Bayern tra amarezza, rabbia e rimpianti. E le lacrime di Kane, ancora a secco di titoli

I rimpianti per le tante assenze dei bavaresi fanno il paio col presunto fallo di mano di Lautaro sul gol dell’1-1. E Harry è ancora senza un trionfo in carriera.

Tanta amarezza. Perché a Monaco c’è la sensazione che senza i tanti indisponibili eliminare l’Inter sarebbe stato alla portata. Tanta amarezza. Perché la finale di questa edizione della Champions League si gioca proprio in Baviera. “Ci farà male, il prossimo 31 maggio, sapere che si gioca una partita così importante nel nostro stadio, senza di noi”, ha detto Kimmich. Al termine della gara di San Siro con l’Inter il più provato emotivamente sembrava Harry Kane, che è stato vari minuti con le lacrime agli occhi sotto il settore ospiti. Per l’attaccante inglese, che insegue ancora il primo titolo in carriera, si tratta dell’ennesima occasione persa. 

Il Bayern in realtà in Bundesliga ha 6 punti di vantaggio a 5 giornate dal termine. A breve Kane dovrebbe quindi riuscire a mettere le mani su un trofeo. Eppure lui in questa stagione sognava la Champions. Michael Ballack, ex centrocampista del Bayern e della nazionale tedesca, ha provato a mettersi nei suoi panni. “Ogni anno che viene cancellato, ogni anno nel quale perdi l’occasione di vincere titoli, la ferita diventa più grande – ha spiegato -. Capisco le lacrime di Kane perché probabilmente sa che con questa squadra potrebbe ottenere di più. Questo lo hanno percepito i giocatori e lo sa pure lui. Non avrà più molte occasioni, gli anni diminuiscono”.

Sacchi: “Inter, aggredisci il Bayern e sei in semifinale. E pure il Barça balla in difesa”

La squadra di Inzaghi si difende meglio di tutti, ma vada all’attacco. E se i big del Real non fanno i solisti.

Eccoci alla Grande Notte. Uso le lettere maiuscole perché questo è davvero il giorno più importante della stagione, per l’Inter. Contro il Bayern, a San Siro, davanti alla sua gente e dopo la vittoria nella sfida d’andata, non si può sbagliare. C’è una semifinale di Champions da conquistare e, come premio, ci saranno due memorabili partite contro il Barcellona dei ragazzini terribili che sta incantando l’Europa. I nerazzurri saranno carichi al massimo, lo dico perché so che cosa si prova in questi momenti. Nulla dev’essere lasciato al caso, ogni possibilità va esplorata per non concedere spazi agli avversari. 

Se ripenso all’andata, quando l’Inter ha compiuto una grande impresa in Germania, sarebbe auspicabile un atteggiamento più offensivo, anche se mi rendo conto che dovrà essere il Bayern a prendere l’iniziativa. Tuttavia, ritengo che i nerazzurri non debbano farsi trovare impreparati dal possesso palla dei tedeschi, che andranno subito aggrediti per mettere bene in chiaro come stanno le cose: a San Siro non si passa e spesso l’attacco è il miglior modo di difendersi. L’Inter sta attraversando un buon momento a livello fisico e mentale, lo ha dimostrato anche sabato contro il Cagliari. Domina gli avversari, fa vedere un gioco brillante, armonioso, difende bene e attacca con molti uomini secondo i principi del calcio moderno. A differenza delle altre pretendenti alla Champions, i nerazzurri hanno un vantaggio: proteggono la porta meglio di tutti. Le squadre straniere, invece, e includo il Barcellona possibile prossima rivale, sono più ballerine: lavorano molto sull’aspetto offensivo, ma non sono feroci e attente come dovrebbero quando non hanno il pallone tra i piedi. L’Inter deve sfruttare questo vantaggio fino in fondo, come anche all’andata col Bayern. Alla disciplina tattica tipicamente italiana, unita alla determinazione e all’attenzione, i nerazzurri possono aggiungere quella manovra ariosa e “a fisarmonica” che li porta a iniziare un’azione a destra e a concluderla a sinistra con il coinvolgimento di difensori, centrocampisti e attaccanti.

