Prima la papera, poi para un rigore: Chevalier, l’anti-Donnarumma, si è preso il Psg

Dopo che il club ha “scaricato” Gigio, il portiere della nuova era parigina ha vissuto un esordio tutt’altro che facile, con gli occhi di tutti puntati addosso.

Era cominciata male. Molto. Con un errore che poteva costare caro al Psg. Ma poi Lucas Chevalier, imposto da Luis Enrique tra i pali al posto di Donnarumma, se l’è fatto perdonare, mettendoci del suo nella vittoria dei campioni d’Europa. In rimonta e ai rigori. E dagli undici metri il francese si messo in luce, parando il tiro di Van de Ven che l’aveva punito per primo, prima della papera sul colpo di testa di Romero. Sul 2-0, i francesi hanno reagito con Lee e Ramos, per sollevare la prima Supercoppa europea ai rigori. Un sollievo per il nuovo portiere che giocava con molta pressione sulle spalle. 

Comunque che il Psg abbia già voltato la pagina Donnarumma, lo si è capito pure a livello comunicativo. Nel dettaglio, con una foto di Chevalier a braccia alzate in saluto ai tifosi mentre entra in campo, postata sui social per annunciare l’inizio del riscaldamento della prima partita ufficiale. E della nuova era, con il francese, come da previsioni, titolare. Chevalier, arrivato venerdì sera a Parigi per le visite e firmare il quinquennale sabato, ha preso parte ad appena sei allenamenti. Mentre Donnarumma si è dovuto accontentare del riscaldamento e poi lasciare lavorare i colleghi. Poi è stato lasciato a Parigi, scaricato da Luis Enrique che vuole un profilo diverso del “miglior portiere al mondo”, come l’ha definito pure l’Equipe, mai tenera in passato con l’italiano. 

Chevalier ha 23 anni e un carattere forgiato. Con idee chiare, come quando nei mesi scorsi spiegava in un’intervista al mensile SoFoot che la scuola dei portieri francesi è molto buona e che quella italiana, invece, decadente. Erano i tempi in cui il Psg si stava già muovendo per portarlo a Parigi. Dopo il Mondiale per club, il vice di Maignan nella nazionale francese si è trovato così catapultato sotto i riflettori, al posto dell’illustre predecessore.

“Abbiamo preso un portiere bravo coi piedi”: Psg, che bordata a Donnarumma. E anche Chevalier.

La presentazione del nuovo portiere e le sue parole (“Luis Enrique vede in me quello che cerca”) suonano come frecciate al portierone azzurro

Il calcio vive anche di dettagli. Soprattutto ai massimi livelli. Vale in campo, e fuori. E che la situazione creatasi tra i pali del Psg non fosse agevole, lo si evince anche dall’uso delle parole delle circostanze. Un utilizzo sempre calibrato nei grandi club e da parte dei giocatori, i diretti protagonisti. Insomma, la guerra tra Lucas Chevalier e Gianluigi Donnarumma è già scoppiata. Non tanto al centro di allenamento, dove ormai convivono, ma a distanza. Con il russo Safonov a fare da terzo incomodo.

Il comunicato del Psg, di presentazione di Chevalier, non è una carezza a Donnarumma. L’italiano è sempre stato vittima di critiche spesso gratuite da parte dei media locali che puntano il dito contro le presunte carenze di precisione nel gioco di piedi, quando non sono le uscite su corner e punizioni. Così, nel testo che ha accompagnato l’annuncio ufficiale del quinquennale con l’ex del Lilla, il club dell’emiro lo descrive così: “A suo agio sulla linea di porta, nei duelli, nelle uscite. Ed è pure dotato di un ottimo gioco con i piedi”. Saranno fischiate le orecchie a Gigio che da eroe del triplete, con particolare accento garantito sulla conquista della prima Champions, è diventato una sorta di esubero di lusso, costretto a trovarsi un’altra sistemazione per non finire a fare il secondo.

Anche perché Chevalier dà per scontato di essere ormai il titolare. E non solo perché è stato pagato 55 milioni di euro, bonus inclusi, partendo da una base di 40 milioni. Lo si evince dalla sua prima uscita mediatica, ufficiale, sul sito del Psg, evocando il rapporto con Luis Enrique, quello che lo scorso autunno non spendeva mai parole in difesa di Donnarumma, messo invece da parte per provare a imporgli Safonov, pagato la scorsa estate 20 milioni. Dice ormai Chevalier: “Ho avuto modo di parlare con Luis Enrique, forse il miglior allenatore al mondo oggi, e ho sentito un vero interesse da parte sua per farmi venire al Psg”.