Dovbyk: “Mi pento di non aver tirato il terzo rigore di Roma-Lilla”

L’attaccante della Roma torna sul clamoroso episodio: “Contro il Lilla dovevo andare dal dischetto anche la terza volta, ne sono sicuro”.

Rammaricato sì, ma più per non aver calciato il terzo rigore che per aver sbagliato i primi due. Artem Dovbyk è tornato a parlare di quell’evento, più unico che raro nel calcio. Contro il Lilla, infatti, l’ucraino ha fallito due rigori in uno visto che l’arbitro ha fatto ripetere il tiro dagli undici metri. Poi al terzo tentativo (sempre concesso dal direttore di gara) è arrivato l’errore di Soulè e di conseguenza la sconfitta dei giallorossi in Europa League. “Il mio rimpianto più grande però è non aver provato a tirare il terzo”, ha detto a sorpresa Dovbyk dal ritiro della nazionale ucraina.

“Quello contro il Lilla è stato un momento davvero spiacevole nella mia carriera – ha aggiunto l’attaccante -. Il primo a questo livello per me. Al contrario, la squadra ha sostenuto tutti e il giorno dopo non si è parlato del fatto che non abbiamo segnato tre rigori. Si è analizzato più approfonditamente l’andamento generale della partita. Poiché la partita era difficile, abbiamo giocato in modo non adatto al nostro livello. Poi da solo ho analizzato e pensato al motivo dei due errori”. Già, ma come? “Devo trarre delle conclusioni. Lo farò. L’unica cosa di cui mi pento è di non aver tirato il terzo. Davvero, non scherzo. Una cosa di cui mi dispiace tanto”. I giornalisti ucraini gli chiedono se è convinto che, alla fine, al terzo tentativo (fallito da Soulé) avrebbe fatto centro: “Non lo so se lo avrei segnato, ma è così che stanno le cose, non ha senso parlarne ora. So solo che dovevo andare dal dischetto anche la terza volta, di questo ne sono sicuro”. Il caso dei tre rigori falliti dalla Roma ha fatto il giro del mondo finendo anche sul New York Times e generando una tempesta social di meme e prese in giro. Anche Gasperini aveva ammesso: “Non ho mai visto niente di simile nella mia carriera”