Bayern, dopo 331 giorni di calvario riecco Neuer: domani in porta contro il Darmstad

“Se non succede niente in allenamento scenderà in campo” ha detto Tuchel. Dopo il Mondiale la frattura di tibia e perone sugli sci

Ci siamo. Manuel Neuer è pronto a tornare in campo. Nei giorni scorsi si ipotizzava che il rientro sarebbe stato graduale: 20 minuti in una partita, un tempo in quella successiva, fino ad arrivare ai 90. In realtà domani, contro il Darmstadt, tornerà a disposizione (per il momento non è mai nemmeno stato convocato) 331 giorni dopo l’ultima gara disputata. “Giocherà se si sentirà pronto”, ha detto Tuchel. Neuer però sta tornando. “Se non succede niente in allenamento giocherà”, ha annunciato il tecnico.

Subito dopo il Mondiale in Qatar il portiere del Bayern e della nazionale tedesca ha deciso di andare in vacanza sulle Alpi. Voleva passare una settimana sugli sci. Proprio durante una discesa è però caduto rompendosi tibia e perone. Vista l’età (a marzo spegnerà 38 candeline) in molti, inizialmente, hanno perfino messo in dubbio che potesse tornare. Questo anche perché inizialmente si parlava di uno stop di soli sei mesi. Ne sono passati quasi il doppio. Già una decina di giorni fa Neuer sembrava pronto al rientro: aveva parlato per 18 minuti con Tuchel, si erano confrontati, poi si è deciso di rinviare ancora. Questa volta però sembra tutto pronto.

“Sono molto contento, porta in campo la sua classe e la sua esperienza. Immagino che sia anche un po’ nervoso, ma è normale. Credo però che tornerà presto ai suoi livelli. In allenamento vedo un portiere che rende più forti i difensori e anche i suoi colleghi di ruolo. Manuel è semplicemente di un’altra categoria. Deve essere fiero di come ha recuperato. Tutti quelli che lo hanno aiutato in tal senso devono essere fieri. Lo sono perfino io, ma sono quello che ha inciso meno. Per me se dimostrerà di stare bene si riprenderà anche il posto in nazionale”. In questi mesi in realtà sono cambiate un po’ di cose. Neuer ha perso la fascia da capitano in nazionale (finita sul braccio di Gundogan) e probabilmente dovrà lasciare il posto a ter Stegen.

Dalla Francia: Inter, ritorno di fiamma per Pavard. United terzo incomodo

Dopo i contatti di gennaio il difensore francese del Bayern torna nei piani dei nerazzurri

Torna calda la pista che porta a Benjamin Pavard. Il difensore francese del Bayern Monaco infatti è di nuovo nel mirino dell’Inter. Un ritorno di fiamma, visto che il campione del Mondo 2018 era già stato sondato a gennaio. Un interesse reciproco che potrebbe concretizzarsi in questa volata finale di mercato, anche se il prezzo potrebbe rivelarsi un ostacolo, e i nerazzurri devono fare i conti con la concorrenza del Manchester United. 

In Inghilterra, Pavard è considerato l’obiettivo principale della squadra di Ten Hag, ma lo United è condizionato dal caso di Harry Maguire. Lo stallo creatosi sul difensore inglese sta bloccando la manovra di aggancio dei Red Devils. Così si è inserita l’Inter che, anche secondo l’Equipe, sta preparando una proposta da inoltrare al Bayern Monaco. Il giocatore, a suo tempo seguito anche dal Milan, rimane dell’idea di scoprire un altro campionato, con la possibilità di esprimersi da difensore centrale in una difesa a tre, anche se da terzino destro irruppe sulla scena durante il Mondiale del 2018. Il Bayern punta alla cessione a titolo definitivo, e l’Inter spera di poter cogliere l’occasione nelle ultime ore di mercato, quando i tedeschi potrebbero essere costretti ad abbassare le pretese per un giocatore con il contratto in scadenza nel 2024.