Minuto 34 del secondo tempo di Betis-Inter: Gabriel Brazao entra al posto di Samir Handanovic. Poco più di 10 minuti di un’amichevole che potrebbero significare nulla, ma che per il portiere brasiliano devono essere sembrati un sogno, dopo 2 anni passati più in infermeria che sul campo: la sua ultima partita ufficiale risaliva infatti al 15 dicembre 2020, al match di Coppa del Re giocato con la maglia dell’Albacete contro il Coria. Da lì in poi sarebbe iniziato il lungo calvario di Brazao, e le gioia mostrata ieri sera era evidente: un successo personale che avrà fatto di sicuro felice anche Julio Cesar, da sempre suo mentore e suo primo sponsor.
L’incubo di Brazao era iniziato nell’agosto del 2021: tornato all’Inter dopo il prestito in Spagna all’Albacete, il portiere brasiliano rimediò la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Stagione praticamente finita, quando tutto lasciava pensare a un trasferimento in Serie B per proseguire nel suo percorso di crescita. A gennaio del 2022 la decisione di rimandarlo in Brasile, nel “suo” Cruzeiro, con la speranza che l’aria di casa potesse rilanciarlo con serenità. Ma la sfortuna ha voluto accanirsi nuovamente sul classe 2000: a maggio, quando ormai era pronto per ri-debuttare con il club brasiliano, arrivò la seconda rottura del crociato, ma questa volta del ginocchio sinistro. A quel punto il triste rientro a Milano, per riprendere con la riabilitazione sotto lo sguardo dello staff medico nerazzurro.
Prelevato dall’Inter nel gennaio del 2019, in sinergia con il Parma, dopo aver brillato nel vivaio del Cruzeiro e con le selezioni giovanili del Brasile, Brazao è sotto contratto con i nerazzurri fino al 30 giugno 2024. A soli 22 anni, con tutto quello che ha già passato, il pupillo di Julio Cesar ha solo voglia di tornare a fare quello che ama di più: giocare a calcio.