Cambiaso rilancia la Juventus di Spalletti: “Lui ti entra nella testa e ti arriva

Il difensore bianconero ha parlato del rapporto con il tecnico toscano e degli obiettivi: “Scudetto? Giusto e logico. Dopo Cremona abbiamo quattro punti di distacco”

“Passione allo stato puro: il tecnico è questo e molto di più”. Andrea Cambiaso definisce così Luciano Spalletti, tecnico della Juventus dopo l’esonero di Igor Tudor, ma ancor prima grande estimatore del terzino bianconero, lanciato in Nazionale quando sedeva sulla panchina azzurra.

Il rapporto fra il difensore genovese e l’allenatore toscano è senza dubbio ottimo e la conferma è arrivata dal gol realizzato contro la Cremonese che ha regalato i tre punti alla Juventus e rilanciato di fatto la corsa allo scudetto: “È giusto e logico. Quando ce lo ha detto negli spogliatoi, alla Continassa, gli siamo andati tutti dietro: prima di Cremona avevamo sei punti di distacco dalla vetta, dopo Cremona ne abbiamo quattro. Questione di numeri… – ha spiegato Cambiaso in un’intervista a La Gazzetta dello Sport -. Spalletti ti entra nella testa, ti arriva: a volte sa essere originale in ciò che ci dice, ma coglie sempre il punto. In pochi giorni ha portato nel gruppo un bel po’ di novità. E rispetto a quello che ho conosciuto in Nazionale è cambiato parecchio”.

Quel cambio non si è però visto nella mente di Andrea che, nonostante le lusinghe del Manchester City lo scorso inverno, non ha mai cambiato mentalità: “C’è stato un interessamento lo scorso gennaio, niente di più: non sono stato vicino a salutare la Juventus, non ho fatto proclami in questo senso, anzi. 

Per Cambiaso la testa ora è tutta rivolta al derby con il Torino in programma sabato 8 novembre, ma più in generale al campionato dove ci sono ancora delle contendenti che appaiono favorite per la conquista dello scudetto: “Sfida da vincere, a ogni costo. Non nego che sono legato di più a quello di Genova essendo tifoso genoano, ma con il Toro è un appuntamento molto sentito. Anche perché, per loro, vale una stagione, per noi mette in palio punti preziosissimi – ha concluso il difensore bianconero -. 

Giovani sì, ma da paura: da Miretti a Yildiz e Nonge, la Juve ha l’oro in casa

Protagonisti con la Salernitana coi gol e non solo, i ragazzi sono la scossa vitale della stagione bianconera: figli di un progetto e arma in più per il resto della stagione.

Ribaltato il risultato con la Salernitana già attorno alla mezz’ora, mai per un attimo nell’ora di gioco rimanente la Juventus si è accontentata di difendere il vantaggio, atteggiamento di cui spesso è imputata sotto la gestione Allegri. Inevitabile leggerci l’effetto virtuoso della fame di chi entra in campo, per turnover o per i cambi a partita in corso, che diventa più forte della storica tendenza all’autodifesa. Segnando la strada. La fame, la fame dei giovani, che incidono e portano sostanza, altro che mascotte. Anche quelli del Milan hanno fatto bene in coppa Italia, ma questa nidiata bianconera è figlia di un progetto che viene da lontano. E porta lontano? Il tesoro di questa Juventus, al di là della notte di coppa Italia. 

Volto sorridente della Giovane Juve con cui Allegri tenta l’assalto ora in campionato alla supremazia dell’Inter è Andrea Cambiaso, 23 anni e già oltre 1000 minuti in campo in neanche metà della sua stagione di debutto in bianconero. A destra e a sinistra. Gol e assist. Il suo secondo gol da quando gioca con la Signora, dopo quello decisivo col Verona a fine ottobre. Il suo terzo assist, stavolta a Miretti, che è un altro dei volti della serata: in cinque delle ultime sei partite non era neanche entrato, ha risposto con una serata di personalità aperta segnando, il suo secondo in 60 presenze in bianconero dopo essersi sbloccato anche lui due mesi fa con la Fiorentina rompendo il tabù del gol che era durato troppo a livello senior. Allegri ha detto che non si muoverà, e allora adesso reclama spazio: un acquisto importante a centrocampo la Juve forse ce l’ha in casa.