I soldi incassati dall’eventuale cessione del camerunese saranno dirottati su Frattesi e Lukaku. Così perdono consistenza le opzioni Mamardashvili e Musso, troppo costose
Cambio di rotta, gli sforzi economici dell’Inter non saranno mirati al portiere del futuro. Se un paio di settimane fa i nerazzurri sembravano intenzionati a reinvestire una parte di quanto eventualmente incassato dalla cessione di André Onana per il suo sostituto, ora la direzione degli uomini di mercato di viale della Liberazione è cambiata. Il tutto a causa delle contingenze di mercato, degli incastri che devono essere completati per fornire a Simone Inzaghi la migliore rosa possibile per il 2023-2024. E quindi, in caso di addio del camerunese in direzione Premier League, ci sarà un portiere esperto a difendere i pali dell’Inter nella prossima stagione. Insieme a Marcelo Brozovic, l’ex Ajax resta la fonte di introiti più concretizzabile della sessione di calciomercato, ma quei soldi serviranno per altri obiettivi su cui il club ritiene di dare la priorità.
Se infatti in porta ci sono buone possibilità di trovare una soluzione di qualità ed esperienza a costo di cartellino minimo – o nullo –, lo stesso non vale per il centrocampo e l’attacco. Per Davide Frattesi, per esempio, il Sassuolo chiede un trasferimento a titolo definitivo e la quadra potrebbe essere trovata per circa 35 milioni di euro tra cash e Samuele Mulattieri in contropartita (valutato intorno ai 6 milioni), ma soprattutto c’è da affondare il colpo su Romelu Lukaku: basta prestiti, ha detto il Chelsea, che ha fissato l’asticella a 40 milioni per liberare il belga (ma si proverà la strada dell’obbligo di riscatto). Va da sé, quindi, che per non farsi scappare i due principali obiettivi di mercato citati, i circa 50 milioni richiesti per Onana – con il Manchester United in pole position – non possono finire sui guantoni del futuro.