Perché Lukaku ama l’Inter. E perché il mondo Inter è innamorato di Lukaku

Nel 2019 fece di tutto per raggiungere Conte alla Pinetina e in due anni ha segnato 64 reti vincendo lo scudetto. La rottura dell’estate 2021 perdonata grazie all’impegno mostrato, ai gol e all’esultanza allo Juventus Stadium.

“Certi amori non finiscono” ripetono, nelle sue canzoni, Antonello Venditti e, nei suoi discorsi sul calcio mercato, Adriano Galliani. È così anche per l’amore tra Romelu Lukaku e gli interisti. Un sentimento forte e ricambiato che sta favorendo una trattativa complicata come quella per l’acquisto del cartellino dell’attaccante da parte del club di viale della Liberazione. Big Rom dal 2019 è diventato interista, molto interista: d’accordo, ha “tradito” la sua squadra nell’estate 2021 per tornare al Chelsea, ma quattro mesi dopo quella scelta, con un’intervista a Sky Sport, si era già pentito.

Ama Milano, la sua gente e il pubblico lo ricambia. Ecco perché sono tanti gli interisti che ogni giorno si aspettano la fumata bianca e la sua permanenza alla Pinetina. Non più in prestito.

Il legame forte tra Rome e l’Inter inizialmente lo ha creato… Antonio Conte. Il tecnico di Lecce, appena scelto per la sostituzione di Luciano Spalletti, ha chiesto come primo fondamentale acquisto l’attaccante belga che allo United viveva ai margini del progetto tecnico di Solskjaer. Nessuna alternativa: per l’ex c.t., che aveva cercato vanamente di acquistarlo anche quando era al Chelsea, non c’erano altre opzioni per il ruolo di centravanti rispetto a Big Rom. Alla fine è stato accontentato e il sorriso di Lukaku quando è sbarcato a Milano ha subito conquistato gli interisti che avevano terribilmente bisogno di un numero “9” per dimenticare capitan Mauro Icardi, ceduto al Psg dopo mesi di frizioni complici le dichiarazioni della moglie agente Wanda Nara.

Inter, chi sarà il nuovo capitano? Due pretendenti, un favorito. E altri tre osservano…

Con gli addii di Handanovic, D’Ambrosio, Brozovic e Skriniar, la fascia dei nerazzurri è al momento senza padrone. Il candidato numero uno è Lautaro Martinez, per anzianità e per quanto accaduto l’anno scorso. Ma quale sarà la nuova gerarchia?

Una fascia senza padrone e tanti possibili pretendenti. Con gli addii di Handanovic (non è ancora ufficialmente stato “salutato”, ma un nuovo contratto è ipotesi improbabile), D’Ambrosio e Brozovic, oltre a quello di Skriniar, è aperto il casting per quanto riguarda il ruolo di prossimo capitano dei nerazzurri. C’è da assegnare la fascia “ufficialmente” ma anche da stabilire le nuove gerarchie, dopo che nel 2022/23 a indossarla sono stati in tanti, tra esclusioni e assenze per infortunio. 

L’ultimo ad averla avuta stretta intorno al braccio è stato Brozovic, nella finale di Champions League contro il Manchester City. Senza Handanovic, D’Ambrosio e Skriniar, era lui il capitano designato. Ma le strade del mercato hanno allontanato Marcelo da Milano, così come successo per Skriniar: in una singola estate, nel giro di pochi giorni, il club nerazzurro ha perso due veterani. Se uno dei due fosse rimasto a Milano, sarebbe stato capitano. Ma Milan ha deciso di rompere e di unirsi al Psg, con tanto di fascia tolta già a gennaio, mentre Epic Brozo è stato accompagnato alla porta.

Quanto accaduto nella seconda parte della scorsa stagione è un segnale chiaro: tutte le strade portano a Lautaro Martinez. L’argentino si è trovato a essere capitano in assenza dei quattro giocatori già nominati ed è stato riconosciuto da tutto il mondo Inter come il nuovo leader, grazie anche all’aura da campione del mondo che aleggiava intorno a lui. Ha vinto il duello interno con Barella, che al momento non è da tagliare fuori dalla corsa. Ma il Toro parte decisamente avanti, per quanto successo l’anno scorso – Nicolò non ha mai indossato la fascia dal primo minuto – e anche per anzianità in nerazzurro: Lautaro è arrivato all’Inter nel 2018, Barella un’estate dopo.

