Roma si mobilita per la finale col Siviglia: Olimpico aperto. In 20mila saranno a Budapest

Dopo un tira e molla durato una settimana, il popolo giallorosso potrà assistere alla finale di Europa League nell’impianto del Foro Italico

Adesso anche i più scaramantici possono tirare un sospiro di sollievo. Dopo un tira e molla durato una settimana, i romanisti che non sono riusciti ad accaparrarsi un biglietto per la finale di Europa League a Budapest, potranno assistere alla sfida con il Siviglia allo stadio Olimpico.

Proprio come era successo il 25 maggio 2022 in occasione della vittoria in Conference League, anche stavolta il popolo giallorosso si ritroverà nell’impianto del Foro Italico per spingere a distanza la Roma di José Mourinho nella “battaglia” che potrebbe regalare a Pellegrini e compagni il secondo trofeo consecutivo.

La Questura ha appena firmato l’ordinanza che autorizza l’apertura dello stadio dopo la richiesta della Roma a Sport e Salute, che gestisce l’impianto e che è già al lavoro con i suoi esperti per preservare il manto erboso in vista della sfida di domenica 4 giugno contro lo Spezia. Tutte le precedenti ipotesi – piazza del Popolo, Circo Massimo, piazza San Giovanni – sono state scartate con il passare dei giorni perché ritenute dal Comune troppo impattanti sulla cittadinanza.

Nel frattempo sono migliaia i romanisti che continuano a cercare un modo per raggiungere l’Ungheria ed assistere alla partita alla Puskas Arena. I voli diretti sono finiti ormai da tempo, i tifosi lavorano sugli scali in ogni parte d’Europa, su viaggi a metà tra treni e aerei e in tanti hanno scelto di spostarsi con un minivan direttamente da Roma. I biglietti messi a disposizione del club erano 15.500 e sono andati esauriti in una manciata di ore. Per questo in tanti sono a caccia di un tagliando, anche a costo di pagarlo cifre da capogiro. Non manca chi, a prescindere dal titolo d’accesso allo stadio, ha già deciso di partire. Al biglietto si penserà a Budapest. Quello che conta è esserci e rimanere il più vicino possibile alla squadra.

Zaniolo, dopo l’intervista alla Gazzetta monta la rabbia dei romanisti: “Fai mea culpa”

“Non disturbare il can che dorme”, recita un vecchio proverbio. Chissà se a conoscerlo è anche Nicolò Zaniolo, l’ex golden boy della Roma che – dopo essere stato coccolato e amato come un figlio – ha deciso di lasciare la Capitale provocando rabbia e delusione nei tifosi giallorossi, che da mesi ormai lo hanno bollato come “traditore”.

Ora che la Conference League vinta l’anno scorso è soltanto un ricordo e Zaniolo non è più un giocatore della Roma però, il giocatore è finito nuovamente nel mirino della piazza giallorossa. “Sembra quello che sente in radio che c’è un matto che va contromano in autostrada ed esclama stupito: ‘non uno, qui vanno tutti contromano…'”, ironizza Mario su Twitter, uno dei tifosi più indulgenti nei confronti del giocatore, a cui si aggiunge Carlo: “Sapessi noi quanto siamo stati delusi dal tuo modo di giocare….avevi tante potenzialità tutte vanificate con quell’atteggiamento da calciatore fuoriclasse. Dovevi essere più umile e generoso sopratutto con la società che ti ha curato e atteso”.

Sentimenti che – in ogni caso – sembravano essere evaporati con l’addio dell’ex numero 22, migrato sulle rive del Bosforo con la speranza di rilanciarsi al Galatasaray, mentre il club dei Friedkin punta a raggiungere la quarta semifinale europea negli ultimi sei anni. A riaprire un fronte che sembrava chiuso però sono state le dichiarazioni del classe ‘99 nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Zaniolo infatti si è detto “deluso” dal comportamento di molti dei suoi ex compagni di squadra: “Mi dicevano che erano fratelli e invece non mi hanno nemmeno salutato”.

Le parole dell’attaccante non sono sfuggite a centinaia di romanisti che, da questa mattina, stanno criticando aspramente (per usare un eufemismo) quello che un tempo era definito come “l’eroe di Tirana”.

