Calhanoglu, Bayern pronto all’offerta. L’Inter è ferma: vuole 70 milioni, no a ritocchi di contratto

I nerazzurri in attesa di aprire una trattativa formale con i bavaresi. Il giocatore e il suo agente potrebbero chiedere un adeguamento dell’ingaggio, ma il club non ci sta

Non passerà molto tempo prima di un’offerta ufficiale del Bayern per Hakan Calhanoglu. Tutto porta a un affondo rapido dei tedeschi, che per il ruolo di regista stanno trovando difficoltà fin qui insormontabili per il portoghese Palhinha del Fulham. Inizia oggi una settimana chiave sul caso di mercato che sta agitando Milano. E l’Inter, volendo usare una metafora calcistica, non può non avere una tattica attendista: palla agli altri, a loro la prima mossa, noi nel caso sapremo cosa fare. Chiedere, ovvio: 70 milioni di euro è la cifra che i tedeschi ascolteranno. Ben sapendo che un’eventuale trattativa si giocherebbe su numeri più bassi, però, in considerazione di una carta d’identità non più generosissima con il turco. 

Turco di Germania, la dinamica è chiara. Calhanoglu avrebbe confidato proprio ai compagni di nazionale il corteggiamento del Bayern e la concreta possibilità di un trasferimento in Baviera. I segreti non sono mai segreti, allora. Non lo sono neppure per l’Inter, che però ha scoperto con amarezza il dialogo aperto tra l’agente del giocatore, Gordon Stipic, e il Bayern. Il fastidio, se possibile, è persino aumentato nelle ultime ore. Perché alle orecchie del club nerazzurro sarebbe anche arrivata la potenziale richiesta da parte del centrocampista di un adeguamento di ingaggio all’Inter, magari sulla scia di quello appena rinnovato da Lautaro a quota 9 milioni di euro più bonus. E anche in questo caso la posizione del club nerazzurro è ferma, fermissima. Calhanoglu ha rinnovato il suo contratto solo un anno fa. La scadenza è lunga – 2027 – e l’ingaggio sfiora già i 7 milioni: per intendersi, è già superiore all’accordo appena firmato da Barella fino al 2029. Come a dire: oltre non si va. E se l’esigenza è di guadagnare di più, è bene cercare altrove. E nel caso, portare una squadra in grado di soddisfare totalmente le esigenze economiche dei nerazzurri. 

Calhanoglu e Yildiz, cose turche: i geni-amici che accendono Inter-Juve

Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri si stanno preparando a una battaglia di 90’. È Inter-Juventus, il derby d’Italia che vale di nuovo uno scudetto, conteso con armi affilate a San Siro. Come i due connazionali agli antipodi, rivali per una sera: in casa Hakan Calhanoglu, il veterano da cui passano trame e certezze di Simone;

In trasferta Kenan Yildiz, il novellino con cui Max spera di far saltare il banco. Aspettiamoci cose turche domenica, molto della battaglia passerà da quanto saranno ispirati i due amici. Uno, il maestro dell’altro. 

Uno dei principi cardine dell’Arte della Guerra è conoscere il proprio nemico. Allegri ha letto il manuale di Sun Tzu, citato più volte, e l’Inter l’ha affrontata spesso in questi anni. Sa che Calhanoglu può essere un problema e studia come limitarlo. Al contempo, con Yildiz ha un asso nella manica, proprio perché Inzaghi non si è mai dovuto preoccupare della stellina turca finora. È quasi un’arma segreta, per imprevedibilità e qualità delle giocate superiori ai compagni. All’andata Kenan non era ancora pronto e guardò dalla panchina per 90’. Stavolta, con Chiesa di ritorno dall’infortunio e un mese da protagonista alle spalle, potrebbe addirittura partire dall’inizio. Per il 18enne nato in Germania, a Ratisbona, sarebbe la prima volta a San Siro, il teatro che ha fatto diventare grandi i migliori artisti del pallone. Yildiz è nato nel maggio 2005, proprio nella settimana in cui uno dei suoi idoli da bambino, Alessandro Del Piero, con un assist in rovesciata per Trezeguet al Meazza consegnava di fatto uno scudetto (poi revocato per Calciopoli) alla Juve. Kenan spera di emularlo, al fianco di Vlahovic in un attacco che nel 2024 ha dato parecchie soddisfazioni ai tifosi bianconeri. Allegri con l’Empoli gli ha preferito Milik, “pizzicandolo” poi nel dopopartita. Ma con i giovani usare il bastone e la carota può dare frutti. E dal lato di Yildiz sono sicuri che risponderà subito.

Ahi Inter: Calhanoglu ko, non parte per la Spagna. Out anche Cuadrado

L’esterno e il regista non ce la fanno, Inzaghi ha scelto di non rischiarli e non sfideranno la Real Sociedad nell’esordio europeo: pronto Frattesi per il debutto da titolare.

Juan Cuadrado non partirà per la trasferta dell’Inter sul campo della Real Sociedad, debutto in Champions. Il colombiano è alle prese con una tendinite al ginocchio che ha limitato il suo utilizzo anche con la nazionale e Inzaghi, dopo averlo portato in panchina sabato, stavolta ha deciso di lasciarlo ad Appiano Gentile per provare a recuperarlo in vista del match di domenica a Empoli. L’ex juventino si sta allenando a parte e così farà anche domani.

Niente partenza per San Sebastián nemmeno per Hakan Calhanoglu. Il calciatore turco ha terminato l’allenamento di rifinitura ad Appiano con un leggero affaticamento all’adduttore della coscia sinistra e Simone Inzaghi ha evitato di rischiarlo visti tanti impegni ravvicinati. Al suo posto domani sera con la Real Sociedad giocherà Mkhitaryan, per una sera con compiti di regia: questo spalanca il campo nel ruolo di mezzala a Davide Frattesi, al suo esordio dal primo minuto con l’Inter. Il giocatore turco verrà, invece, valutato nei prossimi giorni, ma le sue condizioni non preoccupano lo staff.