Il Cagliari scappa con Mina, poi resta in 10: il Lecce rimonta e sfiora la vittoria

Sardi avanti con il difensore colombiano, ma l’espulsione di Gaetano complica tutto. Nella ripresa i pugliesi crescono, pareggiano con Krstovic e nel finale colpiscono due legni con Baschirotto e Sansone

Una battaglia. Che non ha vincitori, ma otto ammoniti e un espulso. Tra Cagliari e Lecce finisce 1-1. E’ il punto che dovrebbe mettere definitivamente al sicuro la squadra salentina di Luca Gotti, e che, invece, costringe il Cagliari a soffrire maledettamente fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata come aveva largamente preventivato il suo maestro Claudio Ranieri. Per come si è messa la partita al 44’ del primo tempo con la sciagurata espulsione di Gaetano (entrata col piede a martello su Ramadani) i rossoblù si salvano e salvano il pari. Perché, per loro fortuna, erano andati in vantaggio con Jerry Mina. Ma il Lecce non molla mai, Gotti mette tutti gli uomini offensivi a disposizione e nella seconda parte della ripresa parte l’assalto che porta prima al pareggio di Krstovic (settimo gol) e poi al vicinissimo al successo, con due pali colpiti e almeno due miracoli del portiere cagliaritano Scuffet.

Prima del via il presidente del Cagliari Tommaso Giulini premia Daniele Dessena, nove stagioni in rossoblù con 206 presenze che ha appena chiuso col calcio a Olbia, fino a poco tempo club in sinergia con il Cagliari. I rossoblù entrano in campo con una maglia molto molto particolare, sul beige, dedicata a “Sa Die de Sa Sardigna”, la giornata del popolo sardo. Il Lecce gioca in rosso. Le tifoserie si vogliono bene. Lo spicchio occupato dai 415 leccesi è rumoroso.

Dybala, sospiro di sollievo: lieve stiramento al collaterale, obiettivo Inter

Dopo il brutto colpo rimediato ieri a Cagliari al ginocchio sinistro, l’argentino è stato portato in gran segreto presso la clinica Villa Stuart di Roma. Menischi e crociato ok, ecco i tempi di recupero

Dopo la Grande Paura, squarci di sereno si allargano intorno all’orizzonte di Paulo Dybala. Dopo il brutto colpo rimediato ieri a Cagliari al ginocchio sinistro, stanotte intorno all’una l’attaccante – come viene riferito da amici sudamericani dell’argentino – è stato portato in gran segreto presso la clinica Villa Stuart di Roma, dove è stato sottoposto a risonanza magnetica. L’esito è stato tutto sommato positivo. I menischi e il legamento crociato sono a posto. Risulta solo un lieve stiramento al legamento collaterale, che gli procura una sintomatologia dolorosa, ma che potrebbe essere smaltito abbastanza in fretta, anche se molto dipende dai sintomi che prova il giocatore.

Con queste premesse, pur dovendo saltare i prossimi due impegni con la sua nazionale, Dybala comincerà subito una fisioterapia specifica e potrebbe tornare dopo la sosta, anche se non detto che ce la faccia a essere a disposizione già per la sfida dell’Olimpico contro il Monza. Più probabile che l’argentino magari desideri recuperare con più calma e senza rischi, per presentarsi senza problemi alla sfida del 29 ottobre a San Siro contro l’Inter. Comprensibile. D’altronde, come ha detto ieri anche Lukaku, “Paulo è il giocatore più importante della squadra”. E l gol segnato lo scorso anno ai nerazzurri proprio a Milano resta ancora nella memoria per certificarlo.