Supercoppa di calcio a 8, la Roma batte Totti

Stavolta ad avere la meglio – sul campo di gioco – è stato il passato. Francesco Totti e la sua ‘Totti Soccer Weese’ escono sconfitti dalla finale di Supercoppa della Lega calcio a 8 disputata contro la Roma. A portare a casa la coppa sono stati i giallorossi, che si sono imposti per 2-0 sulla squadra della leggenda romanista. Un risultato amaro per il numero 10, che teneva particolarmente a fare bene davanti al pubblico dell’Orange Football Club. Sugli spalti del circolo – distante meno di sue chilometri dallo stadio Olimpico – tra le decine di spettatori presenti, c’erano anche due tifosi speciali: in tribuna infatti, oltre al figlio Cristian, c’era anche Noemi, la nuova compagna della bandiera giallorossa. Una presenza impossibile da non notare per i presenti, soprattutto perché – per la prima volta – la trentaquattrenne ha assistito in veste ufficiale a una delle partite di Francesco.

CONSOLAZIONE—Ad addolcire la serata di Totti sono state le notizie arrivate dal Bentegodi di Verona, dove la Roma di José Mourinho ha ottenuto i tre punti grazie a un gol di Volpato. Dopo la premiazione, l’ex capitano giallorosso si è detto felice per la serata vissuta dal diciottenne assistito dalla sua agenzia: “Sono contento per lui e per la vittoria della Roma”.

SETTIMANA DELICATA—Nei prossimi giorni è in programma una nuova udienza del ricorso presentato da Ilary Blasi per riottenere dall’ex calciatore diverse borse e scarpe firmate. Francesco ha già restituito alcune borse alla presentatrice, che è ancora in attesa di riavere indietro le preziose calzature. Totti invece non è ancora rientrato in possesso della collezione di Rolex – stimata circa un milione di euro – che la (quasi) ex moglie gli avrebbe sottratto. A fare chiarezza sarà il tribunale civile di Roma.

La Spal di De Rossi è uno show: 5-0! Frosinone gode al 92′. Cannavaro e Inzaghi, che tonfi

I primi tre punti dell’ex Roma arrivano con una manita sul Cosenza. La Reggina passa da 0-3 a 2-3, ma non completa la rimonta interna col Perugia. Cade il Parma con il Sudtirol, che lo scavalca in classifica. A secco il nuovo tecnico del Benevento

Il match più atteso del primo pomeriggio è del Frosinone, che batte nel finale il Bari (in 10 per oltre 70’ dopo il rosso a Bellomo) con la zuccata di Borrelli. La squadra di Fabio Grosso è momentaneamente in vetta, mentre al Rigamonti il Brescia e il Venezia non vanno oltre l’1-1 sotto gli occhi di Ivan Ramiro Cordoba. Dopo il pari a Cittadella, la prima in casa di Daniele de Rossi è da sogno: la sua Spal è una furia sul Cosenza (5-0). Il ritorno in panca di Fabrizio Castori (al posto del dimissionario Silvio Baldini) porta i suoi frutti: al Granillo, in una sfida piena di emozioni, gli umbri ripartono per 3-2 e rompono la striscia negativa di quattro k.o di fila. Seconda sconfitta consecutiva per il Benevento di Fabio Cannavaro: il Como vince 2-1 in casa. Il Sudtirol di Bisoli (settimo risultati utile) passa di misura anche contro il Parma: a Bolzano la decide Nicolussi Caviglia.

In avvio, i padroni di casa provano a condurre una gara senza troppi sussulti, prima del rosso di Bellomo al 20’: gamba troppo alta quella del centrocampista su Lucioni. Dopo la revisione del Var, l’arbitro Perenzoni decide per il rosso. Il Bari non ci sta ed è comunque pericoloso, prima con una super azione individuale di Cheddira (respinge Turati), poi con Folorunsho, ma il tiro dai 25 metri dell’italo-nigeriano si spegne a lato. Nella ripresa, miracolo di Caprile sul tiro al volo di Frabotta. Il gol comunque arriva a un passo dalla fine: cross del centrocampista in prestito dalla Juve, Borrelli di testa la insacca e fa scoppiare di gioia lo Stirpe.

