A St. Etienne i tifosi del Marocco rovinano la festa, sparando anche petardi e fermando il gioco. Al 16′ di recupero 2-2 argentino, l’arbitro fischia la fine. Dopo 2 ore il Var annulla il gol e si riparte sul 2-1 a porte chiuse. L’Argentina farà ricorso?
Altro che spirito olimpico. I Giochi di Parigi cominciano con l’inno argentino coperto dai fischi del pubblico dello stadio Geoffroy-Guichard di Saint-Etienne, composto per la maggior parte da francesi e marocchini, prima dell’inizio della partita fra la nazionale sudamericana e il Marocco. I fischi erano attesi vista la tensione fra Argentina e Francia per un video diffuso su Instagram dal centrocampista del Chelsea, Enzo Fernandez, nel quale si vedono e si sentono i suoi compagni dell’Albiceleste intonare un coro razzista sui giocatori di colore della Francia durante i festeggiamenti per la conquista della Coppa America. Ma non è finita agli inni, anzi. Il 2-2 acciuffato dall’Argentina al 106′ ha scatenato i tifosi marocchini che hanno deciso prima di lanciare oggetti e petardi verso i giocatori argentini e poi di fare invasione di campo, costringendo così la nazionale di Mascherano a correre al riparo negli spogliatoi. Ma, attenzione. Non è finita qua.
Ufficialmente il match risultava “sospeso”. L’arbitro aveva fischiato la fine, ma in realtà gli addetti al Var dovevano ancora verificare un eventuale fuorigioco nel gol del 2-2. Gara ripresa dopo due ore con l’arbitro che annulla il gol argentino. Squadre in campo a porte chiuse e 2-1 finale per il Marocco. Orribile inizio. Che avrà strascichi: l’Argentina ha annunciato ricorso