L’Inter stringe per il rinnovo di Dumfries. Ma non ci sarà nessuna clausola

Dopo aver fatto bene in nazionale l’esterno olandese è pronto a tornare ad Appiano e a siglare l’accordo per il prolungamento

Nella valigia di Dumfries, che oggi tornerà al lavoro ad Appiano, c’è il gol del 2-2 in maglia arancione segnato l’altra sera alla Germania: è un messaggio per Inzaghi, che per domenica a Monza ragiona su quanto e come cambiare la sua formazione. Di messaggi per l’Inter, invece, non ne occorrono: serve “solo” quella firma sul nuovo contratto che ancora non è giunta. E il momento delle scelte è arrivato: le parti sono al lavoro per chiudere una trattativa iniziata un anno fa e la sintesi andrà trovata a breve, lo impone la scadenza di contratto dell’olandese, fissata per il prossimo giugno.

In questa storia tocca chiaramente a Dumfries fare l’ultimo passo, perché la proposta nerazzurra è sul tavolo da parecchi mesi, con contorni ben definiti: rinnovo da 4 milioni a stagione, sul modello di Dimarco (ma con un costo al lordo più “leggero” per l’Inter, grazie ai benefici fiscali garantiti dal Decreto Crescita nel caso dell’olandese) e nessuna clausola. Dumfries in questi mesi ha temporeggiato, si è avvicinato, ha manifestato più o meno pubblicamente la voglia di proseguire il suo cammino con l’Inter ma non ha ancora dato il sì definitivo. E in casa nerazzurra non intendono cambiare strategia, come del resto è successo per i prolungamenti che hanno preceduto quello dell’esterno olandese, da Barella a Lautaro fino allo stesso Inzaghi. Possibile che, per sciogliere gli ultimi nodi, il club e i rappresentati di Denzel si incontrino un’ultima volta. Poi la palla passerà a Dumfries: basta un’accelerata delle sue, e lui e l’Inter potranno finalmente brindare.

Anche l’Aston Villa su Dumfries, per la fascia ecco Dedic: l’Inter svolta a destra

Il bosniaco del Salisburgo costa 20 milioni ed è in pole per sostituire l’olandese che, dopo il Manchester United, riscuote nuovi apprezzamenti dalla Premier.

Tre colpi, tre aggiunte, tre rifiniture a un palazzo che è già bello così da vedere. E allora ok l’attaccante, con Gudmundsson controllato a vista. Ok il portiere, con Bento che continua a mandare segnali interessati e interessanti dal Brasile. Ma ora il nodo che blocca il mercato dell’Inter è a destra. Dumfries viaggia verso l’uscita, perché c’è un contratto in scadenza nel 2025 che non è stato rinnovato e perché è (anche) lui il giocatore con cui il club ha la possibilità di fare cassa. E allora è giusto guardarsi intorno. Detto, fatto: il club nerazzurro ha messo gli occhi su Amar Dedic, talento bosniaco del Salisburgo. 

Detto che le valutazioni finali i dirigenti e Simone Inzaghi le faranno dopo la fine del campionato, un orizzonte su cui lavorare c’è già. E anche un punto fermo: Dumfries ha mercato, questo lo sa l’Inter e lo stesso giocatore. Ce l’ha soprattutto in Premier League, che è il campionato che più lo attrae. L’interesse del Manchester United è datato, risale addirittura al gennaio 2023 e il corteggiamento, in quel periodo, si era fatto intenso al punto di immaginare un assalto inglese. Poi però dai Red Devils non sono più arrivati segnali in tal senso. Adesso però c’è un altro club della Premier che ha messo nella lista della spesa Dumfries ed è l’Aston Villa, vicino alla qualificazione in Champions League. L’Inter valuta il cartellino 30 milioni di euro. E anche l’entourage del ragazzo è a conoscenza dell’interesse. Resta da capire cosa vorrà fare l’olandese. E qui c’è da fare i conti con le aspettative dell’esterno destro, che vorrebbe un club di primissima fascia e fin qui non ha mai aperto ad altre soluzioni. È chiaro che di fronte a una chiusura simile, sarebbe difficile trovare una via d’uscita. Certo, c’è la variabile Europeo che può cambiare le carte in tavola. Di sicuro l’Inter non vuole ripetere l’errore fatto in passato con Skriniar, poi perso a parametro zero: qui l’impatto negativo in termini economici sarebbe più ridotto, ma comunque dannoso.

