Segna, sorride e indovina il tacco. Leao show: “Con Theo ci troviamo a occhi chiusi”. E sull’infortunio…

Dopo il colpo di tacco mancato contro il Newcastle in Champions, stavolta il portoghese indovina la giocata giusta per lanciare il francese, che poi pesca l’assist. Ora manca solo il gol in campionato.

Stavolta il tacco è giusto. Scelta impeccabile, quella di Rafa Leao, quando ha deciso di smarcare il suo amico Theo in fascia con un tacco di controbalzo. Hernandez gliel’ha rimessa in mezzo all’area e lui ha allargato il piatto destro, in corsa, spingendola nell’angolo lontano.

Meazza in estasi: cosa riescono a combinare, quei due, quando le cose gli riescono. Dopo il Theao in campionato col Napoli – a parti invertite: assist di Rafa a Hernandez –, ecco quello di coppa. E improvvisamente il Rennes delle otto vittorie consecutive diventa piccolo piccolo di fronte allo strapotere della corsia sinistra del Milan. Leao ha esultato in modo genuino, liberatorio. Si è lasciato cadere sul campo, a metà tra la consapevolezza della bellezza dell’azione e la sensazione quasi smarrita di vedere quella rete che si muove. Ora toccherà sbloccarsi definitivamente anche in campionato, ma il gol di stasera era vitale. Per la squadra, per chiudere virtualmente la pratica playoff. E per lui, che aveva timbrato l’ultima volta oltre un mese fa, il 10 gennaio in Coppa Italia contro l’Atalanta. Un gol dal retrogusto amaro, perché non aveva salvato il Milan da un’eliminazione che aveva lasciato parecchie scorie.

Però quando il palcoscenico è continentale, Rafa è suo agio. La vera, grande serata di gala era stata quella contro il Psg a San Siro, una rovesciata fantastica che aveva fatto venire giù lo stadio. Un gol decisivo per una vittoria che aveva fatto sognare al Diavolo di conquistare gli ottavi in un girone all’apparenza proibitivo. Stavolta nessuna acrobazia, ma la firma sul meraviglioso duetto con Theo. Però è andato a festeggiare sotto la curva dopo il fischio finale, mimando anche una sorta di balletto.

Milan, che fai senza Theo? Tentazione Dest, ma a Empoli è favorito Ballo-Touré

L’infortunio di Hernandez fa riflettere Pioli: il sostituto naturale è il senegalese (che intanto ha estimatori in Turchia), ma l’impiego dell’americano offre una doppia soluzione tattica

Ci vorrebbe Serginho, in una situazione così. Il “Concorde” sì che ci sapeva fare sulla fascia sinistra, dalla difesa fino all’altro lato del campo. Non essendoci più Serginho, chissà che a Empoli non tocchi a Sergiño, inteso come Dest: l’assenza di Theo Hernandez per infortunio potrebbe dargli una chance nel match del Castellani, fondamentale per un Milan che deve ripartire immediatamente dopo lo scivolone col Napoli. Al momento, però, Dest parte in seconda fila: il favorito per quel posto è ancora Fode Ballo-Touré.

Lo stiramento all’adduttore destro rimediato da Theo nell’ultima gara di campionato ha impedito al francese di giocare le due partite di Nations League della sua nazionale. In questi giorni, le condizioni di Hernandez verranno rivalutate e sarà diffuso verosimilmente un aggiornamento più preciso sui tempi di recupero. Lui, Theo, ha in mente Chelsea (più il match dell’11 ottobre che quello del 5) e Juve (8 ottobre). Intanto, Stefano Pioli è obbligato a fare a meno del suo numero 19, che aveva iniziato la stagione in grande spolvero.

Mancano ancora molti giorni alla ripresa del campionato, ma a oggi il candidato principale a partire titolare in Toscana è Ballo-Touré. Estromettere il senegalese senza avergli dato nemmeno una chance dal primo minuto sarebbe singolare, anche perché la sua presenza nel Milan si giustifica soprattutto per situazioni come questa, essendo l’unico vero “vice Theo” in rosa. A meno che non si consideri Ballo-Touré come probabile partente nel mercato di gennaio, e quindi sacrificabile: piace in Turchia, il Galatasaray ci pensa, il futuro è incerto.

Dest è un valido piano B. Lo statunitense deve lasciarsi alle spalle i 45 minuti da incubo vissuti col Napoli, che però è avversario di ben altro spessore rispetto all’Empoli. Pioli ha fiducia nelle sue qualità, pur sapendo che occorrerà del tempo prima che il 21enne di proprietà del Barça acquisisca ritmi e meccanismi di gioco da Milan. Dest in genere gioca a destra, ma può essere anche dirottato sul lato opposto. Come Kalulu, vero “all around” difensivo del Milan. E come Calabria: se fosse proprio il capitano a giocare a sinistra, Sergiño avrebbe modo di esibirsi nella sua posizione naturale.