Roma, Camara: “Qui c’è un ambiente familiare. Mou è tra i più grandi della storia”

Le parole del centrocampista che i giallorossi hanno preso subito dopo l’infortunio di Wijnaldum: “Diversi club si erano interessati a me, quando la Roma si è fatta viva però non ho avuto dubbi”

Ultimo giorno di presentazioni a Trigoria per il mercato estivo: è il turno di Mady Camara, centrocampista che la Roma ha preso in prestito dall’Olympiacos subito dopo l’infortunio di Wijnaldum. Non è un titolare, ma sembra avere le idee chiare sui suoi obiettivi: “Mi trovo bene qui – le sue parole – e la cosa che mi è piaciuta di più finora è l’ambiente familiare che si respira. Mi hanno accolto tutti come un fratello. Per me è un orgoglio essere al servizio di uno dei più grandi allenatori della storia del calcio, se non il migliore”.

Sulla trattativa che lo ha portato in pochi giorni a Trigoria, Camara spiega: “Diversi club si erano interessati a me, quando la Roma si è fatta viva però non ho avuto dubbi, anche quando ho parlato con Mou ho capito subito che volevo venire. Sono qui per dare tutto e aiutare la Roma a raggiungere gli obiettivi, non ho ancora i 90’, ma non mi pongo limiti”.

Camara racconta anche delle conversazioni avute con Manolas prima di accettare la Roma: “Ho parlato con Kostas, mi ha detto cose bellissime, anche dei tifosi, ho potuto riscontrare subito quello che diceva. I tifosi dell’Olympiacos sono molto caldi, quelli della Roma non sono da meno”. Sulla concorrenza, visto che sulla carta non è un titolare, Camara ammette: “Cercherò di lavorare per restare qui a lungo. Condividere lo spogliatoio con giocatori che spesso prendevo alla PlayStation, e ora invece mi ci alleno, è un sogno”.

A presentare Camara il gm Tiago Pinto: “Ci siamo dati subito da fare per trovare la miglior soluzione possibile per squadra e allenatore dopo l’infortunio di Wijnaldum. Camara ci aiuterà molto dentro e fuori dal campo, visto anche il suo atteggiamento”.

Udinese-Roma, Mourinho: “Regalata da nostri errori. Meglio un 4-0 che quattro volte 1-0″

Lo Special One commenta il pesante ko di Udine: “Sapevamo sarebbe stata difficile, non sono partite in cui puoi andare indietro nel risultato. Abbiamo regalato la partita con due gravi errori individuali, preferisco perdere una volta 4-0 che quattro gare 1-0”.

Un grande passo indietro. La Roma crolla dopo aver raccolto 10 punti nelle prime quattro giornate e torna da Udine con un pesante ko per 4-0. “È stata una gara difficile, contro una squadra che sa giocare questo tipo di partite – spiega Mourinho a Dazn -. Partite in cui non puoi andare dietro nel risultato, perché loro sono compatti dietro e sanno ripartire. Gestiscono i tempi, i falli. È una squadra molto fisica, molto esperta. Noi eravamo entrati bene, con una buona occasione per Dybala che secondo me, risultato a parte, è stato il migliore in campo. Loro ogni volta che arrivavano in contropiede creavano un pericolo o un gol, noi non siamo riusciti a sfruttare le opportunità. Magari il palo poteva dare nuove energie o forse anche il rigore, ma non si parla dell’arbitro dopo un 4-0. Preferisco perdere una partita 4-0 che quattro 1-0. Siamo delusi, ma domani c’è allenamento e guardiamo avanti. C’è stato anche qualche errore individuale, ma nella mia squadra gli errori individuali diventano collettivi. Abbiamo 10 punti, siamo tutti lì: facciamo la nostra strada”.

L’allenatore portoghese aveva già raccontato di temere la trasferta della Dacia Arena: “Avevo sensazioni della difficoltà della partita – ha aggiunto Mou -, i giocatori lo sapevano che si sarebbe giocato poco. Anche i ragazzini sono perfetti qui, vorrei avere anch’io qualche raccattapalle così, ma complimenti a loro. La partita è uscita perfetta per loro, quest’arbitro aveva un profilo perfetto per una squadra come l’Udinese che gioca in casa. Noi non abbiamo feeling con lui, quando il primo ammonito è l’artista della partita c’è qualcosa di contraddittorio. Guardiamo avanti, abbiamo una partita giovedì da giocare”.

