Inter: ecco il piano per prendere Gudmundsson

Il Genoa ha un progetto di ristrutturazione annuale del debito. Con i soldi dalla cessione di Martinez è ok per il 2024, il prestito con obbligo per l’islandese coprirebbe invece il prossimo bilancio.

Uno tira l’altro. Non sono ciliegie, ma i genoani Martinez e Gudmundsson potrebbero creare una sinergia in chiave nerazzurra. Per il 26enne spagnolo mancano solo i dettagli burocratici, poi la settimana prossima via con visite mediche e firma su un quinquennale che ne farà il portiere del futuro, a prescindere da quanto ci vorrà per scalzare Sommer, le “mani” scudetto. Per completare una rosa con due titolari per ruolo manca appunto la ciliegina… islandese. 

 E i 13 milioni (più 2 di bonus) in arrivo per Martinez potrebbero appunto facilitare la trattativa per Gud. Cerchiamo di capire come, premettendo che l’Inter non ha ancora affondato il colpo con il Genoa. Faticando a reperire i 30-35 milioni richiesti dal Grifone, i nerazzurri spingerebbero per una formula “alla Frattesi”, con prestito oneroso e riscatto che scatta oltre la chiusura del mercato invernale. Per l’azzurro, proveniente dal Sassuolo, l’obbligo è scattato il 2 febbraio scorso per posticipare il computo degli ammortamenti sul bilancio successivo e tenere contenuto l’impatto dell’acquisto sul costo annuo della rosa. Il bilancio del Genoa invece è atipico e chiude i conti non a giugno seguendo l’andamento dell’anno sportivo, bensì al 31 dicembre. Nel novembre scorso il club ha varato con l’agenzia delle entrate un piano di ristrutturazione del debito che li obbliga a generare utili su base annua. Con Martinez si è garantito i soldi per questo esercizio, mentre col pagherò di Gud sarebbe già a posto per il prossimo anno. 

Inter, ecco l’offerta per Gudmundsson: prestito con riscatto più Zanotti e Satriano

La “formula Frattesi” porterebbe vantaggi anche al Genoa, cui piace pure il 2005 Pio Esposito.

Pronta l’offerta per Albert Gudmundsson. Dopo avere incontrato l’agente e strappato al giocatore una sorta di prelazione, l’Inter si prepara a sedersi attorno a un tavolo col Genoa per trovare la quadra senza dissanguarsi. L’assalto vero e proprio avverrà a fine campionato e dopo l’ufficialità del prestito del fondo Pimco da 430 milioni che sbloccherà anche i rinnovi di Inzaghi, Barella e Lautaro, ma il piano è già stato approntato.

Questa soluzione permetterebbe al club di viale Liberazione di non fare cassa con alcun big attualmente in rosa, di salvare il bilancio attuale e di caricare il grosso dell’investimento sul prossimo esercizio. Ma anche il Genoa potrebbe trarne dei vantaggi perché il Grifone non chiude i propri conti a giugno seguendo l’andamento dell’anno sportivo, bensì al 31 dicembre, a fine anno solare. Il club l’anno scorso ha varato un piano di ristrutturazione del debito in 10 anni e quindi deve generare utili su base annua per tenere fede agli accordi. I conti del 2024 sono già stati ampiamente sistemati grazie alla cessione di Radu Dragusin al Tottenham per 30 milioni (24 più 6 di bonus, oltre a Spence in contropartita) e quindi i soldi guadagnati con Gudmundsson andrebbero a sistemare il bilancio del 2025 con un’altra importante plusvalenza. Come per Frattesi, infatti, l’obbligo di riscatto dell’Inter scatterebbe al primo punto conquistato dalla squadra dopo la chiusura del prossimo mercato invernale. Con l’azzurro era successo il 2 febbraio scorso, con Gud sarebbe la stessa cosa. 

Per ridurre l’esborso economico inoltre ci sono diversi profili che potrebbero ingolosire i rossoblù. Uno è sicuramente Mattia Zanotti, laterale destro dell’Under 21 ora in prestito al San Gallo di cui è diventato un titolare inamovibile con 31 presenze nella Super League svizzera. Il ragazzo ha una valutazione sui 3-4 milioni.

