C’è Rabiot in cima all’agenda Juve: verso l’incontro, perché può restare e perché no

A giorni l’incontro di Giuntoli con la mamma agente Veronique: molto legato ad Allegri, il francese lo è anche a Motta, ex compagno al Psg. Per la Juve trattenerlo costa molto ma sostituirlo anche di più: gli scenari

Sono i giorni decisivi per il futuro di Adrien Rabiot. Il calciatore ha promesso di far chiarezza prima dell’Europeo, in questi giorni Madame Veronique farà il punto con Cristiano Giuntoli e si proverà a capire se per il centrocampista può esserci ancora prospettiva in maglia bianconera. Bisogna fare attente valutazioni di costo, tecniche e soprattutto di opportunità: si tratta di uno dei pochi top della rosa, l’eventuale cessione porterebbe a dover fare un intervento sul mercato. 

Tra Rabiot e la Juve non c’è un rapporto vincolante, considerato che il contratto del calciatore andrà a scadenza il 30 giugno: il confronto, dunque, può abbattere ogni limite di circostanza. L’estate scorsa il centrocampista ha deciso di rimanere perché la Juve gli offriva la condizione migliore per vivere l’anno di avvicinamento all’Europeo: la centralità nel progetto tecnico, la piena fiducia di un allenatore che nella stagione precedente lo aveva spinto a performare come mai aveva fatto prima, e dunque il pieno riconoscimento del suo valore tecnico. Lo stesso Rabiot, però, aveva già chiarito da qualche settimana come il suo futuro non dipendesse da quello di Allegri (pur ritenendolo il principale riferimento degli ultimi anni), bensì dalle competizioni che avrebbe potuto giocare nella Juve l’anno prossimo. Il ritorno in Champions League e la qualificazione al prossimo Mondiale per Club offrono una grande opportunità: il giocatore sta riflettendo su questo. 

Da Allegri a Thiago Motta, Rabiot può ritrovarsi ancora a lavorare con un allenatore che stima e al quale è molto legato: l’ex Bologna, infatti, è stato suo compagno di squadra al PSG, e per il calciatore è un riferimento da sempre. Proprio come per Thiago Motta – Rabiot – rappresenta il centrocampista ideale. Andasse via il francese, la Juve dovrebbe dunque comprare un giocatore con quelle caratteristiche: e per un top dello stesso livello, non spenderebbe meno di 40-50 milioni.