Juve, i cross di Weah e Cambiaso la medicina per guarire Vlahovic e le punte

Negli ultimi due mesi e mezzo la Juventus si è scoperta poco efficace in fase offensiva: i numeri raccontano di tre sole reti realizzate dalle punte dall’inizio di ottobre a oggi: Milik nel derby, Vlahovic contro l’Inter e Chiesa al Genoa nell’ultimo match. Troppo pochi per una squadra che punta a mantenere il secondo posto, per migliorare il piazzamento di una stagione fa, e anche a restare agganciata al treno scudetto. Per cercare di avvicinare l’Inter, che adesso ha 4 punti in più della Signora, servirà un apporto maggiore da parte dei suoi attaccanti, in particolare Federico Chiesa e Dusan Vlahovic, che avevano trascinato la squadra a suon di marcature in avvio di campionato. 

L’ultimo centro bianconero nato dagli sviluppi di un traversone su azione porta la firma di Federico Gatti ma con la straordinaria partecipazione di Cambiaso: l’1-0 col Napoli è merito della traiettoria disegnata da destra, ma rientrando sul sinistro, dall’ex Bologna. Cambiaso sabato potrebbe traslocare a sinistra per lasciare il posto all’altro innesto estivo, Weah. Lo statunitense è arrivato dal Lilla ed è di fatto l’unico acquisto della Signora.

Ieri nell’allenamento aperto ai tifosi sono stati provati di nuovo in coppia, anche perché Kostic, reduce da una botta presa a Genova, è rimasto in palestra. Weah è rientrato dall’infortunio alla coscia destra (lesione di basso grado al muscolo semitendinoso) nell’ultima partita subentrando all’esterno serbo nella ripresa, Allegri dovrà valutare in questi giorni se è pronto per giocare dall’inizio. Kostic dovrebbe recuperare ma non sta attraversando un buon momento e anche per questo il tecnico potrebbe decidere di modificare qualcosa sulle corsie esterne. Cambiaso invece ormai è diventato una garanzia, anche contro il Genoa è stato uno dei migliori e a destra o a sinistra dà sempre il suo prezioso contributo. Lui e Weah avevano iniziato la stagione in coppia, poi entrambi erano finiti in panchina per fare spazio a McKennie in versione esterno e Kostic. Adesso Max potrebbe tornare alle origini nella speranza di riuscire a costruire più palle gol.