CR7 e la battuta a Szczesny: Ronaldo al veleno, perché ce l’ha ancora con la Juve

“Ti dovevi ritirare per andare in una grande squadra”, questa la frase che il portoghese ha rivolto al portiere ora passato al Barcellona prima di Polonia-Portogallo

Un abbraccio tra vecchi compagni di squadra e uno scambio di battute rischiano d’inasprire ulteriormente la diatriba a distanza fra Cristiano Ronaldo e il mondo Juve. Il portoghese ha incontrato Tek Szczesny a margine della sfida di Nations League fra Polonia e Portogallo, creando quasi un nuovo caso diplomatico facendo una battuta al portiere: “Ti dovevi ritirare per andare in una grande squadra”, ha detto, irritando i tifosi della Juve per aver sminuito la dimensione del club bianconero. Anche se, di contro, appare strano che l’attaccante abbia voluto esaltare il Barcellona, la squadra storicamente rivale del suo caro Real Madrid, che è stata per tanti anni del suo storico antagonista sportivo Lionel Messi.

C’è dell’acredine da parte di Cristiano Ronaldo nei confronti della Juve? Può darsi. Sicuramente nell’estate 2021, dopo tre stagioni positive ma sotto le aspettative in campo europeo, il portoghese andò via quasi scappando da Torino, sul finale del mercato: con un “Grazzie” via social che passò alla storia più per l’errore grammaticale che per il gelo fra lui e l’ambiente bianconero, che – al netto del dispiacere per la perdita di un fuoriclasse – restò abbastanza freddo alla sua partenza, quasi risollevato. L’attaccante sembrava un pesce fuor d’acqua in quel periodo, considerato che la Juve voleva ripartire dai giovani per risanare i conti nel post Covid. Mentre CR7 scelse il Manchester United pensando di tornare all’assalto della Champions League: ma l’effetto svanì dopo qualche mese.

L’Inter va sotto, poi ci pensa Frattesi: 1-1 con l’Al Nassr di Ronaldo

Uno splendido colpo di testa dell’ex Sassuolo fissa il punteggio dopo il gol di Ghaareb. Nella ripresa tante occasioni non capitalizzate

Finisce in pareggio, 1-1, la prima delle due amichevoli giapponesi dell’Inter. Baci e abbracci con Brozovic, un po’ meno con Cristiano Ronaldo, qualche buona indicazione dai nuovi, Frattesi e Cuadrado su tutti: questo si porta dietro Simone Inzaghi dal match di Osaka contro l’Al-Nassr, raggiunto proprio da Frattesi sul finire del primo tempo dopo l’iniziale vantaggio firmato da Ghareeb.

Frattesi e Barella insieme ma con il secondo a sinistra, Correa ancora in coppia con Lautaro, Bisseck confermato in difesa: queste le scelte di Inzaghi per affrontare l’ex Brozovic e Cristiano Ronaldo. L’Al Nassr parte meglio, l’Inter ci mette un po’ a carburare, forse anche ad abituarsi a un clima semplicemente folle per una partita di calcio. Ma per i soldi si fa tutto, in fondo proprio l’Al-Nassr è una dimostrazione esemplare in questa direzione. La squadra araba è assai approssimativa con la linea difensiva, tanto che all’Inter spesso basta allungare il pallone per sorprendere la linea a quattro. La prima conclusione è di Fofana, alta al minuto 8. L’Inter è pericolosa su due corner: prima De Vrij al 16′ reclama pure un rigore per un fallo di mano, poi un minuto dopo la girata di Lautaro è alta. Sta meglio in campo l’Al-Nassr: ci vuole un buon intervento di Stankovic, al 20′, per respingere un colpo di testa di Talisca su cross di Telles. Ronaldo dà spettacolo con alcuni tocchi (innocui) lontano dalla porta. Al 22′ prova a calciare dai 20 metri, ma il destro non centra lo specchio. È però l’antipasto del gol arabo: al 23′ Talisca di prima trova Ghareeb, il fuorigioco Inter non funziona, l’esterno al volo batte Stankovic. L’Inter si scuote, allora. Lautaro sfiora il pari con un destro al 27′, Correa al 29′ tira debolmente da buona occasione. Tripla chance al 30′: prima Lautaro, poi Correa, infine Dumfries non trovano il pareggio, con la difesa dell’Al-Nassr degna di un film horror. I ritmi, se possibile, si abbassano ancora di più. Ma al 44′ arriva il meritato pareggio nerazzurro: cross dalla destra di Dumfries che pesca la testa di Frattesi, bravo a girare sul palo lontano.

