Juve a un bivio: a gennaio un nome grosso o meglio il basso profilo?

Allegri ha invitato la società a “fare le giuste valutazioni, perché la squadra sta andando molto bene”, lasciando pensare che possano bastare giocatori di seconda fascia

C’è una linea sottile che separa l’esigenza di fare mercato a gennaio e il rischio di rimettere nuovamente in discussione gli equilibri raggiunti dalla squadra, in casa Juventus. Nelle sue ultime esternazioni Allegri non ci ha girato troppo attorno alla questione: “Mancano sette partite e bisogna rimanere concentrati sul campo. Ci penserà la società a vigilare sul mercato ma bisognerà essere bravi a fare le giuste valutazioni, perché la squadra sta andando molto bene, ha raggiunto degli equilibri e non le si deve mancare di rispetto”. Il mercato di riparazione è sempre tanto complesso e si basa su logiche diverse da quello estivo: c’è poco tempo per inserire i giocatori nuovi, e non è mai così scontato che si ambientino subito. 

Dopo le squalifiche di Fagioli e Pogba la Juve qualcosa dovrebbe fare soprattutto a centrocampo, anche se non può spendere troppo. La dirigenza nelle ultime settimane si è messa sulle tracce di giocatori che potrebbero fare al proprio caso, bisogna però scontrarsi con le diverse situazioni specifiche: Hojbjerg è un’idea per il futuro ma il Tottenham potrebbe essere disposto a parlarne solo dall’estate prossima, De Paul al momento non vorrebbe andar via dall’Aletico Madrid e l’Udinese potrebbe trattenere Samardzic per la corsa salvezza. L’ipotesi Phillips potrebbe trovare più sponde per via del prestito che non impegnerebbe in futuro la società, ma si tratta di un calciatore che giungerebbe con lo status di prima linea pur non conoscendo la Serie A e l’operazione avrebbe anche un costo a fondo perduto.