Inter, c’è anche Martial: via dallo United, i nerazzurri lo valutano. Tutte le piste per l’attacco

Il francese si svincola dallo United ed è un dossier sul tavolo nerazzurro. La priorità resta Gudmundsson, ma prima bisogna fare cassa con le cessioni

C’è un’altra pista per l’attacco dell’Inter. E porta il nome di Anthony Martial. Pare quasi un vecchio amico, una conoscenza datata, perché non è certo la prima volta che il suo profilo viene accostato alla società nerazzurra. Stavolta va così: Martial va in scadenza di contratto a giugno, l’accordo con il Manchester United non sarà rinnovato e dunque è già libero oggi di firmare per un’altra squadra. È stato proposto all’Inter e le valutazioni sono in corso. Valutazioni di ogni tipo, evidentemente, anche quelle relative a una continuità di rendimento che nelle ultime stagioni non è stata il suo forte.

Martial si affianca a Gudmundsson, questo è chiaro. Un nome esclude l’altro, non è pensabile che l’Inter aggiunga altri due nomi a un attacco che prevede già per la prossima stagione l’innesto di Taremi. Il francese costa zero, l’islandese vale un investimento ma certamente porta con sé meno interrogativi sul piano delle prestazioni. Ma Martial all’Inter e all’area tecnica nerazzurra piace da anni: più volte i nerazzurri ci hanno fatto un pensiero. L’ultima volta è accaduto anche lo scorso inverno, quando è stata valutata l’ipotesi di un acquisto nel reparto offensivo. E contemporaneamente l’attaccante sembrava subito in uscita dal club inglese, senza aspettare il prossimo giugno. Ora la possibilità si ripropone. Martial ha mercato, nonostante arrivi da stagioni negative, e dunque vuole valutare tutte le possibilità sul tavolo. Ne ha almeno tre: il Fenerbahce e due club francesi di prima fascia. L’Inter dal canto suo deve capire nel frattempo se l’obiettivo numero uno, Gudmundsson, resta percorribile o se l’interesse della Premier rischia di far saltare il banco.

Inter, Gudmundsson ha detto sì: vuole restare in Italia, i nerazzurri studiano la formula giusta

Il Genoa valuta l’attaccante 30 milioni di euro: il club di Zhang ha in mano il jolly Carboni. Sanchez via, rebus Arnautovic. E Correa…

Dio ha detto sì all’Inter e non sembri blasfemo. Perché Gud nella lingua dei vichinghi vuol dire Dio.

Ma da queste parti, ragionando in modo molto più terreno, Gud è semplicemente Gudmundsson. L’islandese gradisce, mette il like, annuisce con la testa. L’idea Inter lo stuzzica. E gli piace da matti il fatto di restare a giocare in Serie A.

Non un passaggio banale e neppure scontato. Perché l’attaccante del Genoa è finito pure nella lista del Tottenham e di almeno un altro club di Premier League. Ma l’indirizzo Gud ce l’ha chiaro in testa: potendo scegliere, vorrebbe continuare a essere protagonista in Italia. È una buona base di partenza, per mettere su una trattativa vera e propria. L’altro pezzo del discorso è tutto nel gradimento dell’islandese sulla destinazione Inter. Il club di Zhang non è l’unico interessato del nostro campionato, pure la Juventus segue da vicino l’evoluzione del giocatore del Genoa. L’Inter però si è mossa finora con maggiore decisione. E l’ha fatto anche informandosi nei dettagli già a gennaio, quando Gud e il Genoa stesso avevano in mano la possibilità di trasferirsi alla Fiorentina. È in quel frangente che il giocatore ha annusato la possibilità di scalare un gradino ancora più alto, aspettando la prossima estate. E lo stesso ragionamento l’ha fatto il Genoa, ingolosito dall’idea di mettere su un’asta intorno al suo gioiello.