Premier League: Manchester United travolgente, sorride anche il Chelsea

I Red Devils, nella prima dopo l’addio di Cristiano Ronaldo, sconfiggono 3-0 il Nottingham Forest: in gol Rashford, Martial e Fred. Vincono 2-0, invece, i Blues

Iposticipi della 17a giornata della Premier League sorridono a Manchester United e Chelsea, che ottengono successi importanti in ottica-Europa. I Red Devils sconfiggono 3-0 il Nottingham Forest, portandosi a -1 dal quarto posto: l’eroe è Rashford, che sblocca la sfida e serve l’assist per il raddoppio di Martial. I Blues, invece, battono 2-0 il Bournemouth: Potter, che perde nuovamente James, aggancia così il Brighton al settimo posto. 

La sosta fa bene al Chelsea, che sconfigge 2-0 il Bournemouth e interrompe la sua serie negativa: i Blues erano infatti reduci da tre ko consecutivi e cinque gare senza vittoria.Nella prima dopo l’addio di Cristiano Ronaldo, esulta il Manchester United: Rashford e compagni sconfiggono 3-0 il Nottingham Forest e si portano a una sola lunghezza dal quarto posto. Sotto il diluvio che colpisce Old Trafford, il primo squillo è dei ragazzi di ten Hag: Malacia colpisce con potenza, ma Hennessey si salva con la complicità del palo. I Red Devils dominano il possesso palla e passano al 20′, grazie a un’idea geniale di Eriksen: l’ex Inter e Tottenham batte il corner rasoterra e trova Rashford, che colpisce dal dischetto con precisione. Passano tre minuti e arriva anche il bis, firmato da Martial con la complicità di un Hennessey tutt’altro che sicuro nell’occasione. Il Nottingham Forest sfiora il gol con Yates, che è sfortunato: alla mezz’ora de Gea devia d’istinto il suo tiro col petto, mentre nel finale di tempo il 2-1 viene annullato per un tocco in offside di Boly. Nella ripresa Cooper perde Lingard e lo United gioca sul velluto, sfiorando il tris con Antony e Martial: Hennessey, sostituto dell’indisponibile Henderson, salva i suoi in entrambe le occasioni e si ripete poco dopo su Rashford. L’estremo difensore gallese capitola solo all’87’, quando Fred trova il meritato 3-0 dei Red Devils.

Ronaldo prepara a Dubai la nuova avventura saudita con l’Al Nassr

Pare ormai certo che CR7 accetti l’offerta del club di Riyadh da 200 milioni l’anno. Intanto, dopo essersi allenato nel centro del Real, si sta acclimatando negli Emirati

Il conto alla rovescia per la nuova vita di Cristiano Ronaldo è cominciato. Il portoghese è da qualche giorno a Dubai, dove si sta allenando in attesa di finalizzare il faraonico accordo con l’Al Nassr, squadra saudita a cui CR7 dovrebbe legarsi fino al giugno 2025 con un contratto di circa 200 milioni di euro a stagione, tra ingaggio e diritti d’immagine. Niente ritorno in Champions League, quindi, salvo clamorose sorprese dell’ultima ora, ma un’avventura in un Paese dove l’effetto Ronaldo è proprio quello di cui il calcio saudita ha bisogno.

