Ok, il colpo è giusto. Da Lukaku a Gosens, i nuovi che hanno fatto subito boom

L’esterno della Fiorentina e Big Rom subito in gol, Retegui si è presentato come meglio non poteva, e poi Pavlovic, Coco & co: come corrono i neo arrivati.

Altro che “ci vuole tempo per adattarsi”. Altro che “bisogna aspettarlo perché è appena arrivato e si deve inserire nel gruppo”. Le frasi spesso usate per giustificare un inizio di stagione non troppo brillante dei nuovi acquisti a volte vengono smentite. Il cambio di maglia può essere faticoso, sofferto, difficile, per vari mativi. Ma c’è anche chi non ne risente per niente. Anzi, scatta come il miglior centometrista. Come Robin Gosens. Venerdì mattina era ancora ben all’interno dell’Union Berlino, con il gruppo che la sera era poi impegnato in Bundesliga contro il St Pauli. Poi nel pomeriggio la chiamata dall’Italia e via, destinazione Firenze. L’esterno tedesco è stato subito messo in campo nella partita contro il Monza e Gosens ha salvato i suoi con un gol al 97’ che ha scacciato parte dei fantasmi che affliggono la Viola di questo periodo.

Più o meno la stessa cosa è successa a Romelu Lukaku. A cui sono bastate poco più di 48 ore per fare impazzire una città. Già quando il belga si è alzato dalla panchina, al Maradona l’atmosfera è cominciata a farsi elettrizzante. E una partita che sembrava stregata, impossibile da raddrizzare, si è trasformata in un ribaltone che al Napoli farà molto bene in vista di questa sosta. Del resto, Remelu è un “animale da debutto”. Quasi sempre si presenta come meglio non si può: segnando. Ci era riuscito giovanissimo ai tempi dell’Anderlecht e poi via anche al West Bromwich, all’Everton, al Manchester United, all’Inter (dove aveva conosciuto Antonio Conte) e tre giorni fa a Napoli “Gol al debutto? Sempre bello, ma ormai sono abituato” la battuta a caldo dell’attaccante, pagato dal Napoli 30 milioni. 

Inter su Carlos Augusto, Palladino: “Giusto che possa andare in una big”

L’Inter è ancora alle prese col rebus portiere e la ricerca di un attaccante, ma al cantiere nerazzurro mancano anche altre pedine, tra cui un difensore e un esterno sinistro nel caso di uscita di Robin Gosens. Su entrambi i fronti ci sono novità, a partire da quest’ultima situazione: con l’Union Berlin che si è sfilato, resta solo il Wolfsburg sul tedesco e che siano ore delicate lo si capisce anche dalle parole di Raffaele Palladino, allenatore del Monza, squadra dove gioca Carlos Augusto, che Marotta e Ausilio hanno individuato proprio come eventuale sostituto di Gosens. ” Mi auguro che Carlos Augusto rimanga, però capisco le dinamiche del mercato. Se il suo bene è un andare in un grande club, credo sia giusto che vada” le parole di Palladino al Corriere dello Sport.

INTER TRA CARLOS AUGUSTO E GOSENS

 L’Inter vuole almeno 15 milioni di euro per Gosens, per ora il Wolfsburg si è fermato un pochino più indietro ma lavorando di bonus l’obiettivo potrebbe essere centrato: ad ogni modo l’affare sarebbe impostato in prestito con obbligo di riscatto. Nel frattempo il tedesco, che a parole ribadisce sempre di essere convinto di poter trovare più spazio in nerazzurro, è partito coi compagni per la tournée in Giappone. Per Carlos Augusto invece il Monza chiede 20-25 milioni, i nerazzurri cercheranno di fare leva sui buoni rapporti coi brianzoli, magari inserendo discorsi ancora più futuri su Valentin Carboni (passato in prestito proprio dall’Inter al Monza) o puntando sul ritorno di Sensi in biancorosso.

INTER, IN DIFESA SPUNTA TOLOI

 In difesa sono usciti Skriniar e D’Ambrosio ma, con il riscatto di Acerbi, è arrivato solo Bisseck: a Simone Inzaghi serve un cosiddetto braccetto, magari di esperienza e che conosca la Serie A. Per questo nelle ultime ore è spuntato il nome di Rafael Toloi, classe 1990, pista in ogni caso difficile: il difensore italo-brasiliano, in scadenza nel 2024, ha appena detto di voler chiudere la carriera all’Atalanta, piace a Gasperini e a maggior ragione il club bergamasco non ha intenzione di lasciarlo partire.