Giovedì 25 aprile, fischio d’inizio al Bluenergy Stadium per gli ultimi 18 minuti più recupero di Udinese-Roma, interrotta al 72′ per il malore di Evan Ndicka. Chi gioca? Il punto di partenza è che gli allenatori non sono obbligati a riprendere la partita con gli undici calciatori che erano in campo al momento della sospensione, ma allo stesso tempo non godono nemmeno di una totale libertà di scelta. La risposta arriva dall’articolo 30 dello Statuto-Regolamento della Lega Serie A.
“Possono essere schierati tutti i calciatori – si legge – che erano già tesserati per le due società al momento dell’interruzione, indipendentemente dal fatto che fossero o meno sulla distinta del direttore di gara il giorno dell’interruzione”. È quindi questo l’inquadramento generale della norma, che però ha delle specifiche: i calciatori scesi in campo e sostituiti nel corso della partita non possono essere schierati nuovamente; quelli espulsi (ma qui non c’erano) ovviamente no, né potrebbero essere sostituiti, così come quelli squalificati per la gara in questione; nel recupero si possono effettuare solo le sostituzioni non ancora fatte nella prima partita.
Per entrare nel concreto, Gabriele Cioffi e Daniele De Rossi avevano operato due cambi a testa, entrambi utilizzando un solo slot ciascuno con doppia mossa contemporanea: quindi Fabio Cannavaro e il suo ex compagno di Nazionale potranno operare tre cambi per parte negli ultimi 18 minuti più recupero. Gli unici che non possono essere schierati sono quindi quelli già sostituiti: Kingsley Ehizibue e Hassane Kamara per l’Udinese, Dean Huijsen e Houssem Aouar per la Roma. Per il resto, tutti arruolabili compreso Ndicka che non era stato sostituito.