Dzeko affare da 45mila euro a gol, Correa flop da 3 milioni a rete: l’Inter saluta le punte di riserva

Arrivati insieme per sostituire Lukaku, stanno per lasciare Milano. Il bosniaco è costato di meno, ma la sua esperienza in nerazzurro è stata decisamente migliore

Dzeko e Correa viaggiano in coppia. Non in campo, però: quest’anno hanno giocato insieme solo spezzoni qua e là, da titolari in tandem esclusivamente contro la Cremonese e a Plzen. Viaggiano in coppia, piuttosto, nelle innumerevoli strade del calciomercato: sono arrivati insieme due anni fa per colmare il vuoto lasciato da Lukaku e ora, entrambi, sono destinati all’addio da Milano. Ma, quando saluteranno, ad accompagnarli alla porta ci saranno sguardi diversi: per Edin di gratitudine e riconoscenza, per Joaquin di rammarico per quello che non è stato.

Dzeko ha regalato gol e prestazioni al mondo interista. Ogni rete del bosniaco – 31 in totale nel biennio – è costata 45mila euro, considerando che il cigno di Sarajevo era arrivato dalla Roma per appena un milione e mezzo. Poca spesa, tanta resa. Ha anche segnato gol pesanti e che rimarranno nella memoria degli interisti: su tutti, il sinistro al volo che ha stappato l’euroderby d’andata, rete a freddo che ha sciolto i nerazzurri e ha complicato subito la vita al Milan. Nella prima metà abbondante di stagione, con Lukaku lontano dai suoi standard, è stato il perno dell’attacco di Inzaghi. E pensare che la scorsa estate si parlava di possibile addio e di spazi chiusi con il ritorno di Romelu: Dzeko non ha mai preso in considerazione la partenza, sentiva di non aver completato l’opera in nerazzurro. Lo ha fatto con una stagione da protagonista nell’ultimo anno di contratto, con la scadenza saluterà. Il Fenerbahce lo aspetta, le parti sono sempre più vicine.

Milan-Bennacer, accordo trovato sul rinnovo fino al 2027

Intesa di massima per il prolungamento dell’algerino fino al 2027. Con il nuovo accordo il centrocampista andrà a prendere fino a circa 4 milioni, bonus compresi. Resta la clausola rescissoria. Intanto il padre di Leao è a Milano, anche per incontrare l’avvocato che cura gli interessi del figlio.

Bennacer-Milan, il rinnovo è a un passo. Mentre la squadra di Pioli è impegnata nel preparare il big match contro la Roma, la società mette le basi per il settimo rinnovo in pochi mesi: con il centrocampista algerino, infatti, è stata trovata un’intesa di massima e le firme dovrebbero arrivare lunedì. Il nuovo accordo prevede un contratto in scadenza nel 2027, con il giocatore che andrà a prendere intorno ai 4 milioni di euro, bonus inclusi. Resta la presenza della clausola, fissata a 50 milioni. Un rinnovo importante che potrebbe mettere a segno la dirigenza rossonera, in attesa di trovare la quadra anche per Leao e Giroud. Bennacer, al Milan dall’estate 2019, ha collezionato 136 presenze in Serie A con 4 gol all’attivo.

La trattativa più calda resta quella legata a Rafa Leao. Il portoghese, subito a segno nella prima partita del nuovo anno (sono 7 le reti in totale quest’anno in campionato), è in scadenza nel 2024: il padre è a Milano, sia per assistere alla gara contro la Roma che per discutere con l’avvocato che cura gli interessi del figlio. Il Milan ha proposto all’attaccante un prolungamento di contratto sulla base di 6,5 milioni più 1,2 milioni di bonus.

Continuità e novità. Quest’ultima potrebbe essere rappresentata dal portiere vista l’indisponibilità prolungata di Maignan. I rossoneri, che tra i pali hanno già ufficializzato l’arrivo di Devis Vazquez, hanno allacciato nelle scorse ore i primi contatti col Psg per Sergio Rico: lo spagnolo ha dato il suo assenso al prestito per 6 mesi al Milan, mentre il club parigino non è ancora convinto. Prima, infatti, vorrebbe capire il destino di Keylor Navas. Nel caso uscisse prima l’ex Real Madrid, Sergio Rico verrebbe ‘promosso’ a vice-Donnarumma, riducendo i termini di una possibile cessione.

Inter, rivoluzione d’inverno: Vazquez al posto di Gosens e se “Gaglia” parte, ecco Alcaraz

Il tedesco ex Atalanta può tornare in patria e al suo posto arriverebbe lo spagnolo del Valencia: la trattativa è già calda. Se Gagliardini partirà a gennaio, occhi puntati sul talento del Racing

 Al centro del contendere, il futuro di Jesus Vazquez, esterno mancino del club spagnolo finito in cima alla lista dei desiderata dell’Inter per gennaio. Tutto è subordinato alla cessione di Robin Gosens, che vanta diversi estimatori in Germania e punta a ritrovare un posto da protagonista, dopo un anno molto complicato. E allora l’Inter si è mossa in anticipo, per evitare di essere costretta ai lavori straordinari all’ultimo momento, come accaduto lo scorso fine agosto: all’epoca fu il Leverkusen a presentarsi a Milano con una proposta ufficiale di prestito per Gosens, ma l’affare saltò per il rifiuto dei tedeschi a garantire l’obbligo di riscatto. L’avventura di Gosens a Milano non è mai decollata, anzi. E ora che Dimarco ha messo in chiaro le gerarchie sulla corsia mancina, l’ex esterno dell’Atalanta è pronto a fare le valigie e tentare una nuova avventura per ritrovarsi. L’esclusione dai convocati per il Mondiale brucia, ma l’unico modo per riprendersi il tempo perduto resta quello di dimostrare in campo di essere ancora l’esterno travolgente che aveva incantato l’Europa negli anni di Bergamo.

