tre difensori che, fino a non molto tempo fa, erano considerati oggetti misteriosi del mercato invernale. L’ex centrale bianconero, anche per necessità, ha dato fiducia a Veiga, Kelly e nelle ultime uscite a Costa. Con l’Udinese sono arrivati tre punti preziosi e il bis a Venezia varrebbe almeno 60 milioni in più per le casse della Juventus. Ma Tudor per primo – e non da ieri – sa benissimo che nel club c’è anche chi proverà ad affidare la ripartenza della Juventus ad Antonio Conte, ex capitano ed architetto dei primi tre scudetti del ciclo leggendario. 

Dal ritrovato spirito di squadra ai segnali incoraggianti di Alberto Costa, sbarcato a Torino a gennaio tra lo scetticismo generale. Il 21enne portoghese, ingaggiato dal Vitoria Guimaraes per 12,5 milioni più bonus battendo la concorrenza dello Sporting, nelle ultime uscite ha mostrato sprazzi di qualità. Un po’ laterale di centrocampo e in emergenza arretrato nella difesa tre, a dimostrazione della fiducia che il tecnico croato nutre nei suoi confronti. Costa è entrato alla Juventus in punta di piedi e finora ha disputato 313 minuti. Non tantissimi, ma sufficienti per attirare vecchi e nuovi corteggiatori. Se lo Sporting neocampione di Portogallo ha già bussato alla porta della Signora, per Costa si sono fatti avanti anche Benfica, Brighton e Galatasaray.