Dopo quattro mesi Frattesi titolare in Serie A: ecco come il Franchi può cambiare il futuro

Davide Frattesi ha giocato una sola volta dal primo minuto in campionato con i nerazzurri, il 24 settembre con l’Empoli. Dopo aver inciso dalla panchina, ora vuole mettere in difficoltà Inzaghi. E a Firenze ha dato spettacolo con il Sassuolo.

Lì dove il merito non basta, possono subentrare le occasioni. Da cogliere, per provare a svoltare. Nel calcio sono tanti i casi di ragazzi la cui carriera è girata in positivo grazie a circostanze che sono poi risultate favorevoli. Domenica sera, a Firenze, Davide Frattesi ha la grande chance: tornerà titolare in campionato con l’Inter dopo l’unicum di Empoli, datato 24 settembre. Quattro mesi e 126 giorni dopo, a causa dell’assenza per squalifica di Barella, tra gli 11 titolari schierati da Simone Inzaghi ci sarà lui, il ragazzo che ha tutto per diventare grande e che, pur con un minutaggio ridotto, ha dimostrato di poter essere un fattore nella stagione nerazzurra. 

A dare speranza a Frattesi sono esempi del passato recente interista: Calhanoglu diventato uno dei migliori registi al mondo dopo l’esperimento di Inzaghi per colmare l’assenza di Brozovic, o Bisseck che sfrutta al massimo il vuoto lasciato da Pavard e ora è uno da tenere in considerazione. L’ex Sassuolo dovrà ancora lottare per ottenere minuti con continuità, il terzetto titolare di centrocampo è difficile da scalfire. Ma le chance non mancheranno: sta per tornare la Champions League (il 20 febbraio a San Siro ci sarà l’andata degli ottavi di finale contro l’Atletico Madrid) e la settimana successiva è in programma il recupero contro l’Atalanta. Tanti impegni, Inzaghi avrà bisogno di tutti. 

Inter, Brozovic offerta dall’Arabia: lo vuole all’Al-Nassr di Ronaldo

La cessione del croato può portare i soldi che servono all’Inter per anticipare la concorrenza su Frattesi

L’Inter gioca la partita su Davide Frattesi con due carte in mano: il tempo e la memoria. Il club di Zhang sa che deve fare in fretta per non perdere il vantaggio acquisito sotto traccia sulle altre concorrenti, ma sa anche che è il passato a guidare il presente. Tradotto: bisogna evitare che si ripeta un altro caso Bremer, quando il ferro non fu battuto finché era caldo. Il centrale l’anno scorso venne sfilato sotto il naso dalla Juve e ci sono dei pericolosi punti di contatto: anche stavolta c’è un accordo in stand by per la necessità nerazzurra di vendere un pezzo prima. Allora la mancata partenza di Skriniar fece da tappo, adesso la dirigenza nerazzurra vuole sfrondare in fretta e avere così denaro per l’operazione. A Frattesi meglio non parlare di estero, non ne sente ancora il fascino: lui si è personalmente promesso ai nerazzurri. Tra i due club, poi, l’accordo esiste in linea di massima: 35 milioni, prestito oneroso con obbligo di riscatto, e nel pacchetto Samuele Mulattieri, valutato 5. Impossibile, però, anticipare l’acquisto visto il regime di autofinanziamento e dal presidente Zhang non sembrano esserci aperture per muoversi in entrata prima di sistemare le cose in uscita.

La Juve, la Roma e il Milan completano il gruppone di squadre che vorrebbero arruolare Davide. Se pure i bianconeri devono cedere per affondare il colpo, i giallorossi hanno dalla loro la leva del 30% garantito su questa stessa rivendita, ma la pole nerazzurra nasce dalla volontà del giocatore. I buoni uffici interisti col Sassuolo servono, invece, a far pazientare gli emiliani nell’attesa delle mosse nerazzurre. È l’Al-Nassr, casa di CR7, la squadra araba che sta pensando seriamente di fare un’offerta per il croato: la prossima settimana potrebbe portare novità e sarebbe l’ultimo incastro del puzzle. In un colpo solo, darebbe ciò che serve per portare Frattesi a Milano e libererebbe pure il posto a centrocampo.