Il primo dell’anno Rafa Leao potrebbe toccare quota 100 giorni senza festa a San Siro: un traguardo che ha poco di pirotecnico. Per rompere con il passato, lasciarsi alle spalle il periodo nero del 2023 e guardare con fiducia al 2024, Rafa ha un’ultima occasione.
Milan-Sassuolo di domani: lo stadio aspetta una sua esultanza, un tempo fingeva di surfare sulle onde mentre oggi deve restare in piedi nel mare in tempesta. A lui si aggrappano anche Pioli e la squadra: Leao è il giocatore che più di altri può restituire entusiasmo e con l’entusiasmo cercare quella continuità di risultati che serve al Milan per riemergere. Dopo Sassuolo, ci saranno Cagliari in Coppa Italia ed Empoli in campionato per prepararsi alla Roma.
L’ultimo gol casalingo di Rafa è del 23 settembre scorso in Milan-Verona: palla recuperata in mezzo da Pulisic, appoggio a Giroud e Olivier che lancia Leao in profondità. Diagonale e gol: un’azione che sembra appartenere a un’altra epoca. Sono trascorsi 98 giorni, che per un attaccante sono effettivamente un’eternità. Resta anche la sua ultima rete in campionato e così il conto è fermo a tre. La produzione è dimezzata rispetto all’anno scorso: sei gol alla quattordicesima giornata della stagione 2022-23; allora furono 50 i tiri totali e in questa soltanto 25. In generale è calata la partecipazione al gioco di squadra e la sensazione di pericolosità che settimane fa offriva al primo tocco di palla. In realtà ci sono foto ancora più recenti, quelle pubblicate ieri sui social: Rafa che esulta dopo la vittoria nella partita di allenamento a Milanello e che stringe la mano al baby Camarda, di nuovo tra i grandi.