L’Inter punta alla doppietta: l’arrivo di Koné non escluderebbe quello di Lookman

Nerazzurri all’assalto del centrocampista per avere più equilibrio: si prepara l’offerta per i giallorossi. Ma resiste l’idea doppio colpo: non tramonta la pista Ademola

Lookman sì, Lookman nì, Lookman forse, ma il mercato interista può sterzare di colpo dalla strada che porterebbe al solo nigeriano. I nerazzurri imboccano nuove vie, più o meno intrecciate a quella diretta ad Ademola, ma pure imprevedibili perché la squadra di Chivu ora è davvero materia fluida. Molto dipende dallo stallo infinito con l’Atalanta per il nigeriano e dall’opportunità piovuta dalla Capitale: le difficoltà di dialogo tra Milano e Bergamo non hanno, infatti, frenato il presidente Beppe Marotta e il ds Piero Ausilio dal rivolgere l’attenzione altrove, precisamente in casa Roma, dove il centurione Manu Koné è da considerarsi in vendita.

Il 24enne francese, centrocampista con doti fisiche che nessuno possiede in casa nerazzurra, può essere sacrificato: serve un gruzzoletto da reinvestire per le punte care a Gasperini. Proprio lì l’affare si è acceso, a metà strada tra i due club, e grazie al lavoro di intermediari che hanno presentato l’esigenza romanista in casa Inter. Anzi, ha preso calore velocemente e i passi avanti sono stati rapidi, come le corse del francesone senza briglie: l’ottimismo nel vedere Koné in un reparto popolato, tra gli altri, da Calha e Barella si tocca con mano. Eppure, è smentito l’invio di una offerta formale dalla sede milanese in zona Porta Nuova verso quella romana nel quartiere Eur. Dal livello della cifra investita passerà poi la possibilità del doppio colpo a effetto tra centrocampo e attacco: nonostante le difficoltà nella partita a scacchi con la Dea, l’Inter coltiva l’idea suprema e tutt’altro che semplice di aggiungere proprio Koné allo stesso Lookman.

Atalanta bella e dominante con Lookman (doppietta) e Retegui: Napoli al tappeto. Gasp a -3 dalla vetta

Il nigeriano decide il match nel primo tempo (10′ e 31′). Hien annulla Lukaku e la Dea nella ripresa gestisce il risultato rischiando pochissimo. Nel recupero il gol al volo del capocannoniere

La seduta dal dentista fa malissimo al Napoli e accende la lotta al vertice. Un’Atalanta bellissima e solidissima espunga il Maradona, imponendo alla capolista il primo stop in casa dopo cinque vittorie su cinque e mettendo fine alla serie positiva della squadra di Conte, che durava da nove giornate.

Atalanta meglio in tutto, nell’approccio, nella gestione, nella qualità delle giocate. Trascinata da un indemoniato Lookman (doppietta), immarcabile per il Napoli al pari di De Ketelaere, sempre presente nelle azioni più importanti. Finisce 0-3, con acuto nel recupero del capocannoniere Retegui. Il Maradona applaude e ringrazia lo stesso, ma la festa è tutta per l’Atalanta. Gasp ha creato un meccanismo vicinissimo alla perfezione, che non sembra avere limiti.

La seduta dal dentista fa malissimo al Napoli e accende la lotta al vertice. Un’Atalanta bellissima e solidissima espunga il Maradona, imponendo alla capolista il primo stop in casa dopo cinque vittorie su cinque e mettendo fine alla serie positiva della squadra di Conte, che durava da nove giornate. Atalanta meglio in tutto, nell’approccio, nella gestione, nella qualità delle giocate. Trascinata da un indemoniato Lookman (doppietta), immarcabile per il Napoli al pari di De Ketelaere, sempre presente nelle azioni più importanti. Finisce 0-3, con acuto nel recupero del capocannoniere Retegui. Il Maradona applaude e ringrazia lo stesso, ma la festa è tutta per l’Atalanta. Gasp ha creato un meccanismo vicinissimo alla perfezione, che non sembra avere limiti.