Wijnaldum, ore di riflessione: oggi gli esami, deve decidere se operarsi

Il gioiello della Roma ha riportato la frattura composta della tibia destra: con il club giallorosso, il Psg e l’Olanda sceglierà il percorso da fare

Dopo la mazzata di ieri Gini Wijnaldum e la Roma ragionano. Al momento non è prevista alcuna operazione, almeno non stamattina come si era pensato in un primo momento. Il club e il giocatore, a cui verrà applicato il gesso, si sono presi qualche ora in più per riflettere, anche perché in causa ci sono più parti: il Psg, che detiene il cartellino perché Wijnaldum è in prestito con diritto di riscatto, e la nazionale olandese, che vorrebbe provare ad averlo per il Mondiale. La Roma già ha dato appuntamento al ragazzo per il 2023, l’Olanda spera che per dicembre ce la faccia a rientrare. Due le strade: operazione con stop di due mesi, due mesi e mezzo, oppure terapia conservativa, con stop che arriverebbe, in quel caso, a oltre tre mesi. I Friedkin consulteranno anche medici di loro fiducia, è un aspetto a cui tengono molto, ma alla fine sarà Gini a prendere la decisione dopo aver ascoltato tutti i pareri.   

Intanto, stasera la Roma gioca contro la Cremonese in un Olimpico gremito e non si sa ancora se il ragazzo sarà o meno allo stadio: in molti ci sperano, sulla scia di quanto fece il brasiliano Emerson nel 2000. Rottura del crociato appena arrivato, tribuna, ondata d’amore della gente, ritorno in campo a inizio 2001 e poi scudetto. Da verificare, anche, se ci sarà Felix in panchina: il ghanese è stato protagonista involontario dello scontro che ha portato all’infortunio di Wijnaldum e i leoni da tastiera sono tornati a colpire. Sotto al suo ultimo post su Instagram, datato 3 agosto, ci sono oltre 1200 commenti, almeno la metà sono di insulti. Un modo pessimo per sfogare la delusione e la rabbia per l’infortunio di Wijnaldum, prendendosela con un ragazzo di neppure vent’anni con termini ed espressioni non riferibili. Lo stadio, per fortuna, non è un social, ma forse stasera a Felix potrebbe essere risparmiata la panchina e una situazione comunque difficile.

Salernitana-Roma, le probabili formazioni: esordio per Dybala in campionato

Grandissima attesa per vedere all’opera Paulo Dybala con la maglia della Roma in campionato: l’argentino nel tridente con Abraham e Zaniolo. Nella Salernitana probabile Ribery come partner di Bohinen in attacco.

Parte dall’Arechi l’ambizioso progetto della nuova Roma di Mourinho. Dopo una campagna acquisti importante che ha portato nella capitale un fuoriclasse come Dybala (ma non solo), i giallorossi non si nascondono e si candidano come possibile outsider di questo campionato per dare fastidio a Milan, Inter, Juve e Napoli. Partenza durissima per la Salernitana di Nicola che dopo la salvezza conquistata all’ultima giornata nella passata stagione vorrebbe vivere un campionato più tranquillo. I campani possono contare sull’esperienza e la qualità di un giocatore importante come Candreva.

Salernitana, Candreva si prende già la fascia destra

In mediana Bohinen non è recuperato e quindi la cerniera prevede Candreva a destra con Coulibaly e Vilhena in mezzo. In difesa, verso una maglia da titolare Bronn mentre in attacco Ribery favorito per una maglia da titolare accanto a Botheim

SALERNITANA (probabile formazione) 3-5-2: Sepe; Gyomber, Fazio, Bronn; Candreva, Kastanos, L. Coulibaly, Vilhena, Mazzocchi; Botheim, Ribery. All. Nicola

Roma, Mourinho lancia il super tridente

C’è grande attesa per l’esordio della Roma di Mourinho che mai come quest’anno può contare sul talento di molti. Occhi puntati, evidentemente, su Paulo Dybala che sarà schierato nel tridente ad alta qualità completato da Zaniolo e Abraham. A guidare la difesa ci sarà un altro fedelissimo di Mou come Smalling. Sulla corsia esterna di sinistra Zalewski favorito su Spinazzola. In mediana invece Wijnaldum dovrà rimandare la prima da titolare. 

