Il genietto del Manchester City: “Sarò pronto, questa partita vale una carriera. Non mi sono mai rotto niente tranne che nella finale col Chelsea del 2021…”
“L’Inter? È un’ottima squadra, un’ottima squadra”. Kevin De Bruyne lo dice di sfuggita, mentre gli addetti del Manchester City lo trascinano via. Ma il modo con cui lo dice, quel sorriso di chi già pregusta una nuova sfida, fa capire che Istanbul è ben presente nella testa dei giocatori di Guardiola.
Ufficialmente da sabato pomeriggio, dopo la vittoria col Manchester United che ha dato loro l’FA Cup e la seconda tappa del triplete, ma molto probabilmente anche da prima, perché la Champions è quel trofeo che manca alla dinastia di Guardiola e l’appuntamento di sabato a Istanbul è imperdibile per tutti.
Il City e De Bruyne cominceranno ufficialmente a prepararlo domani, alla ripresa degli allenamenti dopo i due giorni di stop seguiti alla vittoria dell’FA Cup. Il belga ci arriva con gli assist che hanno illuminato la vittoria della squadra di Guardiola a Wembley, ma anche con la pressione di dover fare la differenza in una partita imprevedibile. “Non siamo favoriti, perché le finali sono sempre 50/50 e sempre difficili da gestire – racconta -. Sappiamo che in campo ci saranno momenti difficili, ma dobbiamo fare il nostro lavoro e vincere. E l’Inter proverà a fare lo stesso: sono arrivati in finale, e a questo livello di una competizione come la Champions League non si trovano squadre facili: dobbiamo rispettarli”.
Come per tutto il City, anche per il genietto di Guardiola la Champions è una sorta di ossessione. A Istanbul conta di riprovarci: “La Champions è qualcosa che non ho ancora vinto, quindi vorrei riuscire a farlo: mi allenerò al meglio, spero di giocare una gran partita e di aiutare la squadra a vincere”.
Conquistare la Champions è, nella testa di De Bruyne, la cosa più importante. Il triplete sarà solo la conseguenza, non l’obiettivo che il City insegue praticamente da tutta la dinastia Guardiola, come invece è la coppa europea più prestigiosa.