Barella: “Con l’Ucraina non ci basta il pari, vogliamo vincere”

Il centrocampista non fa calcoli: “Vero che abbiamo due risultati su tre ma non bisogna ritrovarsi in situazioni scomode”

“Tra noi e l’Europeo c’è una squadra forte, l’Ucraina, ma noi siamo consapevoli delle nostre forze. Abbiamo voglia di difendere questo titolo che ci siamo guadagnati con merito. Però, prima, bisogna passare da questa sfida difficile ma siamo pronti”. Così Nicolò Barella, alla vigilia della sfida contro l’Ucraina. A Leverkusen, in campo neutro, gli azzurri potranno contare su due risultati su tre per qualificarsi a Euro 2024 per difendere quel titolo conquistato contro l’Inghilterra nel 2020: “Sicuramente noi vogliamo entrare in campo per cercare la vittoria per non ritrovarci in situazioni scomode – ha detto il centrocampista azzurro -. Logicamente bisogna pensare che abbiamo due risultati su tre dalla nostra parte ma sarebbe meglio per noi chiudere subito la partita per poterla gestire con un risultato migliore per noi. Come si batte l’Ucraina? Hanno grandissime individualità, lo dimostrano i loro giocatori dove giocano. Sono veloci, hanno tecnica. Però abbiamo dimostrato nella gara di San Siro che nel gestire noi la palla loro fanno più fatica e dovremo cercare di fare questo anche domani”. 

Italia che arriva alla sfida contro l’Ucraina con la vittoria per 5-2 contro la Macedonia del Nord, anche se sono proprio i due gol subiti dalla formazione azzurra che sembrano aver lasciato qualche amarezza di troppo: “Sinceramente dal campo non ho vissuto momenti difficili. Sono state due situazioni particolari, due gol, una su un calcio d’angolo e l’altra dove io probabilmente non dovevo stare in quella maniera. Io, comunque ho avuto sempre la sensazione di voler vincere la partita”. Spalletti non ha ancora deciso l’undici iniziale che domani affronterà l’Ucraina ma è possibile che a centrocampi si forma la coppia di nerazzurri Barella-Frattesi: “Davide è un grandissimo giocatore, come tutti quelli che sono qua. Ha sempre fatto bene in nazionale, ha contribuito a mettere qualcosa di suo – ha detto il centrocampista dell’Inter e dell’Italia -. I giocatori forti quando giocano assieme va sempre bene ma non so quali saranno le scelte del mister, non le sappiamo, ma chiunque giocherà sarà pronto per questa partita”.

Inter, carica Barella: “Con il Milan cuore e coraggio. I gol? Mi ispiro a Stankovic”

“Serviranno cuore, coraggio e forza”. Nicolò Barella, il bomber di Champions League dell’Inter, punta al derby d’andata contro il Milan.

Dopo i due gol segnati contro il Benfica ai quarti di finale, chissà che Barella non possa essere decisivo in zona gol anche contro il Milan: “Cerco sempre di arrivare davanti alla porta, serve anche un po’ di istinto. Contro il Benfica ho segnato due bei gol, abbastanza diversi tra loro. Ma soprattutto sono stati importanti per il nostro obiettivo: hanno aiutato la squadra, questa è la cosa principale”. Un momento chiave nel percorso europeo dei nerazzurri è stato il ritorno degli ottavi contro il Porto, “un pareggio per cuori forti. Abbiamo dimostrato che lo spirito di squadra è molto forte e che abbiamo la volontà di fare qualcosa di straordinario insieme. Scendere in campo con un gruppo di giocatori che hanno tutti lo stesso obiettivo: questa è la chiave per raggiungere gli obiettivi che non avremmo mai immaginato di poter raggiungere all’inizio della stagione. L’Inter non arrivava a questo punto della competizione da molti anni e c’è bisogno di un forte spirito di squadra per superare quel limite”.

L’Inter ora sta andando forte in campionato, ma per ampi tratti della stagione i nerazzurri hanno viaggiato a due velocità: “È stato un anno difficile e un po’ strano, con tutti gli alti e bassi per me e per la squadra. Ma sono contento di avere ancora un po’ di energia per questa parte finale. Abbiamo lavorato meglio da squadra in Champions Leagueche in campionato, magari solo per le sensazioni che si provano con una certa atmosfera: ascoltare quella musica ti dà la spinta in più. Ci sono partite in cui inconsapevolmente ti metti davvero in gioco e trovi l’energia giusta: questa è la Champions League”. A maggior ragione a San Siro: “Quando è pieno di tifosi che urlano ‘the Champions’, io mi ritrovo a pensare: ‘Ci siamo!’. Sono sensazioni forti. Ti vengono i brividi”. Gli stessi che vengono pensando al Triplete: “È bello vedere le foto appese qui ad Appiano, o anche solo ascoltare i racconti di chi c’era in quel momento.

Barella a un gol dal suo record in A, ma lui pensa a scudetto e Supercoppa

Il centrocampista nerazzurro è già a quota 5 reti in campionato e solo nel 2017-18 con la maglia del Cagliari ha fatto meglio (6). Il suo rendimento rispetto al passato è ulteriormente cresciuto, ma lui pensa soprattutto ad alzare un altro trofeo

A un gol dal suo primato personale in Serie A. Con 23 partite di campionato da giocare, la prima delle quali domani sera contro il Napoli, Nicolò Barella può frantumare il suo record, stabilito nel 2017-18 con la maglia del Cagliari: 6 reti. Il numero 23 nerazzurro è a quota 5 visto che ha già battuto i portieri di Cremonese, Udinese, Salernitana, Fiorentina e Sampdoria. A dire la verità Nicolò sarebbe a 6, ma contando pure la Champions visto che ha messo la firma nel 3-3 al Camp Nou contro il Barcellona (suo il momentaneo 1-1). L’inizio di stagione di “Bare”, insomma, è stato da favola e non ha assolutamente intenzione di fermarsi visto che nelle amichevoli di dicembre con la formazione di Inzaghi ha dimostrato di essere in discreta condizione.

Barella sta costantemente andando oltre i propri limiti. Da quando è arrivato alla Pinetina, fortemente voluto da Antonio Conte nell’estate 2019, ha sempre fatto passi in avanti a livello di rendimento e di maturità. Ha inizialmente limitato il numero di cartellini gialli, poi ha acquisito più personalità nelle giocate e, a un numero crescente di assist, adesso sta aggiungendo i gol. Tanti gol. Inzaghi, che finora ha potuto schierare solo in 5 incontri Lukaku e che ha avuto poco in fase realizzativa da Correa, non può che ringraziare il sardo, micidiale con i suoi inserimenti. Nella rosa nerazzurra è il migliore ad abbinare la fase difensiva a quella offensiva, la classica mezzala box to box che non a caso, da tempo, ha “stregato” pure il c.t. Mancini.