Il piano dell’Inter per non perdere Valentin Carboni

I complimenti per il debutto con l’Argentina, ma anche il desiderio del club nerazzurro di tenere sotto controllo il trequartista

Ecco, dopo questo esordio in maglia Argentina di Valentin Carboni – 8’ appena, ma abbastanza per inventare una giocata superba che ha acceso i telecronisti della nazionale – e alla luce di questo futuro luminoso che tutti vedono, l’Inter vuole tenersi stretta il gioiellino 19enne fatto in casa. Lo ha prestato al Monza per farsi le ossa e la scelta ha pagato: in Brianza Carboni ha iniziato a dare forma a un talento che sgorga istintivo e che per questo è ancora un po’ disordinato.

Un ambiente sano e un allenatore che ama i giocatori di grana fina come Palladino hanno aiutato, ma Valentin ci ha messo pure del carattere latino: ha accettato le difficoltà iniziali, ha visto suo fratello Franco confinato in panchina e poi andare alla Ternana, e poi si è preso lo spazio un po’ alla volta. La crescita è evidente, certificata anche dalle convocazioni di Scaloni fino al debutto di martedì notte contro la Costa Rica. Così a fine stagione tornerà a casa, all’Inter, che ha grandi progetti su di lui: il club sa di aver un piccolo tesoro tra le mani, utile in caso di necessità sul mercato, ma mai vorrebbe perderne il controllo. Ed è questo ciò che conta: indipendentemente da quale sarà la sua prossima maglia, il nerazzurro resterà sullo sfondo.

Valentin ha postato e ripostato la telecronaca della sua giocata dalla destra: stop delizioso, conduzione di sinistro e tiro parato da Keylor Navas. Tanto entusiasmo per un piede “zurdo” non è casuale: di mancini dalle quelle parti hanno una qualche esperienza. In realtà, i complimenti sono arrivati anche dall’Italia: lo hanno chiamato l’a.d. del Monza Adriano Galliani e alcuni dirigenti conosciuti all’Inter. Lautaro, che con la Costa Rica si è sbloccato dopo un anno e mezzo di astinenza in albiceleste, se lo mangiava con gli occhi da vicino, magari immaginando il giorno in cui i due potrebbero davvero fare coppia a San Siro. L’aver preso il posto di Di Maria all’82esimo durante l’amichevole al Memorial Coliseum, tempio dello sport losangelino, ha messo comunque l’ultimo puntello sulla scelta della “sua” nazionale: nonostante abbia vestito l’azzurro nelle giovanili, Valentin si sente solo e soltanto argentino.