Dybala-Roma, è fatta: nella notte il sì a Mou, ora in Portogallo per le visite

Una telefonata ti allunga la vita, diceva una vecchia pubblicità, e a volte te la cambia totalmente. È quello che è successo a Paulo Dybala, che dopo 7 stagioni in bianco e nero ha deciso di colorare la sua carriera con il giallo e il rosso della Roma. La svolta è arrivata nella notte, dopo l’ennesimo summit con il suo entourage, che ha fatto seguito alla prima vera offerta giallorossa (un contratto di 4 milioni). Il primo a saperlo è stato José Mourinho, che ha seguito sveglio dal Portogallo le evoluzioni della trattativa è intorno alle 2 ha ricevuto un whatsapp dalla Joya, che gli ha annunciava la sua scelta. Inutile raccontare la felicità del tecnico, grande sponsor dell’argentino, che con il suo pressing è stato determinante per far cambiare idea a Paulo, inizialmente restio a scegliere una squadra che non partecipa alla Champions League. Decisivi anche i Friedkin: anche loro hanno chiamato personalmente Dybala, e sono volati a Torino.

Ma al fascino dello Special One è difficile resistere. Così come a quello di Francesco Totti, altro grande estimatore di Dybala, che nell’ultimo periodo si è speso tanto per spingerlo verso la sua squadra del cuore. E anche con l’amato capitano c’è stata una telefonata nelle ultime ore. Mancano ancora gli ultimissimi dettagli ma già oggi si può chiudere: Paulo è partito per il Portogallo da Torino alle 9 con un volo privato, per fare le visite mediche. Con lui ci sono i Friedkin, Pinto e i procuratori.

La svolta c’è stata ieri sera, in una cena iniziata molto tardi, verso le 11, tra Pinto e Antun e terminata verso l’una. La Roma ha rilanciato, aumentando la parte fissa e arrivando a un totale di 6 milioni di euro. Decisiva anche la mossa della Roma di abbassare la clausola di uscita, che dovrebbe essere bassa (intorno ai 20 milioni). Intanto una città intera ha già cominciato a sognare. Dopo l’arrivo di Mourinho e la conquista della Conference League, ecco un acquisto top, un giocatore vincente che riempie gli occhi con la sua classe. E che ha una grandissima voglia di rimettersi in gioco e di dimostrare di essere ancora un grande campione.

Dybala nei pensieri di Roma e Napoli ma ancora nessun’offerta

L’argentino è stato raggiunto a Torino dal suo entourage per fare il punto della situazione. La Roma continua a pensarci, ma prima deve vendere. Nessun’offerta ancora neanche da parte del Napoli.

Il futuro di Paulo Dybala resta ancora un’incognita. La Joya continua ad essere nei pensieri di Roma e Napoli, ma finora non è stata ancora formulata nessun’offerta per il giocatore che si è liberato a costo zero, a giugno, dalla Juventus. Ci sono stati i primi contatti con i giallorossi, ma nulla di approfondito. Nel frattempo l’argentino è stato raggiunto oggi a Torino (dove c’è anche l’intermediario Fabrizio De Vecchi) dal suo entourage per fare un punto della situazione. Per una possibile operazione con il club di De Laurentiis, il problema principale è quello legato ai diritti di immagine, mentre con la Roma tutto dipende dalle eventuali partenze, come quella di Zaniolo per cui, però, la Juventus è ancora ferma e non ha avanzato una proposta ufficiale. La possibilità di vederli entrambi vestire il giallorosso sarebbe un regalo per Mourinho.

Dybala è rientrato a Torino dopo le vacanze e si sta allenando da solo in attesa di trovare una nuova squadra. In stand-by la trattativa con l’Inter che, dopo aver preso Lukaku, ha un reparto d’attacco affollato. Ecco perché la futura destinazione dell’attaccante potrebbe essere altrove: curiosamente contro la Roma ha segnato il suo primo gol con la maglia della Juve in Serie A.