La Juve non è guarita: spinge ma si ferma ai pali di Iling e Kean. È 0-0 col Genoa

Primo tempo sotto ritmo e senza occasioni per i bianconeri, meglio la ripresa ma i rossoblù restano attenti e reattivi. Espulso Vlahovic a tempo scaduto

La Juventus non vince più ed esce nuovamente tra i fischi dell’Allianz Stadium. Un solo successo, oltretutto all’ultimo minuto e contro il Frosinone, nelle ultime otto partite. Nemmeno il ritiro anticipato degli ultimi giorni deciso da Massimiliano Allegri ha scosso i bianconeri.

Contro il Genoa finisce soltanto 0-0. Al danno si aggiunge la beffa dell’espulsione finale per proteste di Dusan Vlahovic. Il bomber serbo, dopo la sosta per le nazionali, salterà la partita con Lazio e Allegri per quell’occasione potrà contare soltanto su Moise Kean come centravanti visto che Milik (infortunato) non rientrerà prima di 3-4 settimane. Pensieri futuri. Il presente è la crisi senza fine della Signora, nervosa e imprecisa. Per i rossoblù, reduci da due sconfitte consecutive, il punto è prezioso e rafforza il dodicesimo posto in classifica.    

Allegri, senza l’infortunato Milik, s’affida alla coppia titolare Vlahovic-Chiesa. Gilardino risponde con Gudmundsson, l’osservato speciale dei bianconeri, più arretrato – e a tutto campo – con Vitinha accanto a Retegui. Rossoblù a trazione anteriore e pure più pericolosi e propositivi nel primo tempo: tra il colpo di testa iniziale di Bani (ottima risposta di Szczesny) e il tentativo dalla distanza di Retegui, sono soprattutto il dinamismo e la tenacia di Vitinha a tenere in apprensione la difesa di bianconera. La squadra di Allegri, spesso sotto ritmo e imprecisa tecnicamente, impiega quasi mezzora per insidiare il Genoa e a provarci è sempre Gatti: prima con un tiro dal limite senza troppe pretese, poi con una deviazione in area che invece qualche brivido lo procura a Martinez. Comunque troppo poco. Chiesa e Vlahovic, spesso isolati e quasi mai connessi tra loro, sprecano l’unica ripartenza potenzialmente velenosa. E così ancora una volta sono i fischi di parte del pubblico dell’Allianz Stadium ad accompagnare il rientro negli spogliatoi di Danilo e compagi. 

Genoa-Juve, Allegri vuole il sorpasso prima di Lazio-Inter: quote e pronostico

Max ha la grande occasione per mettere pressione ai nerazzurri: vincendo a Marassi potrebbe celebrare un sorpasso importante nel caso in cui la capolista non prendesse tre punti all’Olimpico.

Genoa-Juve è la sfida con cui si aprirà la sedicesima giornata del campionato di serie A: una grande occasione per Allegri che sogna un sorpasso più duraturo dei precedenti. Domenica 17 dicembre, infatti, l’Inter dovrà giocare all’Olimpico contro la Lazio e non è scontato che prenda in tre punti. Nel caso in cui li conquistasse Max a Marassi, allora il discorso si farebbe interessante per la Juve che da qualche giornata ha il vantaggio di anticipare i suoi incontri e di mettere pressione ai rivali, in vantaggio di sole due lunghezze. Scopriamo il pronostico di Genoa-Juve, che si giocherà venerdì 15 dicembre alle ore 20.45.

La squadra Juve ha 36 punti e sta giocando solo una volta a settimana, un bel vantaggio dal punto di vista delle energie fisiche e mentali. L’ultimo successo contro il Napoli, con il gol di Gatti, è stato molto importante perché ha consentito alla Juve di resistere al ritmo dell’Inter. Ovviamente la Signora è favorita anche a Genova ma attenzione perché a Marassi si sono fermate squadre come Napoli e Roma. Il segno 2 piace in una combo in cui compare anche l’Under 3,5 considerando che la fase difensiva del Genoa sarà esasperata e che la Juve non segna molti gol. Un’ipotesi che si trova in lavagna a 2,22 su Gazzabet e a 2,20 su Goldbet, Sisal e Better.

Il Genoa ha perso nei minuti finali a Frosinone e a Monza: anche se ha 15 punti, cercherà di uscire da questa mini crisi rendendo più dura la vita alla Juve. Il semplice segno 2 viene offerto da Gazzabet a 1,87, da Sisal a 1,80 e da Goldbet e Better a 1,78.