Cristiano è pronto a ripartire dopo la delusione Mondiale col Portogallo e un cammino finito ai quarti di finale dopo aver perso il posto da titolare nella nazionale di cui è capitano. “Vincere un Mondiale col Portogallo era il sogno più grande e ambizioso della mia carriera – aveva scritto su Instagram CR7 lo scorso 11 dicembre, l’ultimo messaggio per i suoi 520 milioni di follower -. Quel sogno è finito. Non vale la pena reagire alle voci, ma voglio che sappiate che anche se si è scritto, detto e speculato molto, la mia dedizione al Portogallo non è mai cambiata”. Dopo la delusione Mundial, CR7 ha cominciato a lavorare per il resto della sua carriera dopo il divorzio dal Manchester United ufficializzato prima dell’inizio del torneo in Qatar. Per qualche giorno si è allenato a Valdebebas, nel centro del Real Madrid, ma dallo scorso weekend si è spostato a Dubai, dove ha continuato a lavorare per recuperare la forma che in questa stagione non ha mai trovato e ha proseguito i contatti con l’Al Nassr già iniziati prima del Mondiale.

Gonçalo Ramos, una serata da favola! Spedisce CR7 in panca e segna tre gol da urlo

Il 21enne attaccante del Benfica, che ha debuttato in nazionale il 17 novembre, in questo Mondiale aveva giocato solo 10 minuti (due nel 3-2 col Ghana e otto nel 2-0 all’Uruguay)

Gonçalo Ramos ha colto l’attimo. Nel modo migliore. Tre gol per la prima volta in questa rassegna iridata. Tre gol per far felice il Portogallo che mata la Svizzera (6-1) e becca il Marocco ai quarti — raggiunti per la terza volta dai lusitani — del Mondiale qatariota.

Tre gol per il c.t. Fernando Santos, premiato dalla scelta coraggiosa ma tutt’altro che impopolare. Tre gol che sanno di passaggio di consegne con Cristiano Ronaldo che entra dopo 72’43” di una partita che entrambi non dimenticheranno facilmente. Per motivi opposti.

Già, perché le porte scorrevoli nel calcio non hanno pietà. Nemmeno per chi ha vinto cinque volte il Pallone d’Oro. Esiliato in panchina dal c.t. lusitano che non ha gradito il pessimo comportamento nel finale di partita con la Corea del Sud. L’altro, Gonçalo Ramos, 21 anni, scuola Benfica dopo un breve avvio di carriera nell’Olhanense, squadra della città dell’Algarve in cui è nato, ha sfruttato la chance in pieno. Prendendosi insieme applausi e, probabilmente, un posto da titolare anche nei quarti. Con un sinistro di rara potenza ha sbloccato la gara con la Svizzera. Un tocco ravvicinato per il 3-0 nella ripresa. L’assist per Guerreiro in occasione del 4-0 e il definitivo 5-1 con un tocco sotto di destro. Di più non si può dare.

Fernando Santos lo ha fatto esordire in Nazionale solo il 17 novembre nel test premondiale con la Nigeria. E lui, per cominciare, ha servito un gol, quello del 3-0, e un assist per Guerreiro nel 4-0 finale. Prima di incrociare gli svizzeri aveva collezionato solo dieci minuti: due nel 3-2 col Ghana e otto nel 2-0 all’Uruguay, subentrando a sua maestà Cristiano Ronaldo. Contro i sudcoreani era rimasto in panchina. Ora si è preso la scena (oltre al pallone della gara). E, ora che viene il bello, non ha nessuna intenzione di abbandonarla.

Cristiano Ronaldo, l’Al-Nassr offre 200 milioni all’anno: le news di calciomercato

Il club dell’Arabia Saudita si fa avanti concretamente per il portoghese, offrendo due anni e mezzo di contratto a 200 milioni di euro a stagione. Ronaldo ci pensa, anche se al momento è l’unica offerta concreta arrivata. Ma potrebbe esserci un problema

Dal Qatar all’Arabia Saudita, il futuro di Cristiano Ronaldo potrebbe non essere molto lontano. Sia fisicamente, sia temporalmente. A tentare il portoghese starebbe con un’offerta faraonica sarebbe infatti l’Al Nassr, squadra di Ryad, capitale dell’Arabia Saudita, allenata dall’ex romanista Rudi Garcia e tra le cui file milita anche Ospina, l’ex portiere del Napoli. 200 milioni di euro a stagione (gran parte dei quali rappresentati dagli introiti commerciali) per due anni e mezzo, le carte messe sul tavolo dagli arabi per provare a convincere CR7 che, dopo la risoluzione del proprio contratto con lo United poco prima del Mondiale, è in cerca di una nuova, ma non facile, sistemazione. 

