Minacce social a Masiello: non tornare a Bari. E il Sudtirol non lo convoca

Per il difensore sarebbe stata la prima volta al San Nicola 11 anni dopo l’autogol nel derby pugliese contro il Lecce: non prenderà parte alla partita di Serie B.

Non ci sarà nessun ritorno, per evitare spiacevoli episodi e per non rievocare un passato scomodo. Andrea Masiello non prenderà parte alla trasferta di campionato, in Serie B, in casa del Bari. Il Sudtirol ha infatti deciso di non convocare il difensore dopo diversi giorni in cui i tifosi biancorossi hanno lasciato trasparire una certa “attesa”, con insulti e minacce sui social network dirette proprio al 36enne. Il 15 maggio del 2011, infatti, Masiello fu protagonista di un rocambolesco quanto incredibile autogol durante il derby contro il Lecce, episodio che divenne poi centrale nel successivo scandalo legato al calcioscommesse.

I MOTIVI—   La tensione per Bari-Sudtirol rischiava di essere insostenibile per il giocatore e per la squadra e, dopo che anche le autorità hanno manifestato preoccupazione per motivi di ordine pubblico, il club biancorosso ha preferito risparmiare al calciatore (e a sé) una partita ad alto rischio. Nella giornata di venerdì la decisione sarà ufficializzata e spiegata in conferenza stampa dal direttore sportivo Paolo Bravo, che affiancherà l’allenatore Pierpaolo Bisoli. Va ricordato che il Sudtirol non è la prima squadra in cui milita Masiello dopo la fine della squalifica di due anni e 5 mesi – ha giocato infatti con Atalanta e Genoa -, ma mai il 36enne si era trovato ad affrontare una trasferta a Bari, nello stadio dove 11 anni fa il Lecce vinceva per un episodio che ora in tanti – lui compreso – vorrebbero dimenticare.