L’olandese è stato insufficiente per un’ora e mezza salvando però lo 0-0 nel finale, il 34enne è entrato per contribuire alla resistenza e ha fatto guadagnare minuti preziosissimi ai nerazzurri
Che le fasce siano a dir poco fondamentali per Simone Inzaghi non è certo una sorpresa, ma il finale di Porto-Inter ha presentato ai tifosi nerazzurri due protagonisti a sorpresa: uno per le prestazioni di questo 2023 e soprattutto per la performance negativa della prima ora e mezza, l’altro per il ridotto minutaggio stagionale a causa dello status in rosa da senatore – forse – uscente.
Denzel Dumfries e Danilo D’Ambrosio, la “Doppia D” della serata del Do Dragao di Champions League che per una volta si prende la scena al posto dei titolarissimi Matteo Darmian (comunque ottimo) e Federico Dimarco.
La partita dell’ex Psv Eindhoven si potrebbe tagliare in due con un grissino. tanto è evidente la linea tratteggiata tra la partita da risicato 5 in pagella e l’istinto di sopravvivenza da 8 abbondante che al 95′ circa gli ha consigliato di lanciarsi in scivolata sul secondo palo per murare fisicamente lo spicchio di porta lasciata fisiologicamente scoperta da André Onana: su Mehdi Taremi e Ivan Marcano, poi, ci hanno pensato i legni. I dati della partita ne sottolineano la serata confusionaria: ha vinto tantissimi duelli aerei (5 su 7), ma è stato una manna dal cielo per gli avversari con addirittura 17 palloni persi e due dribbling falliti su due, tanto che a un certo punto molti tifosi interisti erano convinti che Inzaghi avrebbe tolto lui e non Dimarco: l’esterno azzurro era però reduce da un infortunio che gli aveva fatto saltare un paio di partite e il fiato era agli sgoccioli. Per fortuna dei nerazzurri, perché nonostante un’ora e mezza da “vorrei, ma non posso”, Dumfries ha conservato l’istinto per schermare il terzultimo tentativo disperato dei portoghesi. Meno male che Denzel c’è, con quel nome da film d’azione hollywoodiano.