Udinese-Roma, Mourinho: “Regalata da nostri errori. Meglio un 4-0 che quattro volte 1-0″

Lo Special One commenta il pesante ko di Udine: “Sapevamo sarebbe stata difficile, non sono partite in cui puoi andare indietro nel risultato. Abbiamo regalato la partita con due gravi errori individuali, preferisco perdere una volta 4-0 che quattro gare 1-0”.

Un grande passo indietro. La Roma crolla dopo aver raccolto 10 punti nelle prime quattro giornate e torna da Udine con un pesante ko per 4-0. “È stata una gara difficile, contro una squadra che sa giocare questo tipo di partite – spiega Mourinho a Dazn -. Partite in cui non puoi andare dietro nel risultato, perché loro sono compatti dietro e sanno ripartire. Gestiscono i tempi, i falli. È una squadra molto fisica, molto esperta. Noi eravamo entrati bene, con una buona occasione per Dybala che secondo me, risultato a parte, è stato il migliore in campo. Loro ogni volta che arrivavano in contropiede creavano un pericolo o un gol, noi non siamo riusciti a sfruttare le opportunità. Magari il palo poteva dare nuove energie o forse anche il rigore, ma non si parla dell’arbitro dopo un 4-0. Preferisco perdere una partita 4-0 che quattro 1-0. Siamo delusi, ma domani c’è allenamento e guardiamo avanti. C’è stato anche qualche errore individuale, ma nella mia squadra gli errori individuali diventano collettivi. Abbiamo 10 punti, siamo tutti lì: facciamo la nostra strada”.

L’allenatore portoghese aveva già raccontato di temere la trasferta della Dacia Arena: “Avevo sensazioni della difficoltà della partita – ha aggiunto Mou -, i giocatori lo sapevano che si sarebbe giocato poco. Anche i ragazzini sono perfetti qui, vorrei avere anch’io qualche raccattapalle così, ma complimenti a loro. La partita è uscita perfetta per loro, quest’arbitro aveva un profilo perfetto per una squadra come l’Udinese che gioca in casa. Noi non abbiamo feeling con lui, quando il primo ammonito è l’artista della partita c’è qualcosa di contraddittorio. Guardiamo avanti, abbiamo una partita giovedì da giocare”.

Wijnaldum, ore di riflessione: oggi gli esami, deve decidere se operarsi

Il gioiello della Roma ha riportato la frattura composta della tibia destra: con il club giallorosso, il Psg e l’Olanda sceglierà il percorso da fare

Dopo la mazzata di ieri Gini Wijnaldum e la Roma ragionano. Al momento non è prevista alcuna operazione, almeno non stamattina come si era pensato in un primo momento. Il club e il giocatore, a cui verrà applicato il gesso, si sono presi qualche ora in più per riflettere, anche perché in causa ci sono più parti: il Psg, che detiene il cartellino perché Wijnaldum è in prestito con diritto di riscatto, e la nazionale olandese, che vorrebbe provare ad averlo per il Mondiale. La Roma già ha dato appuntamento al ragazzo per il 2023, l’Olanda spera che per dicembre ce la faccia a rientrare. Due le strade: operazione con stop di due mesi, due mesi e mezzo, oppure terapia conservativa, con stop che arriverebbe, in quel caso, a oltre tre mesi. I Friedkin consulteranno anche medici di loro fiducia, è un aspetto a cui tengono molto, ma alla fine sarà Gini a prendere la decisione dopo aver ascoltato tutti i pareri.   

Intanto, stasera la Roma gioca contro la Cremonese in un Olimpico gremito e non si sa ancora se il ragazzo sarà o meno allo stadio: in molti ci sperano, sulla scia di quanto fece il brasiliano Emerson nel 2000. Rottura del crociato appena arrivato, tribuna, ondata d’amore della gente, ritorno in campo a inizio 2001 e poi scudetto. Da verificare, anche, se ci sarà Felix in panchina: il ghanese è stato protagonista involontario dello scontro che ha portato all’infortunio di Wijnaldum e i leoni da tastiera sono tornati a colpire. Sotto al suo ultimo post su Instagram, datato 3 agosto, ci sono oltre 1200 commenti, almeno la metà sono di insulti. Un modo pessimo per sfogare la delusione e la rabbia per l’infortunio di Wijnaldum, prendendosela con un ragazzo di neppure vent’anni con termini ed espressioni non riferibili. Lo stadio, per fortuna, non è un social, ma forse stasera a Felix potrebbe essere risparmiata la panchina e una situazione comunque difficile.

Salernitana-Roma, le probabili formazioni: esordio per Dybala in campionato

Grandissima attesa per vedere all’opera Paulo Dybala con la maglia della Roma in campionato: l’argentino nel tridente con Abraham e Zaniolo. Nella Salernitana probabile Ribery come partner di Bohinen in attacco.

