Atalanta bella e dominante con Lookman (doppietta) e Retegui: Napoli al tappeto. Gasp a -3 dalla vetta

Il nigeriano decide il match nel primo tempo (10′ e 31′). Hien annulla Lukaku e la Dea nella ripresa gestisce il risultato rischiando pochissimo. Nel recupero il gol al volo del capocannoniere

La seduta dal dentista fa malissimo al Napoli e accende la lotta al vertice. Un’Atalanta bellissima e solidissima espunga il Maradona, imponendo alla capolista il primo stop in casa dopo cinque vittorie su cinque e mettendo fine alla serie positiva della squadra di Conte, che durava da nove giornate.

Atalanta meglio in tutto, nell’approccio, nella gestione, nella qualità delle giocate. Trascinata da un indemoniato Lookman (doppietta), immarcabile per il Napoli al pari di De Ketelaere, sempre presente nelle azioni più importanti. Finisce 0-3, con acuto nel recupero del capocannoniere Retegui. Il Maradona applaude e ringrazia lo stesso, ma la festa è tutta per l’Atalanta. Gasp ha creato un meccanismo vicinissimo alla perfezione, che non sembra avere limiti.

La seduta dal dentista fa malissimo al Napoli e accende la lotta al vertice. Un’Atalanta bellissima e solidissima espunga il Maradona, imponendo alla capolista il primo stop in casa dopo cinque vittorie su cinque e mettendo fine alla serie positiva della squadra di Conte, che durava da nove giornate. Atalanta meglio in tutto, nell’approccio, nella gestione, nella qualità delle giocate. Trascinata da un indemoniato Lookman (doppietta), immarcabile per il Napoli al pari di De Ketelaere, sempre presente nelle azioni più importanti. Finisce 0-3, con acuto nel recupero del capocannoniere Retegui. Il Maradona applaude e ringrazia lo stesso, ma la festa è tutta per l’Atalanta. Gasp ha creato un meccanismo vicinissimo alla perfezione, che non sembra avere limiti.

Atalanta, che sfortuna! Non solo Salah, i Reds di Klopp sono una macchina da gol

La squadra di Gasp, per i quarti di Europa League, non poteva pescare squadra peggiore. Il Liverpool è una corazzata in lizza per vincere tutto e in corsa, oltre in Europa, anche in Premier e in FA Cup

Squadra peggiore all’Atalanta non poteva capitare. Il Liverpool non è la favorita dell’Europa League perché ha vinto 11-2 complessivamente contro lo Sparta Praga agli ottavi: i Reds sono una corazzata tornata ai vertici anche in Premier. Con la motivazione che questa è l’ultima stagione di Jürgen Klopp, ai saluti a fine anno, e l’idea di congedare uno dei tecnici che hanno fatto la storia di Anfield con un’annata indimenticabile che comprenda anche un trionfo in Europa (finale a Dublino, uno dei feudi del Liverpool) è in cima ai pensieri di tutti. Gli infortuni al momento sono un problema, anche se non ha rallentato la marcia della squadra, ma ad inizio aprile l’infermeria dalle parti di Anfield dovrebbe essere più vuota.

Mo Salah parla ancora italiano per le sue esperienze con Fiorentina a Roma. Ma è a Liverpool che è diventato un fenomeno. Il suo gol nel 6-1 nel ritorno con lo Sparta lo ha portato per il 7° anno consecutivo sopra 20 gol stagionali in tutte le competizioni, impresa mai riuscita a nessuno nella gloriosa storia dei Reds. Al momento il 31enne egiziano è in ripresa da un infortunio che, unito alla Coppa d’Africa, lo ha tenuto lontano dal Liverpool praticamente per due mesi, ma già per l’andata della sfida con l’Atalanta dovrebbe essere al meglio. In Premier, prima di salutare per il torneo del suo continente, è stato l’unico in grado di reggere il ritmo proibito di gol di Erling Haaland. In Europa viaggia con 4 gol e 4 assist in appena 290’: per Gasp sarà lui il pericolo pubblico numero uno.

L’Atalanta crolla in casa, per il Lecce sono tre punti d’oro

A Bergamo finisce 2-1 grazie ai col di Ceesay e Blin, la Dea cerca la reazione ma manca di concretezza. All’87’ segna Hojlund ma Falcone su Muriel nega ai nerazzurri la rimonta

I sogni dell’Atalanta e di Gian Piero Gasperini si infrangono sul muro del Lecce eretto da Marco Baroni che diventa la bestia nera dei nerazzurri avendo vinto anche all’andata con lo stesso punteggio. Il Lecce vince al Gewiss (1-2) con gol di Ceesay e Blin e solo un colossale errore del portiere Falcone che sbaglia un rinvio con Hojlund in agguato gli complica il finale. Ma l’Atalanta che nell’assalto spesso riesce ad essere speciale stavolta non compie neppure la rimonta.

Il match all’ora di pranzo crea comunque una cornice stupenda sul Gewiss Stadium. Gli atalantini sono carichi per la squadra che è lassù, i salentini sparsi per il nord Italia una marea e qui hanno occupato tutti i 1600 posti a disposizione. Il presidente Saverio Sticchi Damiani va a salutarli applaudendoli. In tribuna c’è il tecnico dell’Under 21 Paolo Nicolato che osserva proprio i giovani leccesi. Prima del via c’è il tributo al tecnico di casa Gian Piero Gasperini per le 250 partite in serie A con l’Atalanta. Con Antonio Percassi che gli consegna una maglia speciale incorniciata.Davanti rilancia il gambiano Ceesay che non era titolare dalla gara interna con la Juventus del 29 ottobre. Torna anche Maleh dopo la distorsione alla caviglia. Non giocava dal 27 gennaio quando si infortunò,ma viene preferito ad Askildsen. Di Francesco e Banda alimentano il tridente con Strefezza che ha avuto un po’ di influenza in settimana e parte dalla panchina.

il primo round è dell’Atalanta: 3-2 al Leverkusen

Resta in bilico la qualificazione ai quarti di Europa League con un leggero vantaggio per l’Atalanta che al Gewiss batte il Bayer Leverkusen nell’andata degli ottavi di finale. Gara in salita per la squadra di Gasperini che va sotto per il gol di Aranguiz. In due minuti i bergamaschi la ribaltano con Malinovskyi e Muriel. A inizio ripresa il colombiano fa doppietta per il 3-1 ma una fiammata di Diaby riporta in gara e rilancia le chance di passaggio del turno dei tedeschi. Finisce 3-2.

Gasperini rilancia Malinovskyi e Muriel dal 1′, in difesa preferisce Djimsiti a Palomino e in mediana schiera in contemporanea Koopmeiners, De Roon e Freuler, con il secondo leggermente più arretrato dei due compagni in un 3-5-2 che si trasforma spesso in 3-1-4-2. Sulle corsie corrono Hateboer e Zappacosta. I tedeschi utilizzano il loro classico 4-2-3-1. In attacco c’è Alario, data l’assenza di Schick: in pratica, tutte e due le squadre sono senza i loro bomber di riferimento, il ceco e Zapata. In più, il Leverkusen ha il genietto Demiraby squalificato.