Il centrocampista ha rifiutato un biennale da 7,5 milioni a stagione e ora è libero di firmare con chi vuole, Giuntoli oggi annuncerà la rottura. I blancos si giocano la carta Ancelotti, i rossoneri ci provano ma hanno il problema ingaggio
La storia tra Rabiot e la Juve è finita. Era nell’aria, ma sarà ufficiale tra qualche ora. Lo annuncerà Cristiano Giuntoli durante la presentazione di Thiago Motta, fissata per oggi alle 14. Il francese è rimasto indifferente alla proposta di rinnovo ricevuta dal club: sul tavolo c’era un biennale a 7 milioni e mezzo netti a stagione, più bonus e un’opzione di rinnovo automatico per la terza stagione. I primi segnali di scollamento erano chiari per il silenzio nel pre-Europeo: Rabiot, infatti, aveva promesso chiarezza sul proprio futuro prima della competizione, ma non aveva mantenuto la parola data. Solo ora, dopo aver chiuso l’Europeo con la Francia (tra l’altro in modo deludente), il centrocampista ha deciso di declinare l’offerta della Juventus. Che nel frattempo ha riorganizzato il reparto mediano e le sue gerarchie con gli arrivi di Douglas Luiz e Thuram, in attesa di puntare Koopmeiners.
Rabiot era arrivato alla Juve a parametro zero nell’estate 2019. Paratici lo aveva sfilato alla Roma nel giro di una notte, quando il destino dell’ex PSG pareva scritto sulla sponda giallorossa della Capitale. Il centrocampista aveva scelto Torino per lavorare con Allegri, in realtà il club bianconero decise nella stessa estate di cambiare la guida tecnica. Il francese venne fuori solo alla distanza con Sarri e successivamente con Pirlo, ma tornò a giocare a certi livelli solo dalla seconda stagione dell’Allegri bis, dopo aver condiviso alcuni movimenti che in precedenza non faceva. L’estate scorsa, con il contratto scaduto, Rabiot decise di rimanere alla Juve per continuare a lavorare proprio con l’allenatore che aveva esaltato le sue qualità, per sfruttare al meglio l’anno di avvicinamento all’Europeo, ma rinnovando per un anno solo. Thiago Motta, con il quale ha un buon rapporto sin dai tempi del PSG, lo avrebbe trattenuto volentieri. Il calciatore sarebbe stato anche il futuro capitano designato: ma evidentemente ha deciso di vivere un’altra tappa della sua carriera.