Parte dall’Arechi l’ambizioso progetto della nuova Roma di Mourinho. Dopo una campagna acquisti importante che ha portato nella capitale un fuoriclasse come Dybala (ma non solo), i giallorossi non si nascondono e si candidano come possibile outsider di questo campionato per dare fastidio a Milan, Inter, Juve e Napoli. Partenza durissima per la Salernitana di Nicola che dopo la salvezza conquistata all’ultima giornata nella passata stagione vorrebbe vivere un campionato più tranquillo. I campani possono contare sull’esperienza e la qualità di un giocatore importante come Candreva.

Salernitana, Candreva si prende già la fascia destra

In mediana Bohinen non è recuperato e quindi la cerniera prevede Candreva a destra con Coulibaly e Vilhena in mezzo. In difesa, verso una maglia da titolare Bronn mentre in attacco Ribery favorito per una maglia da titolare accanto a Botheim

SALERNITANA (probabile formazione) 3-5-2: Sepe; Gyomber, Fazio, Bronn; Candreva, Kastanos, L. Coulibaly, Vilhena, Mazzocchi; Botheim, Ribery. All. Nicola

Roma, Mourinho lancia il super tridente

C’è grande attesa per l’esordio della Roma di Mourinho che mai come quest’anno può contare sul talento di molti. Occhi puntati, evidentemente, su Paulo Dybala che sarà schierato nel tridente ad alta qualità completato da Zaniolo e Abraham. A guidare la difesa ci sarà un altro fedelissimo di Mou come Smalling. Sulla corsia esterna di sinistra Zalewski favorito su Spinazzola. In mediana invece Wijnaldum dovrà rimandare la prima da titolare. 

Dybala-Roma, è fatta: nella notte il sì a Mou, ora in Portogallo per le visite

Una telefonata ti allunga la vita, diceva una vecchia pubblicità, e a volte te la cambia totalmente. È quello che è successo a Paulo Dybala, che dopo 7 stagioni in bianco e nero ha deciso di colorare la sua carriera con il giallo e il rosso della Roma. La svolta è arrivata nella notte, dopo l’ennesimo summit con il suo entourage, che ha fatto seguito alla prima vera offerta giallorossa (un contratto di 4 milioni). Il primo a saperlo è stato José Mourinho, che ha seguito sveglio dal Portogallo le evoluzioni della trattativa è intorno alle 2 ha ricevuto un whatsapp dalla Joya, che gli ha annunciava la sua scelta. Inutile raccontare la felicità del tecnico, grande sponsor dell’argentino, che con il suo pressing è stato determinante per far cambiare idea a Paulo, inizialmente restio a scegliere una squadra che non partecipa alla Champions League. Decisivi anche i Friedkin: anche loro hanno chiamato personalmente Dybala, e sono volati a Torino.

Ma al fascino dello Special One è difficile resistere. Così come a quello di Francesco Totti, altro grande estimatore di Dybala, che nell’ultimo periodo si è speso tanto per spingerlo verso la sua squadra del cuore. E anche con l’amato capitano c’è stata una telefonata nelle ultime ore. Mancano ancora gli ultimissimi dettagli ma già oggi si può chiudere: Paulo è partito per il Portogallo da Torino alle 9 con un volo privato, per fare le visite mediche. Con lui ci sono i Friedkin, Pinto e i procuratori.

La svolta c’è stata ieri sera, in una cena iniziata molto tardi, verso le 11, tra Pinto e Antun e terminata verso l’una. La Roma ha rilanciato, aumentando la parte fissa e arrivando a un totale di 6 milioni di euro. Decisiva anche la mossa della Roma di abbassare la clausola di uscita, che dovrebbe essere bassa (intorno ai 20 milioni). Intanto una città intera ha già cominciato a sognare. Dopo l’arrivo di Mourinho e la conquista della Conference League, ecco un acquisto top, un giocatore vincente che riempie gli occhi con la sua classe. E che ha una grandissima voglia di rimettersi in gioco e di dimostrare di essere ancora un grande campione.

Dybala nei pensieri di Roma e Napoli ma ancora nessun’offerta

L’argentino è stato raggiunto a Torino dal suo entourage per fare il punto della situazione. La Roma continua a pensarci, ma prima deve vendere. Nessun’offerta ancora neanche da parte del Napoli.

Il futuro di Paulo Dybala resta ancora un’incognita. La Joya continua ad essere nei pensieri di Roma e Napoli, ma finora non è stata ancora formulata nessun’offerta per il giocatore che si è liberato a costo zero, a giugno, dalla Juventus. Ci sono stati i primi contatti con i giallorossi, ma nulla di approfondito. Nel frattempo l’argentino è stato raggiunto oggi a Torino (dove c’è anche l’intermediario Fabrizio De Vecchi) dal suo entourage per fare un punto della situazione. Per una possibile operazione con il club di De Laurentiis, il problema principale è quello legato ai diritti di immagine, mentre con la Roma tutto dipende dalle eventuali partenze, come quella di Zaniolo per cui, però, la Juventus è ancora ferma e non ha avanzato una proposta ufficiale. La possibilità di vederli entrambi vestire il giallorosso sarebbe un regalo per Mourinho.