Inter, Thuram e Dumfries on-fire. L’asse franco-olandese minaccia il Milan

Due valori aggiunti per l’Inter e due preziosi assi nella manica di Inzaghi in vista del derby. Il brillante avvio stagionale di Thuram e Dumfries non è stato un episodio isolato, la conferma arriva da Parigi e da Amsterdam, dove i due hanno trascinato al successo la Francia e l’Olanda nei rispettivi impegni di qualificazione a Euro 2024 contro Irlanda e Grecia. Se Marcus si è occupato di sigillare il successo dei Blues firmando il definitivo 2-0 a inizio ripresa dopo aver rilevato l’acciaccato Giroud, l’esterno di Rotterdam si è preso la scena partecipando a tutte le tre reti siglate dagli Orange. Da entrambi, tra i migliori in campo ieri sera, la conferma di una forma smagliante che fa sorridere il tecnico nerazzurro.

I segnali lanciati da Thuram allo Stade de France sono chiari e inequivocabili: dopo il primo gol nerazzurro firmato contro la Fiorentina, l’attaccante nato a Parma ci ha preso gusto firmando anche il primo centro con la maglia dei Bleus. Il feeling con il gol è altissimo, tanto che a Marcus sono bastati appena una ventina di minuti in campo per liberare l’urlo di gioia, frutto di un missile terra-aria indirizzato sotto la traversa dopo una conclusione ribattuta di Mbappé. La continua mobilità sul fronte offensivo, la capacità di dialogare con i compagni e di offrire le giuste sponde per aprire spazi sul fronte offensivo hanno ribadito quanto messo già in mostra nelle prime tre uscite ufficiali con l’Inter, in un costante crescendo di prestazioni che la dice lunga sulla forma e sulla fiducia del francese. Perché se all’esordio assoluto nel derby lombardo contro il Monza si era fatto apprezzare per lo spirito di sacrificio e per la capacità di far salire la squadra, nella successiva uscita contro il Cagliari è arrivato anche il primo assist (quello per il momentaneo 1-0 di Dumfries, guarda un po’), mentre contro la Fiorentina è andato in scena un vero e proprio show personale condito da una rete e dal passaggio decisivo per il raddoppio di Lautaro (senza contare il rigore procuratosi pochi minuti dopo).

Inter, sprint per Bellanova. E quelle sirene su Dumfries…

Si stringe sempre più sull’esterno del Cagliari. Ma lo United di Ten Hag adesso pensa all’olandese.

Tra un aperitivo dall’alto con vista Milano e una chiacchierata con la Primavera scudettata, Simone Inzaghi ieri ha fatto in tempo per affrontare l’argomento dell’estate, il mercato che inizia a prendere forma. Del resto, c’erano Marotta e Ausilio con lui e il discorso è poi proseguito pure a cena: nel menu sempre il nuovo destino delle fasce senza Perisic. Negli ultimi giorni, i dirigenti nerazzurri hanno srotolato davanti quattro possibili strade per rimpiazzare il croato e cambiare l’assetto delle corsie partendo da una certezza: Gosens nuovo titolare mancino. Una via è quella che sembra ora percorsa con più decisione: Raoul Bellanova, esterno destro del Cagliari retrocesso, è una delle poche note liete in Sardegna ed è stato identificato come rinforzo ideale per Simone. Un po’ per aggiungere italianità e un po’ perché i margini di crescita sono considerati alti: un profilo così ammorbidirebbe, comunque, una eventuale partenza di Denzel Dumfries, non così sicuro come qualche settimana fa di restare a Milano. L’innesto di Bellanova guarda al futuro, ma nel presente obbliga il tuttofare Darmian a spostarsi sulla fascia sinistra, in cui si trova altrettanto a suo agio. Senza scordare il piedino del jolly Dimarco: non è solo un difensore, ma all’occorrenza potrebbe pure tornare alla vecchia vita da esterno.

L’investimento sulla destra lascia intendere, quindi, che il terreno sotto ai piedi di Dumfries inizi a traballare.Con l’olandese, arrivato l’anno scorso per 14 milioni e valutato ora almeno 30, si potrebbe fare una strategica plusvalenza senza incidere sui centri nevralgici della squadra. Sia l’Inter che lui si stanno curiosamente guardando intorno e al momento non si è andati oltre ad alcune manifestazioni di interesse. Fumosa quella del Bayern, Una, in particolare, potrebbe però diventare più intensa visto il feeling tra l’allenatore e Denzel: Ten Hag, connazionale e costruttore del nuovo Manchester United, stima tanto l’interista e cerca un giocatore su quella fascia per iniziare a rincorre City e Liverpool. Se Dumfries per davvero andasse via, a quel punto l’Inter dovrebbe organizzare la contraerea e prendere un altro esterno destro: stavolta servirebbe un big.