Barella a un gol dal suo record in A, ma lui pensa a scudetto e Supercoppa

Il centrocampista nerazzurro è già a quota 5 reti in campionato e solo nel 2017-18 con la maglia del Cagliari ha fatto meglio (6). Il suo rendimento rispetto al passato è ulteriormente cresciuto, ma lui pensa soprattutto ad alzare un altro trofeo

A un gol dal suo primato personale in Serie A. Con 23 partite di campionato da giocare, la prima delle quali domani sera contro il Napoli, Nicolò Barella può frantumare il suo record, stabilito nel 2017-18 con la maglia del Cagliari: 6 reti. Il numero 23 nerazzurro è a quota 5 visto che ha già battuto i portieri di Cremonese, Udinese, Salernitana, Fiorentina e Sampdoria. A dire la verità Nicolò sarebbe a 6, ma contando pure la Champions visto che ha messo la firma nel 3-3 al Camp Nou contro il Barcellona (suo il momentaneo 1-1). L’inizio di stagione di “Bare”, insomma, è stato da favola e non ha assolutamente intenzione di fermarsi visto che nelle amichevoli di dicembre con la formazione di Inzaghi ha dimostrato di essere in discreta condizione.

Barella sta costantemente andando oltre i propri limiti. Da quando è arrivato alla Pinetina, fortemente voluto da Antonio Conte nell’estate 2019, ha sempre fatto passi in avanti a livello di rendimento e di maturità. Ha inizialmente limitato il numero di cartellini gialli, poi ha acquisito più personalità nelle giocate e, a un numero crescente di assist, adesso sta aggiungendo i gol. Tanti gol. Inzaghi, che finora ha potuto schierare solo in 5 incontri Lukaku e che ha avuto poco in fase realizzativa da Correa, non può che ringraziare il sardo, micidiale con i suoi inserimenti. Nella rosa nerazzurra è il migliore ad abbinare la fase difensiva a quella offensiva, la classica mezzala box to box che non a caso, da tempo, ha “stregato” pure il c.t. Mancini.

“Dilidin Dilidon” Ranieri torna a casa: ufficiale il ritorno al Cagliari

Claudio Ranieri torna a “casa”: è fatta per il ritorno al Cagliari. Il tecnico ha raggiunto l’accordo con i rossoblù per due anni e mezzo e prende il posto dell’esonerato Liverani. L’allenatore romano, proprio in Sardegna, ha iniziato la carriera in panchina con tre anni fantastici tra il 1988 e il 1991 con due promozioni, dalla Serie C alla Serie A. La firma sul nuovo contratto è arrivata fino al giugno 2025 ed è stata “spoilerata” sui social dalla società sarda. 

Il prossimo impegno del Cagliari è in programma lunedi’ 26 dicembre alle 15, quando in Sardegna arriverà il Cosenza per la Quello di Ranieri a Cagliari è un ritorno molto gradito alla piazza. Dopo gli esordi in panchina con Vigor Lamezia e Puteolana, la carriera dell’allenatore – oggi 71 anni e fermo dopo l’ultima esperienza al Watford terminata nel gennaio 2022 – ha preso il volo proprio in Sardegna, dove ha allenato per tre stagioni, dal 1988 al 1991. Ranieri ha vinto la Coppa Italia di Serie C nella sua prima annata e ha portato la squadra dalla terza serie alla A in due anni. Al debutto nel massimo campionato ha conquistato la salvezza con un turno di anticipo, prima di trasferirsi al Napoli. Poi in carriera poco meno di venti squadre: Fiorentina, Valencia, Atletico Madrid, Chelsea, ancora Valencia, Parma, Juventus, Roma, Inter, Monaco, Grecia, Leicester con il quale ha vinto una Premier League, Nantes, Fulham, Roma, Sampdoria, e l’ultima, ancora in Inghilterra, al Watford.

Il Cagliari per annunciare l’arrivo di Claudio Ranieri in panchina ha rispolverato un tormentone che ha accompagnato il tecnico romano nella straordinaria esperienza al Leicester.

Il Cagliari Calcio è lieto di annunciare di aver raggiunto un accordo con Claudio Ranieri che dall’1 gennaio 2023 assumerà la guida tecnica della prima squadra: l’allenatore ha firmato un contratto che lo lega al Club rossoblù sino al 30 giugno 2025.