Pioli in emergenza sul fronte d’attacco in vista della gara di Firenze: e così il tecnico deve ricorrere al ragazzino prodigio del vivaio rossonero, sedici anni da compiere nel prossimo marzo. Un rischio, ma pure un’opportunità
Scaldati, ragazzo, vieni nella squadra dei grandi. Domani contro la Fiorentina il Milan è pronto a convocare Francesco Camarda, nemmeno 16 anni. Si tratta di un’emergenza: Giroud è squalificato, Leao e Okafor infortunati, in avanti non resta che Jovic, peggio che andar di notte. Pioli avrebbe volentieri evitato di assoldare un Primavera, comunque la vicenda è affascinante, sembra l’incipit di una favola sportiva, ancor più intrigante se il centravanti è promosso dalla scuola del club. Allo stesso tempo, è un segnale d’allarme. I rossoneri aspettano il risveglio di Jovic, ma l’amara verità è che in attacco la coperta è ancora cortissima.
C’è tanta curiosità attorno a Francesco Camarda, accreditato di circa 400 gol in tutte le categorie della sua precoce carriera. Numeri che ne alimentano la fama e, in proporzione, le aspettative su Francesco, che non è il primo e non sarà l’ultimo ragazzino a ritrovarsi catapultato in prima squadra. La storia del calcio è costellata di bambini-prodigio che poi devono affrontare l’inevitabile bivio. Restiamo in ambito rossonero: c’è stato chi, dopo il rito di iniziazione, è diventato Rivera o Donnarumma, chi invece è rimasto la promessa Macina. Di fronte al talento non ancora sbocciato, gli allenatori usano tutte le cautele, le stesse di quando si maneggiano i cristalli Swarovski, luccicanti ma delicatissimi. Domani c’è una contingenza tecnica in un Milan che non se la passa bene in campionato: tra una sosta e l’altra Pioli ha raccolto due punti, con due sconfitte interne in quattro turni. Ci vuole qualcosa di forte per riaversi e quanto meno mantenere il terzo posto, alla portata degli ospiti viola. Tutti arruolati, perciò, lo impone la missione.