Dybala è rientrato a Torino dopo le vacanze e si sta allenando da solo in attesa di trovare una nuova squadra. In stand-by la trattativa con l’Inter che, dopo aver preso Lukaku, ha un reparto d’attacco affollato. Ecco perché la futura destinazione dell’attaccante potrebbe essere altrove: curiosamente contro la Roma ha segnato il suo primo gol con la maglia della Juve in Serie A.

Matic è della Roma, il centrocampista arriva a parametro zero. Le news di calciomercato

Primo colpo della Roma, che ha trovato l’accordo con Nemanja Matic. Il centrocampista serbo classe 1988 era in scadenza con il Manchester United e ha deciso di accettare la proposta dei giallorossi. Accordo annuale più opzione di rinnovo per un ulteriore anno. Dal 6 giugno torna “Calciomercato – L’originale” con Alessandro Bonan, Gianluca Di Marzio e Fayna. In onda tutte le sere dal lunedì al venerdì alle 23 su Sky Sport 24 e Sky Sport Calcio.

Primo colpo dell’estate di calciomercato della Roma, che ha chiuso per Nemanja Matic. Il centrocampista classe 1988 era in scadenza di contratto con il Manchester United e ha accettato la proposta dei giallorossi. Accordo annuale con opzione (legata al numero di presenze) per un ulteriore anno per il serbo. Decisivo nell’operazione José Mourinho: Matic, infatti, aveva delle offerte contrattuali molto più importanti rispetto a quella della Roma, ma ha deciso di riabbracciare lo Special One dal quale era stato allenato in Inghilterra (sia nel Chelsea che nello United). 

Rinforzo di esperienza per il centrocampo di Mourinho.Mancano solamente le formalità di rito come le firme sui contratti e le visite mediche, che Matic svolgerà direttamente a luglio quando la Roma inizierà la preparazione. Il giocatore, però, ha dato il suo ok con i giallorossi che ufficializzeranno a breve il loro primo colpo di mercato. Rinforzo di esperienza per il centrocampo di Mourinho, che avrà un giocatore che ha nel curriculum 343 presenze tra Manchester United e Chelsea condite da 11 gol e 30 assist.

Roma, Mourinho in lacrime: “Abbiamo scritto la storia, voglio restare qui”

Un commosso José Mourinho fatica a parlare dopo la finale di Conference vinta contro il Feyenoord: “Mi sento romanista al 100%, oggi non era lavoro ma si doveva scrivere la storia. Vincere a Roma è speciale”. Sul futuro: “Io rimango, voglio rimanere, dobbiamo vedere cosa vuole fare la proprietà ma qui si può dare seguito a un progetto. Sono felice per la gente romanista, è come una famiglia”

Lacrime sincere a fine gara per José Mourinho, primo campione della Conference League con la sua Roma che ha battuto, nella finale di Tirana, il Feyenoord 1-0. L’allenatore giallorosso fatica a parlare nell’intervista post-gara: “Ci sono tante cose che passano nella mia testa in questo momento. Sono a Roma da undici mesi e ho capito fin da subito dove mi trovavo. Come ho detto ai ragazzi, a Torino abbiamo fatto quello che dovevamo qualificandoci all’Europa League, abbiamo fatto il nostro lavoro – dice – Oggi non era lavoro, oggi era storia e l’abbiamo scritta”. Dopo la Champions vinta con l’Inter, Mourinho ha restituito dignità al calcio italiano a livello di club riportando in Italia un trofeo europeo 12 anni dopo

Un successo che rimarrà per sempre nella storia della Roma: “Rimane nella storia della Roma ma anche nella mia, ne sono cinque, solo io, Sir Alex e mister Trapattoni abbiamo vinto tre trofei europei diversi – dice ancora – Questo mi fa sentire un po’ vecchio, però è una cosa bella anche per la mia carriera, adesso me ne vado in vacanza a sedermi in spiaggia davanti a casa mia a ripensare tutto questo”. Un trofeo che ha un sapore speciale: “La cosa bella della mia carriera, al di là dell’Europa League vinta con il Manchester United, è che farlo con il Porto, con l’Inter dopo tanti anni e farlo con la Roma è speciale, quando vinci con tutti che si aspettano di vincere è una cosa, altro è farlo quando scrivi la storia, quando diventi immortale, penso a me e penso a questa gente romanista, spero che si possano divertire, questo rimane per sempre, sono felice per i ragazzi e per la famiglia romanista”.