L’attaccante canadese è a scadenza: i nerazzurri offrono 5 milioni netti per 5 anni. L’alternativa è Castro, semaforo verde su Luis Henrique: si defila il Bayern.
L’Inter va all’attacco. Perché è quello il reparto in cui saranno fatti gli investimenti più importanti, perché è lì che si metterà mano per allungare il ciclo, perché Inzaghi ha bisogno di altri gol certi. I perché sono potenzialmente infiniti, la lista dei rinforzi è invece ristretta. Dentro c’è sicuramente Santiago Castro del Bologna, come già raccontato dalla Gazzetta: l’argentino ha stregato tutti, non sarà in ogni caso semplice portarlo via al Bologna, molto dipenderà anche da come finirà questa stagione dei rossoblu.
Ma un posto in prima fila, di quella lista, ce l’ha ancora oggi Jonathan David. La notizia è questa: il club nerazzurro non si è sfilato dalla corsa per l’attaccante del Lilla. Tutt’altro. Dieci giorni fa, nelle ore immediatamente precedenti al derby di Coppa Italia, i dirigenti interisti hanno avuto un nuovo contatto con gli uomini legati a David, il cui agente è Nick Mavromaras. È un segnale facilmente interpretabile: non era certo una telefonata di cortesia, al contrario era un contatto molto interessato per capire l’evoluzione della situazione intorno al giocatore in scadenza con il Lilla.
Ecco, punto primo: la situazione non è cambiata ed è la migliore buona nuova possibile per l’Inter. Perché nessun club si è avvicinato con forza alla richiesta di partenza di David, ovvero un ingaggio da 8 milioni di euro netti e una commissione pesante per il trasferimento (si parla addirittura di due cifre, 10 milioni). Numeri alti, numeri che almeno fin qui hanno fatto dubitare tutti. E sì che su David si sono fiondati in tanti: in Inghilterra l’Arsenal, in Spagna il Barcellona, in Italia oltre all’Inter anche la Juventus ha sondato il terreno. L’Inter non ha mai voluto né potuto entrare in scena di fronte a quelle richieste. Lo dice anche la logica: non è pensabile ingaggiare un giocatore, per quanto considerato ad altezza ThuLa, che guadagni decisamente più di Thuram. Ma, per un motivo o per l’altro, la frenata sul giocatore è stata generale.