Vazquez per Gosens è un affare ad alta percentuale di riuscita, anche perché il Valencia ha già dato l’okay per la cessione in prestito del talento cresciuto nella cantera del club. L’Inter avrà il diritto di riscatto, formula più gradita al club, e la possibilità quindi di valutare poi la crescita del giocatore, che a Valencia ha perso il posto con l’arrivo di Gattuso in panchina.

Brozovic, parziale lesione muscolare: rischia un mese di stop

Il centrocampista croato si è sottoposto agli accertamenti dello staff della nazionale biancorossa, ma lo staff nerazzurro capirà meglio i tempi di recupero al suo ritorno a Milano. A serio rischio la doppia sfida con il Barcellona

Dopo diverse ore di ansia in casa Inter, da Zagabria arrivano gli esiti della risonanza a cui si è sottoposto Marcelo Brozovic dopo l’infortunio muscolare che ieri ha patito con la Croazia, nella trasferta vinta 3-1 in casa dell’Austria. Lo staff medico della nazionale biancorossa ha comunicato oggi l’esito degli accertamenti, poi da domani la palla passerà all’Inter. “La risonanza ha mostrato una parziale lesione muscolare. Buona fortuna per la guarigione!”. In attesa di ulteriori accertamenti dell’Inter, previsti da domani, la diagnosi sembra così avvicinarsi alle previsione anticipate dal selezionatore Zlatko Dalic, che aveva parlato di tre o quattro settimane di stop. Proprio sul sito della federazione croata, infatti, si parla di “diverse settimane di riposo” all’orizzonte per il calciatore.

A ogni modo l’Inter si riserva la possibilità di valutare in prima persona la prospettiva del rientro, con gli accertamenti che cominceranno già domani. Al di là delle tempistiche tecniche di recupero – ancora un’incognita -, va anche considerato che questo stop diventa anche un fattore anche la prospettiva del Mondiale in Qatar. Brozovic potrebbe ipoteticamente tornare disponibile nella seconda metà di ottobre, ma è probabile che lui stesso non abbia intenzione di accelerare i tempi con il rischio di mettere a repentaglio la Coppa del Mondo. Toccherà quindi a Simone Inzaghi trovare le contromisure in campo a questo sfortunato imprevisto.

Milan-De Ketelaere, ci siamo: contratti pronti, si attende il semaforo verde

Ulteriori passi avanti per lo sbarco in rossonero del 21enne trequartista. Da risolvere gli ultimi dettagli, possibile fumata bianca già in giornata. Il giocatore pronto a volare a Milano già domani

Nuovi passi avanti in mattinata per De Ketelaere al Milan. Il Bruges è orientato a dire sì all’offerta del Milan per Charles e oggi potrebbe essere davvero il giorno della stretta di mano. Tra le parti c’è ancora tensione ma mancano solo pochi dettagli burocratici, legati a piccole formalità col Milan e ad accordi economici da risolvere tra il club belga e l’agente del calciatore. CDK in ogni caso è sempre più vicino a diventare un calciatore del Milan. L’accordo può essere cosa fatta già in giornata, contratti e documenti sono pronti, i club li stanno esaminando e se tutto andrà come deve, arriverà la fumata bianca.

Il costo del trasferimento sarà, a meno di sorprese dell’ultimo minuto, di 32 milioni più 3 di bonus e una percentuale sul margine della rivendita a favore del Bruges, come da tradizione nei trasferimenti internazionali. In sostanza, se il Milan dovesse vendere Charles a una somma superiore ai 32 milioni, una parte del guadagno andrebbe a favore del Bruges.

Sembra così destinata a dover essere premiata la volontà di Milan e De Ketelaere, decisissimi a garantirsi fedeltà reciproca. Charles è stato da sempre molto sicuro di venire a Milano. Il Milan ha sempre avuto CDK come prima opzione per la trequarti. Pioli non vede l’ora di averlo a Milano.Anche De Ketelaere ormai conta le ore. Pur consapevole che manca ancora qualche dettaglio per chiudere l’accordo, il belga si è organizzato per viaggiare verso Milano già domani. Insomma, siamo oltre l’ottimismo.