Ronaldo all’All-Nassr, ancora nessuna decisione.L’offerta, dunque, c’è. Ma la risposta ancora decisamente no, contrariamente a quanto sta circolando in questa ore soprattutto dalla Spagna. Ronaldo certamente valuterà la proposta, ma si prenderà il tempo per decidere e valutare soprattutto i delicati aspetti legati ai diritti di immagine. In ogni caso, al momento quella dell’Al Nassr è l’unica offerta pervenuta al portoghese dopo la decisione di separarsi dallo United, e la strada di un campionato meno competitivo rispetto ai principali europei ma molto allettante economicamente sembra quella più probabile a questo punto per il suo futuro. Un’altra ipotesi, già paventata, è quella della Mls, ma anche su quel fronte, per il momento, tante parole ma nessuna offerta concreta. Per questo alla fine l’Al-Nassr e l’Arabia Saudita potrebbero sul serio rappresentare il prossimo step della sua infinita carriera, sempre a caccia di numeri da record. Ma prima c’è un altro sogno da realizzare: vincere l’unica cosa che gli manca, il Mondiale col suo Portogallo.

Ronaldo sarebbe ancora il migliore in Serie A? 

Si accende il dibattito su un possibile ritorno di Cristiano Ronaldo in Italia dopo l’avventura alla Juve. Va al Napoli? Se sì, determina ancora?

Cristiano Ronaldo torna in Serie A? Le indiscrezioni nelle ultime ore si sprecano, con un presunto interessamento del Napoli al campione portoghese e un complicato intreccio di mercato che coinvolgerebbe, pare, anche Osimhen al Manchester United. Ma, a conti fatti, l’ex Juventus sarebbe ancora in grado di spostare gli equilibri in Italia? E quanto converrebbe ai partenopei?

Domanda secca: Ronaldo sarebbe ancora il miglior giocatore della Serie A? Risposta secca: sì. Nonostante una stagione (per i suoi standard) in ombra, CR7 vale ancora 91 su FIFA 22 e la sua valutazione – che presumibilmente sarà abbassata nel capitolo di prossima uscita – non è scesa di un millimetro nel corso dell’annata chiusa senza Champions League con i Red Devils. Persino i nuovi acquisti dall’appeal internazionale della Juventus, come Di Maria e Pogba, sono molto distanti dalle vette raggiunte dal cinque volte Pallone d’Oro: per loro, “solo” 87 e 86 di partenza, con l’argentino sceso a 85 lungo l’anno ma che al debutto registrava lo stesso overall dei più forti della nostra massima divisione, Dybala, Immobile e Szczesny, con gli attributi degli ultimi due poi ritoccati al ribasso strada facendo.

Ne consegue che, almeno a detta di FIFA, l’impatto sul Napoli sarebbe devastante. La media di squadra degli azzurri è di 80 (-4 rispetto allo United), mentre i calciatori più forti rimasti in rosa – aspettando l’aggiornamento di FIFA 23, al netto dell’ormai ex Koulibaly (86) non ancora registrato – sono Zielinski, Fabian Ruiz e Osimhen con 82, seguiti da Lozano, Politano e Di Lorenzo con 81. Insomma, tra i 9 e 10 punti in più di valutazione per Ronaldo rispetto ai big della squadra a disposizione dei milioni di Spalletti virtuali ad oggi. L’età e la personalità del calciatore pesano nell’acceso dibattito di queste ore, certo, ma i freddi numeri dicono questo.

