Vlahovic, l’alieno della Signora: ora numeri e gol sono da scudetto

La punta serba vive una stagione super per media voto e reti. Con la Juve sintonia totale: il rinnovo è una formalità

I record non danno la felicità però aiutano a vivere meglio, Dusan Vlahovic grazie ai due gol realizzati martedì sera contro il Sassuolo è diventato il giocatore più veloce a segnare una doppietta da fuori area con la Juventus in una partita di Serie A dal 2004-05. Trentasette minuti gli sono bastati per tramortire i neroverdi e indirizzare la partita. Se il 2023 di DV9 si era chiuso con la rete al Frosinone e l’assist contro la Roma, il 2024 non poteva iniziare meglio: 3 centri in 2 partite e una media gol da numero uno: Dusan segna una rete ogni 127’, un’andatura non lontana da quella della stagione 2021-22, a metà tra Juventus e Fiorentina, quando chiuse con 24 marcature in campionato. Di sicuro questo Vlahovic ha la voracità un cannibale: liberatosi dei problemi fisici e anche della zavorra psicologica del gol a tutti i costi, è tornato a essere l’extraterreste dei bei tempi viola, implacabile e inarrestabile. Questo grazie al lavoro di Massimiliano Allegri e del suo staff, sul campo ma anche sulla psiche, e sulla voglia di diventare un top player del serbo, che alla Juventus è arrivato per vincere e quest’anno “vede” la possibilità di sollevare un trofeo. 

Vlahovic si è lasciato alle spalle Osimhen, Thuram e Lukaku (a proposito, la media-voto del romanista, che in estate è stato accostato alla Juventus in uno scambio con Dusan, è nettamente peggiore: una rete ogni 182’) raggiungendo Berardi e Calhanoglu nella classifica marcatori. Davanti a lui ci sono solo Giroud (10) e Lautaro Martinez, inarrivabile per tutti (18), però tra i 5 giocatori che hanno realizzato almeno 9 gol in campionato, Vlahovic è quello che ha giocato meno minuti. Dusan va veloce, sa che il tempo è prezioso, anche se alla sua età ne ha ancora parecchio davanti, e ha imparato a essere più lucido per sfruttare ogni occasione. Non solo i gol, anche le prestazioni sono migliorate, come sottolinea spesso anche l’allenatore. Non a caso la media-voto del centravanti serbo è la migliore da quando è in Italia (6,33).