Il giocatore ha escluso trattative per il prolungamento. Che restano possibili da qui a giugno 2023, ma i precedenti di quest’anno dicono che la linea del club va in un’altra direzione. La distanza tra il suo accordo attuale e i nuovi standard bianconeri tengono invece aperta la strada di un’uscita anticipata.
Il tweet con cui Juan Cuadrado ha voluto spegnere le voci sul suo prolungamento alla Juventus, dicendo di non aver mai rifiutato proposte ma anche che non ci sono mai state trattative, mette per qualche tempo un punto fermo ai discorsi sul suo futuro. Nel senso che si torna alle certezze contrattuali, quel legame che si è rinnovato in automatico di un’altra stagione fino al giugno 2023. Le ipotesi davanti restano tre: mettersi al tavolo per prolungare ulteriormente il legame (come si è pensato a lungo), arrivare alla scadenza tra un anno oppure salutarsi subito. La gestione delle ultime settimane fino al citato tweet, per il momento, porta a escludere a oggi il primo scenario. Con quel che ne consegue.
Alcuni punti fermi. I 5 milioni bonus compresi scattati per la prossima stagione di Juan Cuadrado sono in linea con quanto messo nero su bianco tra giocatore e club quando fu stipulato il contratto a suo tempo, ma non più in linea con la politica attuale di rinnovi del club rispetto a cui oggi è fuori scala: adesso non sarebbe stato sottoscritto a quelle cifre, ma viene da una stagione precedente. Motivo per cui l’idea di allungare il legame, spalmando l’accordo su più anni, era un ambito di discussione realistico e sensato, al di là del livello a cui poi sono effettivamente arrivati i colloqui.
È questa valutazione economica ad aprire all’eventualità che se si presentassero compratori per Cuadrado la Juventus ne considererebbe l’uscita. E’ in questa sola cornice che possono avere cittadinanza le voci sul colombiano, tra cui sono emerse quelle su Inter e Roma. Ma chi è disposto a spendere, e quanto, per un giocatore di 34 anni in scadenza e con livello stipendiale di questo tipo? Perché appare invece esclusa, nell’indirizzo prevalente di onorare il legame in maniera reciproca, la possibilità invece di una rescissione del rapporto lasciando libero il colombiano di accasarsi altrove. Quindi avanti fino al 2023, a meno che arrivi un acquirente.