United contro Ronaldo. “Un maleducato”

Il fuoriclasse portoghese si è preso comunque la scena di United – Liverpool. Il Manchester United non riesce a rimanere fuori dalle polemiche neanche quando coglie una vittoria di prestigio come quella contro il Liverpool. L’ambito sportivo, però, in questo caso, assume una percentuale poco rilevante. Come riportato dal Sun, è tutta “colpa” di Cristiano Ronaldo.

Il Cristiano Ronaldo, che stava andando a eseguire il riscaldamento, è chiamato a esprimere un parere sul match. Si avvicina all’ex calciatore del Liverpool che gli porge il microfono. Per tutta risposta, il fuoriclasse portoghese non solo non gli stringe la mano, ma lo evita, sfilandogli accanto mentre il commentatore compie un giro su se stesso inutilmente. L’attaccante dello United raggiunge quindi Roy Keane, che era accanto al suo collega e lo abbraccia. “Piacere di vederti Roy”. Quindi sorride beffardamente e va via, evitando qualsiasi domanda “scivolosa” sia sul rapporto con Ten Hag, sia sulla sua possibile partenza da Manchester.

L’ex Rio Ferdinand non si è lasciato sfuggire l’occasione di commentare fra il serio e il faceto l’accaduto. “Cristiano ha dribblato Carragher, lo ha lasciato sul posto. Ti sei ruotato su te stesso come ai vecchi tempi”. Al netto delle risate di circostanza vi è stato un certo imbarazzo. E molti tifosi, sui social, hanno sottolineato la scena, etichettando come  maleducato il calciatore. Fra il commentatore e il calciatore, c’è della ruggine. Ronaldo, molto attento a tutto ciò che si dice su di lui, evidentemente ha deciso di rispondere così alle critiche ricevute dall’ex calciatore. Carragher, qualche giorno prima del big match aveva elogiato Ronaldo per la sua professionalità, ma anche sottolineato quanto fosse difficile per lui trovare una nuova squadra. “CR7 ha allungato la propria carriera perché ha grande cura di sé, ma ha 38 anni e non è più lo stesso. Posso sbagliarmi ma penso che in Europa non lo voglia nessuno”. Parole che evidentemente non sono sfuggite al portoghese. Atteso il “momento”, ha consumato una sua personalissima “vendetta” che lo ha messo comunque al centro della scena anche se ha vissuto la sfida da comprimario.

Cristiano Ronaldo avverte i rivali su Instagram: “Ai Mondiali per vincere”

L’attaccante del Manchester United e della nazionale portoghese rilancia la sfida alle grandi nazionali che andranno ai Mondiali ma anche ai suoi più grandi avversari: “Vogliamo di più, vogliamo vincere, vado al mio quinto Mondiale con un’ambizione ancora più grande”. Come lui, anche il suo eterno rivale, Leo Messi, parteciperà alla sua quinta fase finale

All’indomani della qualificazione ai Mondiali in Qatar ottenuta con la maglia del Portogallo, dopo il successo contro la Macedonia, battuta 2-0 (un assist) nella finale playoff, Cristiano Ronaldo rilancia attraverso Instagram la sfida alle grandi nazionali e ai suoi più grandi avversari: “Ci sono tanti modi per raggiungere la meta desiderata, a volte il percorso non è così diretto come avremmo voluto, ma la cosa più importante è arrivarci – scrive sul suo profilo ufficiale – A titolo personale, vado al mio quinto Mondiale e parteciperò alla 12^ fase finale di una grande competizione internazionale per il Portogallo, con lo stesso entusiasmo della prima volta ma con un’ambizione molto più forte, l’ambizione di andare incontro al desiderio di tutti noi: voglia di vincere!”.

Ed ancora: “Per ora possiamo sorridere con la sensazione di aver compiuto un passo. Ma non vogliamo fermarci qui. Vogliamo di più! Vogliamo molto di più! Per noi, per i nostri, per il Portogallo… Verso il Qatar! Con Cristiano Ronaldo al suo quinto Mondiale, anche il suo eterno rivale, Leo Messi, giocherà per la quinta volta la fase finale con la maglia dell’Argentina.